125cc – Brno – Con Bautista non c’è storia

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D’accordo, se l’è sudata. Sia chiaro, vincere in volata per 28 millesimi è tutt’altro che vincere senza avversari, però oggi Alvaro Bautista, prossimo campione del mondo della 125cc, ha dimostrato come sia ormai un pilota troppo maturo per restare nella ottavo di litro. Il binomio con l’Aprilia del team di Jorge “Aspar” Martinez è pressochè imbattibile, con Mika Kallio che ormai si dispera perchè contro lo spagnolo, dato per finito al termine della stagione 2005 dopo un pessimo campionato con la Honda-Seedorf, sembra esserci poco da fare. Per Bautista, che ha fatto valere il motore della propria Aprilia in volata sulla KTM #36 del finlandese, è la quinta affermazione stagionale dopo Jerez, Losail, Barcellona e Donington Park, l’ennesimo sigillo per un mondiale che arriverà a breve (il vantaggio adesso è di 69 punti con 125 a disposizione). Per il resto c’è poco da dire per questa 125 a Brno: Pasini ha vissuto i soliti problemi di costanza sulla durata, Talmacsi ha riportato con una gran gara la Honda sul podio, Pesek ha sprecato tutto all’ultima curva, volando a terra per un personale errore. Senza quei due là davanti, che 125cc sarebbe?…

Cronaca di Gara

Si ritorna in azione: buongiorno a tutti, benvenuti con la gara della 125cc, una griglia “povera” con 43 partenti (potevano essere 46, ma tre non si sono qualificati, sfuma il record assoluto della ottavo di litro). Pole per Mika Kallio davanti a Bautista e Pesek, e probabilmente tra questi tre si giocherà il successo odierno; sono le 11.02, ha piovuto nella nottata ma adesso il tempo è clemente, si accende il semaforo…spegnimento…via!! Hole-shot per Bautista che a gomitate prende il comando davanti a Kallio, Pesek, Talmacsi, Lai e Faubel. Si sgrossa il gruppo senza scossoni e crash, fino a giungere alla curva 7 dove Pesek diventa secondo e Pasini sorprendentemente quarto dopo una bruttissima partenza.

Il primo giro si chiude dunque con Bautista, Pesek, un grande Pasini terzo davanti a Kallio, Talmacsi, Faubel e Gadea. Alla curva 1 il pilota ceko della Derbi commette un errore vedendosi sopravanzare dai suoi due più diretti inseguitori, salvo poi ingaggiare un duello senza esclusione di colpi con Kallio per la terza piazza. Alvaro Bautista in testa sembra però prendere un discreto margine di vantaggio, con il solo Pasini che prova nell’immediato a recuperare sul proprio compagno di squadra.

Si chiude anche il secondo giro, e Mattia Pasini realizza un tempo straordinario tanto che questo lo porta a sopravanzare Bautista alla curva 1, con una manovra decisamente “pulita”. Dietro si scatena il putiferio, con il terzetto Pesek/Kallio/Talmacsi che con tre moto diverse si ritrovano spesso e malvolentieri appaiati nel tracciato di Masaryk. Cade Abraham alla curva 3 in quello che per lui rappresenta il tracciato di “casa” a tutti gli effetti, considerando che il padre ha recentemente acquisito le quote di maggioranza dell’Automotodrom di Brno.

Caduta decisamente più importante ai fini della classifica al quarto giro, con Julian Simon che perde l’anteriore e si ritrova a terra nel suo Gran Premio di rientro dopo una lunga assenza per infortunio. Disperazione ai box KTM, con Harald Bartol più interessato a tener d’occhio Mika Kallio, il quale si ritrova adesso a lottare per la vittoria.

Al quinto dei 19 giri in programma ci son ben cinque piloti nello spazio di sette decimi: Pasini, Bautista, Kallio, Pesek e Talmacsi, in rigoroso ordine di classifica. I due piloti del team Aspar si scambiano spesso le posizioni, favorendo la risalita degli inseguitori che a cominciar da Kallio dà battaglia tanto da passare il riminese alla Curva 10. E’ lotta vera nella top five, dove vengono registrati continui cambiamenti di posizione con il solo Gabor Talmacsi a restare “tranquillo” in quinta piazza.

Caduta per Pol Espargaro, il sostituto di Andrea Iannone al team Campetella, con l’Aprilia “riverniciata” Derbi (del quale ne è pilota ufficiale nel CEV e sembrava dovesse sostituire Terol in seno alla squadra della 125cc). Momento di statica nella testa corsa quando siamo ormai al 10° di 19 giri in programma: Bautista tiene la leadership davanti a Pasini, a seguire Pesek che ha appena passato Kallio, con Talmacsi dietro sornione a osservare eventuali stravolgimenti di classifica. Inseguono a più di sei secondi il poker spagnolo Faubel, Gadea, Terol e Nieto, autori una bella battaglia per una misera sesta posizione.

Passa soltanto un giro e si vive un vero e proprio stravolgimento nelle prime posizioni: Pasini perde terreno e fa passare praticamente tutti (resiste per il momento soltanto a Talmacsi), spianando la strada al successo di Alvaro Bautista che si ritrova con un margine importante su Kallio e Pesek. Il riminese perde anche la quarta posizione al 13° passaggio: facile ipotizzare ad un crollo delle proprie gomme (delle Dunlop “morbide”).

Mancano ormai solo sei giri, con Bautista primo, otto decimi di vantaggio sulla coppia Kallio/Pesek, staccato e senza velleità di successo Talmacsi con alle sue spalle Pasini che vive una vera e propria via crucis in quel di Brno. Errore per Lukas Pesek, con il rischio di ritrovarsi a terra a causa di un’inedita traiettoria fuori dal cordolo di contenimento.

Meno 4 alla bandiera a scacchi: ormai è un confronto tra Bautista e Kallio, anche se lo spagnolo non sembra perdere quel margine guadagnato verso metà gara. Dietro c’è Pesek, più staccato Pasini il quale non si sa bene e come ma riesce a tornare competitivo tanto da passare Talmacsi per la quarta posizione. Tra i due è battaglia vera con il rischio di vedersi acciuffare dalla coppia Faubel/Gadea in grandissimo recupero, trascinandosi dietro anche Thomas Luthi che vorrebbe riconquistare la leadership in casa Honda.

Due giri alla chequered flag, guadagna qualche decimo Kallio nei confronti di Bautista: sarà un finale in volata? Se non per la primissima posizione, quantomeno per l’ultimo gradino del podio, dove Pesek in crisi è stato ripreso da Talmacsi e Pasini, con il doppiato Musco a infastidire questo battagliero terzetto.

Is time to the last lap! Ultimo giro, Kallio è ormai a tre decimi dal capoclassifica di campionato, sarà davvero una lotta di testa e di cuore. Procedono in formazione i due, indubbiamente, piloti più forti della ottavo di litro, si studiano e si arriva all’ultima chicane, dove Kallio incredibilmente passa all’interno, ma il motore della Aprilia di Bautista fa il resto e così lo spagnolo andrà a vincere per la miseria di 28 millesimi. Per chi avesse ancora qualche dubbio il Mondiale 125cc è ormai archiviato, mentre oggi sul più basso gradino del podio sale Gabor Talmacsi, mentre Lukas Pesek ha sprecato tutto all’ultima curva perdendo aderenza e ritrovandosi mestamente a terra. Probabilmente il punto interrogativo sul suo casco sopra a Brno significherà “Ma che ca..o ho fatto?”…

Alessio Piana

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