Valentino Rossi: “Barcellona 2009 gara dove ho goduto di più, con il ‘SIC’ ho perso un amico”

I miti, Ronaldo (il fenomeno), Senna, Mansell, Prost, Tomba, Jordan, Maradona e Federer, Assen 2021 il momento in cui ha pensato seriamente al ritiro

Valentino Rossi: “Barcellona 2009 gara dove ho goduto di più, con il ‘SIC’ ho perso un amico”Valentino Rossi: “Barcellona 2009 gara dove ho goduto di più, con il ‘SIC’ ho perso un amico”

MotoGP 2025 – Valentino Rossi è stato ospite del Podcast di Giacomo Poretti, Poretcast. Tantissimi gli argomenti affrontati, dall’inizio della carriera, fino ai giorni nostri, un’intervista da non perdere per un personaggio mai banale.

Gara migliore Barcellona 2009, Assen 2021 il momento a cui ha pensato seriamente al ritiro… Poi il suo amico “Uccio”, il “SIC”, i suoi miti e tanto altro.

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “CORRERE NEL MOTOMONDIALE E GAG”

“Vincere una gara del Motomondiale è di per se un sogno, un punto di arrivo. Negli anni ’90 per me correre nel Motomondiale, insieme ai piloti del Motomondiale era come come entrare in una puntata di un cartone animato, pensa te vincere. Mi sembrava però che i piloti dopo la vittoria fossero un pò scarichi, facevano il giro con la bandiera, si salutava e allora abbiamo detto di fare altro. Fortunatamente nei primi anni della mia carriera vincevo molto e quindi avevamo molte possibilità di fare queste gag.

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “MOTO SPORT PERICOLOSO”

“La moto è uno sport molto pericoloso, che fa paura, però quando sei piccolo, fino ai 30 anni, non ci pensi. Pensi solo a fare il massimo, la tua sola paura è solo sbagliare e rovinare la gara. Poi quando diventi grande inizi a pensare, ad esempio in griglia pensi che se cadi nei primi due giri ci sono tutti quelli dietro e allora inizi a stare un pò più attento. Nelle moto essere molto coraggiosi fa la differenza, poi all’inizio quando sei coraggioso, le cose ti vengono da sole e ti va sempre bene. Poi ti succede qualcosa e inizi ad avere dei dubbi. Io fortunatamente mi sono fatto male poco, perchè sono stato uno sempre abbastanza attento a non farmi male. Nel 2010 ho avuto il mio primo infortunio serio, mi sono rotto una gamba, avevo 32 anni, mi avevano messo un chiodo e allora poi pensi che se ci ricadi sopra sono ‘cazzi’…”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “TALENTO INNATO?”

“Non so rispondere, io ho avuto mio papà Graziano che ha fatto il pilota e per giocare mi portava in moto. Da lì ho sempre voluto fare il pilota. La domanda è, se Graziano avesse fatto il calciatore o il tennista e io avessi iniziato a giocare ad un anno e mezzo, sarei diventato forte anche a tennis? Quindi il talento fa la differenza, eh non lo so, perchè per uno sportivo Top Level la differenza la fa dare tutta la vita a quello sport.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “GUARDARE LE GARE DA FUORI”

“Quando sei un pilota, sei sempre concentrato, hai l’adrenalina e poi succede che dopo il warm up, quando parte la Moto3 e soprattutto la Moto2, lì ti caghi addosso, ha proprio paura, paura di non fare bene, di sbagliare, di cadere, farti male e anche buttare via la gara. Poi una volta cambiato, quando arrivi al box, sei concentrato e non hai più paura. Invece guardare le gare da fuori è un disastro, sono sempre tesissimo, ho mio fratello che corre (Luca Marini, ndr), ho altri piloti dell’Academy che poi sono anche amici (Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli, ndr). Però devo dire che anche solo a guardarla la MotoGP ti da tanta adrenalina, quando stanno per partire non ha eguali, questo è il mio parere. Adesso che sono dall’altra parte e vedo mio fratello, capisco cosa provava mia mamma quando correvo.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “UCCIO”

“DA ’98 è stato il mio assistente, abbiamo inventato un lavoro che non c’era, adesso vedi l’assistente di Miller e dici ‘quello è l’Uccio di Miller’. L’idea era avere un amico, qualcuno che mi desse una mano, uno del mio paese, che mi faceva sentire più vicino a casa. Da lì è nato questo lavoro e adesso tutti hanno un assistente. Ci siamo divertiti da matti, immaginati due ragazzini di 20 e 22 anni in giro per il mondo da soli. Adesso Uccio fa il capo del Team della MotoGP, non viene più con me ora che corro in macchina, cavolo mi manca, perchè è anche uno molto divertente.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “IL SIC”

“Il SIC era troppo simpatico, era veramente uno sanguigno, un romagnolo ‘doc’, faceva sempre ridere perchè era sempre una comica. Non ho pensato di smettere (quando il SIC è scomparso in quella terribile Sepang, ndr) ma ovviamente lì per lì è stato uno schock, perdi un amico e poi sono stato parte dell’incidente, ero proprio lì in quel momento, sarei potuto essere più avanti o più indietro e invece ero lì. Non ho mai pensato di smettere, mi sono fatto un’esame di coscienza e non potevo fare veramente niente. E’ stato un peccato, ho perso un amico, dal 2006 ci allenavamo sempre insieme e nel 2008 ha vinto il Mondiale 250, nello stesso anno io ho vinto la MotoGP.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “VR46 Riders Academy”

“Nel 2013 è nata l’Academy e lavoriamo per aiutare i piloti italiani ad arrivare e vincere in MotoGP. E’ bello, ma è anche tosta, è un bell’impegno, perchè poi i piloti sono tutti delle teste di ca**o. Fino a quando ho corso ci allenavamo insieme tutti i giorni, in palestra e poi a girare insieme. Adesso invece gestisco i loro allenamenti in moto. A me piace fare il tifo, è più bello guardare una gara quando fai il tifo.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “MOMENTO GIUSTO PER RITIRARSI”

“Non lo so, forse non sono io la persona adatta a cui chiederlo. Il momento giusto per ritirarsi è quando sei sulla cresta dell’onda, quando sei il #1, in teoria dovrebbe essere quello. C’ho pensati ma poi pensi che potresti essere il #1 ancora per un altro pò, poi ho visto piloti ritirarsi perchè magari la moglie rompeva i cog***ni e li ho visti sempre in paranoia e allora mi sono detto di correre fino a quando non ce la faccio più, così non ho il rammarico. Poi adesso corro in macchina, corro una decina d’anni in macchina.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “MITI”

“Ronaldo, quello vero, mi ha emozionato molto, io sono diventato interista grazie a lui, Poi piloti della Formula 1 come Senna, Mansell, Prost, poi nelle moto i piloti americani come Schwantz, Rainey ecc. Poi Tomba (Campione di sci, ndr), anche lui ha fatto la differenza. Poi Michael Jordan, Maradona. Ho avuto la fortuna di conoscerli più o meno tutti. Poi c’è Federer (Campione di tennis) elegante come quando gioca.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “RITIRO E PATERNITA'”

“Nel 2021 mi chiama Lin Jarvis (allora Managing Director Yamaha, ndr) e avevo già capito cosa avrebbe voluto dirmi. Praticamente mi ha licenziato, dicendomi che avrebbero preso Quartararo, allora gli ho detto ‘Non puoi lasciarmi a piedi, dammi una Yamaha, almeno la Petronas’, l’ho preso talmente in contropiede che non è riuscito a dirmi di no. Arriva Assen, una delle mie piste preferite, dove ho vinto 10 volte, faccio bene, entro in Q2, poi in gara mentre lottavo con Bastianini, mi si chiude davanti e faccio un bel botto. Allora lì ho capito che dovevo smettere, poi alla Francy (la sua compagna, ndr) non andava il caffè, ed era molto strano, perchè a lei piace molto, poi quando siamo tornati ha fatto gli esami e ho capito che sarei diventato babbo.”

DICHIARAZIONI VALENTINO ROSSI PORETCAST “GARA DOVE HA PIU’ GODUTO”

“La gara dove ho goduto di più è stata Barcellona 2009, quella con la lotta con Lorenzo. E’ stata la goduria più grande perchè c’è stato il sorpasso all’ultima curva, è stata una botta di adrenalina, urli, fai casino. Quando l’ho passato all’ultima curva (punto in cui aveva sorpassato l’anno prima Casey Stoner, senza però vincere, ndr) mi sono detto, ci provo, se cado spero di far cadere anche lui (ride, ndr). Ho messo la seconda invece della terza marcia, cosa mai fatta e ho cercato di fermarmi in mezzo, poi una volta fatta la curva ho capito che non mi avrebbe più ripassato.”

A fine intervista Giacomo Poretti gli ha posto la domanda su Marc Marquez, che aveva accennato ad inizio intervista, ma una volta fatta, si è alzato in piedi applaudento e scandendo tra gli applausi il nome di Valentino Rossi, chiudendo così il programma e risparmiando al pesarese quella che per lui è una ferita ancora aperta, il Mondiale 2015.

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