Superbike|Motul Thai Round, FP2: acuto di Eugene Laverty
L'irlandese porta la Aprilia davanti a Leon Camier e Jonathan Rea
Il Chang International Circuit promette grandi sorprese sin dalle prime sessioni di prove libere: nel secondo turno di libere troviamo infatti Eugene Laverty, con la Aprilia, davanti a Leon Camier con la CBR Honda ufficiale e a Jonathan Rea, terzo con la Kawasaki.
Aprilia si conferma temibile sul giro secco come in Australia, anche se a Phillip Island in gara aveva faticato per gli ormai cronici problemi di aderenza: Laverty è sceso in 1’33″851, precedendo di un soffio Leon Camier che in questa primissima fase dalla stagione sta trascinando la Honda.
La sessione in verità fino a poco dalla fine è stata dominata da Rea e Sykes, che hanno chiuso rispettivamente terzo e sesto.
Xavi Fores con la Ducati del Team Barni, non è riuscito a migliorarsi e scivola in quinta posizione restando però il migliore con la Panigale: Davies e Melandri non sono ancora riusciti ad andare oltre la nona e decima posizione rispettivamente.
Turno interlocutorio per Yamaha che con Van der Mark quarto e Lowes ottavo non è ancora riuscita a rietere le prestazioni fatte vedere nei test.
Buon tempo invece per Jordi Torres con la MV Agusta: suo il settimo crono.
Quattordicesimo tempo per Lorenzo Savadori, ancora convalescente per la frattura della clavicola rimediata in Australia.
Scivolata senza danni per Jake Gagne (Honda).
Risultati che sommati a quelli del primo turno sorprendono ma fino a un certo punto: già dalla vigilia era chiaro infatti che il Buriram sarebbe stato, nonostante si parli solo del secondo round della stagione, un crocevia importante per stabilire gli effetti del nuovo regolamento Dorna.
Kawasaki qui è imbattuta, sei vittorie su sei gare con un 5-1 a vantaggio di Rea su Sykes, ma la riduzione di 1100 giri motore sembra penalizzare molto la Ninja nel T1, il tratto più veloce, dove Rea perde 2-3 decimi rispetto alle altre quattro cilindri, ampiamente recuperati però negli altri tre settori.
Vedremo cosa succederà in qualifica e soprattutto in gara, tenendo conto che qui il meteo si è spesso rivelato decisivo.
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