Superbike: Tom Sykes vince una Gara 2 tormentata dalle cadute

Tante le bandiere rosse sventolate al Madza Raceway di Laguna Seca; dopo due ripartenze la spunta il campione in carica davanti a Sylvain Guintoli e Jonathan Rea.

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Tom Sykes vince una Gara 2 tormentata dagli incidenti, dopo due ripartenze a seguito di altrettante interruzioni: cadono Alex Lowes, Sylvain Barrier, Marco Melandri e Davide Giugliano.

Laguna Seca si conferma pista difficile da interpretare, dove è difficile sorpassare, se non prendendosi molti rischi, e dove l’errore è dietro l’angolo.

Il primo incidente avviene nel corso del decimo giro e ha per protagonista Alex Lowes: in entrata del cavatappi tocca la Kawasaki di Loris Baz e viene sbalzato dalla sua Suzuki, finendo nella sabbia dopo diverse carambole sul terreno.
Bandiera rossa e gara interrotta per consentire i soccorsi al pilota e la rimozione dei pezzi di moto rimasti in pista.
Per il giovane rookie fortunatamente, vista la dinamica dell’incidente, solo un problema alla caviglia: dopo accertamenti ha lasciato il centro medico con le stampelle, senza però che gli siano state diagnosticate fratture.

Dopo circa 20 minuti di interruzione viene proclamata la ripresa di Gara 2 con una “quick start”: si riparte quindi dalle pozioni acquisite in pista, con Tom Sykes davanti a Marco Melandri e Sylvain Guintoli, per completare 7 giri.

Purtroppo nel corso del primo di questi giri, Sylvain Barrier in uscita dall’ultima curva, prima del rettilineo, è rimasto vittima di un altro pauroso incidente dalla dinamica strana, dalle immagini sembra infatti che la sua BMW perda improvvisamente il posteriore, facendogli fare una traiettoria strana:ancora bandiere rosse e gara interrotta.
Attimi di paura a bordo pista, con il pilota soccorso dal personale medico: fortunatamente per lui “solo” una frattura con lussazione dell’articolazione subtalare sinistra, ma dato l’impatto si era temuto di peggio.

Si riprende ancora con una procedura di “quick start”, a cui non prende parte Niccolò Canepa, rientrato ai box dopo il giro di ricognizione, con Marco Melandri davanti a Tom Sykes e Sylvain Guintoli, per completare 7 tornate: il ravennate parte come un fulmine e mantiene la sua prima posizione.

Purtroppo per lui nel corso del terzo giro è scivolato in uscita dall’ultima curva, dove è caduto Barrier: risalito in sella alla sua RSV4 è comunque costretto a rientrare ai box per il fumo uscito dalla moto.

Pochi istanti Davide Giugliano cade in entrata del cavatappi: attimi di panico con la Panigale 1199 che rimane “parcheggiata” a bordo pista, con potenziale pericolo per gli altri piloti che fortunatamente riescono a sfilarla.
La corsa non viene interrotta di nuovo dato che i commissari riescono a togliere la moto dalla pista una volta che sono passati tutti.
Tanta sfortuna per Giugliano che nel corso del secondo giro, aveva fatto segnare il nuovo record della pista, con il tempo di 1’23.403.
Ricordiamo che il suo compagno di team, Chaz Davies, dopo la caduta al secondo giro di Gara 1 è stato dichiarato “unfit to race” e non ha quindi preso il via della seconda manche.

Tom Sykes mantiene quindi la prima posizione fino alla, sofferta, bandiera a scacchi, davanti a Sylvain Guintoli e Jonathan Rea, bravi a rimanere lucidi nonostante le interruzioni e gli incidenti dei loro colleghi in pista, e a non prendere rischi inutili: ora sono 44 i punti di vantaggio sul pilota francese della Aprilia.

Ottimo risultato per Jonathan Rea, al debutto assoluto su questa pista, ottenuto grazie a uno spettacolare sorpasso ai danni di Toni Elias alla curva 9, la Rainey Curve.
Lo spagnolo del team Red Devils Roma è stato anche sopravanzato nel finale da Eugene Laverty e ha chiuso quinto.

David Salom si conferma ancora una volta prima EVO al traguardo, in virtù del fatto che Ayrton Badovini, giunto in realtà ottavo, non prende punti e non figura in classifica: anche il maiorchino della Kawasaki allunga in classifica su Canepa e consolida il primato di categoria.

Il Campionato Mondiale ora si prende una lunga pausa estiva: l’appuntamento è per il 5-6-7 settembre a Jerez.

Di seguito la classifica di Gara 2:

1. Tom Sykes GBR Kawasaki Racing ZX-10R 7 laps
2. Sylvain Guintoli FRA Aprilia Racing RSV4 +1.014s
3. Jonathan Rea GBR PATA Honda CBR1000RR +2.793s
4. Eugene Laverty IRL Voltcom Crescent Suzuki GSX-R1000 +3.681s
5. Toni Elias ESP Red Devils Roma Aprilia RSV4 +4.165s
6. Loris Baz FRA Kawasaki Racing ZX-10R +7.160s
7. Leon Haslam GBR PATA Honda CBR1000RR +7.331s
8. David Salom ESP Kawasaki Racing ZX-10R +15.061s (E)
9. Alessandro Andreozzi ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R +15.674s (E)
10. Leon Camier GBR MV Agusta RC F4RR +17.015s
11. Jeremy Guarnoni FRA MRS Kawasaki ZX-10R +18.338s (E)
12. Bryan Staring AUS IRON BRAIN Kawasaki ZX-10R +19.270s (E)
13. Sheridan Morais RSA IRON BRAIN Kawasaki ZX-10R +20.040s (E)
14. Larry Pegram USA Foremost insurance EBR 1190RX +23.845s
15. Gabor Rizmayer HUN Team Toth BMW S1000RR +25.592s

16. Geoff May USA Team Hero EBR 1190RX +26.688s
17. Chris Ullrich USA GEICO Honda CBR1000RR +31.893s

Ayrton Badovini ITA Bimota Alstare BB3 (E) *
Christian Iddon GBR Bimota Alstare BB3 (E) *

* Ineligible to score points, removed from results (Badovini across the line 8th, Iddon 9th)

Not Classified

18. Davide Giugliano ITA Ducati SBK 1199 Panigale R 3 laps completed
19. Marco Melandri ITA Aprilia Racing RSV4 3 laps completed
20. Niccolo Canepa ITA Althea Ducati 1199 Panigale R 0 laps completed (E)

Did Not Start

Sylvain Barrier FRA BMW Italia S1000RR (E)
Alex Lowes GBR Voltcom Crescent Suzuki GSX-R1000
Peter Sebestyen HUN Team Toth BMW S1000RR (E)
Chaz Davies GBR Ducati SBK 1199 Panigale R
Aaron Yates USA Team Hero EBR 1190RX

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