Superbike, Test Misano: Tom Sykes è il più veloce
Grande lavoro con Pirelli che ha portato quattro nuove gomme anteriori e tre posteriori
L’azione in pista al Misano World Circuit Marco Simoncelli non è terminata con la doppietta messa a segno da Jonathan Rea: la maggior parte dei team, tra cui Kawasaki Racing Team, Aruba.it Racing Ducati, MV Agusta, Iodaracing Aprilia, Pata Crescent Yamaha, Honda Worldsbk, Althea BMW e Milwaukee BMW, ha preso parte oggi a una giornata di test ufficiali Pirelli, in cui hanno anche lavorato con Pirelli che ha portato quattro nuove gomme anteriori e tre posteriori.
Un temporale durante la notte ha ritardato la sessione del mattino, dato che si è aspettato che la pista si asciugasse e le temperature si attestassero sui 20 gradi: oltre a un lavoro con gli penumatici, i team hanno provato alcune novità per affrontare al meglio il resto della stagione ma anche in ottica 2017.
Anche oggi Kawasaki ha ribadito di essere la squadra più in forma e competitiva del momento, con Tom Sykes che ha firmato l’ennesimo giro record, addirittura più basso del crono che l’anno scorso aveva fatto segnare Rea in gara: 1’34.674 sul finale della sessione.
I due piloti si sono concentrati sul 2017 lavorando molto sulle impostazioni elettroniche e su alcune idee sulle sospensioni con il loro partner Shava.
Un ottimo giorno per Tom Sykes e la casa giapponese che hanno anche annunciato il rinnovo del contratto che li lega per ulteriori due anni.
L’Aruba.it Racing – Ducati era in pista oggi: Davide Giugliano ha lavorato con le gomme Pirelli e ha ottenuto il terzo crono dietro a Joanthan Rea, Chaz Davies sembra non aver ancora pagato lo scotto della sfortuna ed è incappato in una piccola caduta alla curva quattro, negli ultimi cinque minuti della sessione, chiudendo con il sesto tempo.
Il quinto e il sesto sono stati rispettivamente segnati da Leon Camier che, smaltita la delusione per la rottura di una valvola del propulsore che lo ha costretto al ritiro in Gara 2, ha lavorato sulla configurazione del telaio e sull’elettronica, e Jordi Torres che ha testato una modifica al forcellone anteriore.
Lo spagnolo ha condiviso il box con Raffaele De Rosa, pilota Althea per la FIM Superstock 1000 Cup, che sostituisce l’infortunato Reiterberg.
Michael van der Mark ha fermato il settimo tempo, mentre Nicky Hayden il decimo: i due hanno provato un nuovo codice di software per risolvere i problemi avuti negli ultimi round, per cui non hanno ricevuto i dati dei loro tempi intermedi.
Nel pomeriggio Kentucky Kyd ha provato una nuova geometria e varie modifiche sul forcellone posteriore della CBR1000RR SP.
Alex Lowes ha ottenuto l’ottavo crono lavorando sullo sviluppo del motore e su alcuni aggiornamenti del telaio, ma l’attenzione è stata focalizzata sulle strategie di elettronica con gli ingegneri giapponesi della MotoGP, che sono rimasti accanto al team durante questo test.
Lorenzo Savadori, incappato insieme a Davies e a Torres in una caduta innocua durante la giornata, ha messo insieme molti giri per continuare lo sviluppo della RSV4 Aprilia: il pilota ha ammesso che sarebbe stato interessante girare sul bagnato, visto quello che era successo nei round di Assen e Sepang.
Per Karel Abraham tutte le attenzioni sono state rivolte all’elettronica, con l’obiettivo di trovare una soluzione alle difficoltà che lo hanno interessato finora, mentre il suo compagno di squadra, Josh Brookes, si è concentrato sul telaio: l’australiano ha sperimentato una nuova versione del forcellone Fortis e ha anche analizzato le opzioni di collegamento e distribuzione dei pesi. Lavoro simile per Anthony West che ha provato un telaio completamente nuovo con il Pedercini Racing team, mentre Saeed Al Sulaiti ha lavorato sul setting, fino a quando non è stato interrotto da una caduta alla curva 3 nel pomeriggio.
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