Superbike: si delineano le line up del prossimo anno
Con l'annuncio di Melandri in Ducati, è atteso quello di Stefan Bradl in Honda e Michael Van der Mark in Yamaha, Incognita Giugliano.
Con il clamoroso rientro di Marco Melandri nel Campionato Mondiale delle derivate di serie, al posto di Davide Giugliano nel team Aruba Racing Ducati, si stanno definendo gli schieramenti per il prossimo anno, almeno per le squadre di vertice.
Se da un lato Kawasaki ha già confermato per due anni Rea e Sykes, in casa Honda qualcosa si muoverà, con Nicky Hayden che dovrebbe fare coppia con un altro pilota MotoGP, il tedesco Stefan Bradl, liberando così Michael Van der Mark verso il team Pata Crescent Yamaha, dove troverà Alex Lowes.
Bradl è in trattativa con il team Avintia Racing, che lo avrebbe voluto in coppia con Hector Barbera su una delle due Ducati clienti nel 2017, ma sembra che le parti non riescano a trovare un accordo, il che porterebbe alla riconferma di Loris Baz.
Althea Racing BMW con molta probabilità si affiderà ancora a Jordi Torres e Markus Reiterberger, mentre MV Agusta confermerà Leon Camier, ma potrebbe affiancargli un compagno di squadra.
Si parla infatti sempre più insistentemente di un possibile approdo alla Casa varesina proprio di Davide Giugliano, in cerca di una nuova sella dopo l’addio dalla Ducati.
Ipotesi rafforzata dalla dichiarazione di Andrea Quadranti, team manager MV Agusta, della volontà da parte di MV Agusta di avere a partire dal prossimo anno due piloti in grado di continuare il lavoro di sviluppo.
Il pilota romano è già salito in sella a una F4, versione Stock, nel 2009 quando militava nel Team Union Bike accanto a un giovanissimo Alex Lowes: la sua esperienza durò mezza stagione e il miglior risultato fu un sesto posto a Misano.
Per Giugliano però ci sarebbe anche un’altra alternativa: il Team IodaRacing di Giampiero Sacchi, che vorrebbe affiancarlo al giovane Lorenzo Savadori, anche se sembra difficile che Alex De Angelis, con cui c’è un rapporto di stima che dura da anni, possa cambiare squadra dopo solo anno, nonostante le difficoltà incontrate in questa stagione.
Altra alternativa, sempre in Aprilia, potrebbe essere il Team Milwaukee, se decidesse di passare nel 2017 dalla BMW alla RSV4.
Anche con la casa di Noale per il pilota romano si tratterebbe di un ritorno, dato che nel 2013 corse in Superbike con la RSV4 del Team Althea, concludendo il campionato con otto piazzamenti in top five e due podi.
In attesa di sapere il suo futuro, il pilota romano ha salutato la sua ormai ex squadra, dopo tre anni e 10 podi raccolti nonostante due gravi infortuni che lo hanno tenuto a lungo fermo nel corso del 2015, con parole di gratitudine e qualche, inevitabile, rimpianto.
“Con Ducati ho passato degli anni bellissimi. Ho imparato tanto e mi è stato messo a disposizione un bagaglio di esperienza molto importante per un pilota giovane” – ha commentato Davide Giugliano – “Abbiamo passato anche momenti difficili, soprattutto lo scorso anno quando sono rimasto fermo a lungo, rimanendo sempre molto uniti. Abbiamo deciso di prendere strade differenti, ma il nostro rapporto resta ottimo: io sono ancora molto giovane quindi le nostre strade potrebbero riunirsi in futuro. Faccio un grande in bocca al lupo a Marco Melandri e ringrazio tutta la Ducati, in particolare Paolo Ciabatti, e Aruba.it per il grande sostegno. È stata una bella esperienza che ha dato buoni risultati anche se avremmo voluto fare di più, ma darò il massimo da qui a fine campionato per toglierci delle soddisfazioni ancora più grandi”.
Dichiarazione a cui fa eco quella del Team Aruba Racing tramite Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba e Team Principal: “Davide è un pilota giovane e veloce, può crescere ancora e mi auguro che il nostro non sia un addio ma un arrivederci”.
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