Superbike, Pirelli Riviera di Rimini Round, Gara 1: pole e vittoria per Tom Sykes

Il pilota inglese ritorna alla vittoria a Misano a seguito delle clamorose cadute dei primi tre

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La vittoria nella prima corsa del settimo appuntamento del Campionato Mondiale delle derivate di serie, disputatasi oggi al Misano World Circuit Marco Simoncelli, è sicuramente una delle più inaspettate per Tom Sykes per le circostanze in cui è arrivata.

Il pilota Kawasaki ha per così dire beneficiato delle cadute di Michael Van der Mark, a otto giri dalla fine, di Marco Melandri a circa due tornate dal termine, e soprattutto di Chaz Davies e Jonathan Rea a poche curve dalla bandiera a scacchi.
Quella del pilota gallese è stata la più grave come dinamica: scivolato per aver perso l’anteriore della sua Panigale 1199 R, è stato purtroppo investito da Jonathan Rea che nulla ha potuto fare per evitare l’impatto.
Soccorso prima dal Centro Medico del circuito e trasportato poi per accertamenti all’ospedale di Rimini, i medici hanno evidenziato una frattura scomposta alla vertebra L3 e una contusione al pollice sinistro.
Non sarà al via domani di Gara 2 ma per fortuna non è in pericolo di vita.

Abbiamo incontrato Tom Sykes sotto il podio di Gara 1 per raccogliere le sue impressioni:

“Siamo ancora qui per circostanze come a Donington, dove avevamo velocità ma il risultato è dipeso da altro. Oggi è stata una gara difficile ma alla fine, per quello che è successo in pista, siamo riusciti a vincere. Sono felice, abbiamo conquistato 25 punti e non potevo chiedere di qui. Per domani abbiamo bisogno di migliorare la moto, questo è sicuro, ma guardando ancora a Gara 1 tanti piloti hanno avuto difficoltà, Van der Mark, Melandri, Chaz e Jonathan, ci sono stati tanti “regali” oggi ma le gare sono così e bisogna accettarlo. Spero stiano bene, che Chaz stia bene e che possa combattere domani. Adesso mi godo i 25 punti e penso alla mia gara per domani.
Non ho idea cosa sia successo dopo la Superpole, abbiamo perso in velocità sul giro e in passo. Alla fine dei giri, io e Jhonny usiamo le stesse gomme, la mia era molto più liscia paragonata alla sua, come se avessi fatto almeno tre giri in più.
E’ strano perché qui abbiamo fatto i test (due settimane fa) e faceva ugualmente caldo ma ora evidentemente qualcosa è cambiato, soprattutto nel lap set, forse dipende dalla condizione del tracciato, dalle gomme”.

Cosa hai pensato quando hai visto Jhonny e Chaz per terra?

“Non ci potevo credere perché era l’ultimo giro. Quando ho visto Marco (Melandri, ndr) cadere ho pensato “ok, prendo la terza posizione” e mi stavo focalizzando sui miglioramenti per domani quando all’uscita della curva ho visto due moto per terra e ho detto “Here we go!”. Mi ci è voluto un attimo per realizzare che la Ducati e la Kawasaki erano per terra. Queste cose succedono nelle gare. Oggi c’erano 35 gradi, l’asfalto era caldo e le gomme al limite, ma queste cose nelle gare succedono. In Superbike è molto facile fare sbagli. Prendo questi 25 punti e sono molto contento per il team.
Quello che è importante davvero è che Jonathan stia bene, che Chaz stia bene perché alla fine della giornata siamo tutti amici e non è mai bello vedere qualcuno che rimane ferito”.

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