Superbike: Max Biaggi “Guardiamo al nuovo campionato con un solo obiettivo: vincere”

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Max Biaggi dopo aver vinto il mondiale Superbike nel 2010 è incappato lo scorso anno in una stagione molto sfortunata. Il pilota dell’Aprilia vuole tornare ad essere il #1 e alla presentazione della nuova stagione 2012 non l’ha nascosto. A lui la parola.

Nuovo anno, nuova sfida: dopo un 2011 sfortunato, quali sono le tue sensazioni per la stagione che sta iniziando?
Nuova sfida ma… stesso Max! Scherzi a parte, la mia motivazione rimane immutata, anzi se devo dirla tutta è pure aumentata dopo quello che ci è successo nel 2011. Venivamo dal trionfo Mondiale, con tante aspettative e gli occhi di tutti puntati sui nostri risultati, ma non è andata come previsto. Acqua passata, ora guardiamo al nuovo campionato con un solo obiettivo: vincere.

Per il quarto anno consecutivo porterai in pista la RSV4. Un binomio riuscito?
Quello con l’Aprilia RSV4 è un rapporto particolare. Posso dire, senza falsa modestia, di averla vista nascere e crescere. L’abbiamo portata in pista, sviluppata e fatta salire sul gradino più alto del podio parecchie volte, nonostante le avversità. Siamo una coppia affiatata, abbiamo i nostri momenti difficili ma sappiamo anche superarli. Credo che la RSV4 abbia ancora molto da dire in questo campionato, e visto il livello della competizione dovrò sicuramente tirarne fuori il massimo.

A proposito di competizione, i vari cambi di casacca hanno modificato gli equilibri del campionato?
Come dico sempre, è difficile giudicare i valori in campo, e rimarrà così anche dopo la prima gara. Solo verso metà campionato potremo veramente capire chi ha fatto le scelte giuste e il lavoro migliore. Stando a quanto visto fin’ora, Ducati ed Honda sembrano essere gli avversari più tosti, ma non sottovaluto nessuno perché anche BMW e Kawasaki si sono rafforzate e puntano al bersaglio grosso. Se possibile, sarà un campionato ancora più combattuto del 2011.

Tra gli avversari figura senza dubbio il tuo nuovo compagno di squadra Eugene Laverty.
Indubbiamente, nelle corse il primo avversario da battere è chi dispone del tuo stesso materiale. La vedo come una bella sfida, positiva per il Team e per noi piloti che saremo obbligati a dare sempre il massimo. Vedere un’altra RSV4 dimostrarsi competitiva in griglia mi fa piacere, conferma che in questi tre anni abbiamo fatto un buon lavoro di sviluppo.

Una domanda meno tecnica: torni ad utilizzare il tuo numero “storico”, il 3?
Devo dire purtroppo sì, perché significa che non siamo riusciti a difendere l’1 conquistato nel 2010. In realtà il 3 non è mai completamente sparito, persino all’interno della grafica utilizzata per l’1 c’erano dei richiami al mio numero. Noi piloti siamo superstiziosi, io sono legato al 3 e lo porto con orgoglio perché lo associo a molte belle sensazioni provate nella mia carriera. Vedremo se dovrò nuovamente sostituirlo a fine anno…

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