Superbike: Marco Melandri spiega il suo “no” alla Yamaha
Il ravennate era stato chiamato a sostituire l'infortunato Sylvain Guintoli
Superbike 2016 Yamaha Melandri – Marco Melandri attraverso i social network ha voluto spiegare il suo “no” alla Yamaha Superbike, che lo aveva chiamato a sostituire l’infortunato Sylvain Guintoli in occasione dell’ottavo round della stagione, in programma questo fine settimana al Misano World Circuit Marco Simoncelli.
Il ravennate ha voluto precisare che il “no” è stato dettato dalla mancata possibilità di svolgere dei test in sella alla YZF-R1, che a Misano sarà portata in pista da Niccolò Canepa.
“Ci tengo a precisare che non ho accettato l’invito di Yamaha Sbk non perche non accetto la definizione di tappa buchi, ma perche dopo 8 mesi di inattività è impensabile presentarsi ad una gara e pensare di far bene. Se ci fossero le condizioni per Laguna Seca con almeno 3/4 giornate di test saró a disposizione. Ho una voglia incredibile di correre, ma voglio farlo bene se no non mi diverto.”
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Il motivo per cui ha detto no è difficile da comprendere, Melandri così facendo credo stia solo confermando quanto dal punto di vista caratteriale sia un pilota difficile, magari ne ha anche subite (difficile giudicare da fuori), ma se non approfitta per farsi rivedere, e fa il “prezioso”, chi penserà a lui un domani per un programma serio. Sta rischiando troppo di farsi terra bruciata intorno…
Melandri sembra si sia accasato con BMW il prossimo anno.
Forse è questo il vero motivo del nò da parte sua…
Sono certo che nessuno gli avrebbe chiesto di fare i miracoli e di vincere la gara. La giustificazione non ha senso, se hai davvero voglia di correre, accetti e vai. Non ho idea di chi possa avergli consigliato una scelta del genere, ma, secondo me, non ha paura di sfigurare in gara, ma ha paura di sfigurare nei confronti del suo compagno di team.
Melandri se la sta “tirando” troppo ed è già da un po che sta sulle scatole a diverse persone nell’ambiente. Ultimamente sta facendo scelte veramente pessime.
Non può pretendere di avere ancora a disposizione il meglio del materiale e non può pretendere di scendere in pista per stare subito davanti a tutti, deve dare una ridimensionata ai suoi obiettivi, partire nuovamente dal basso e risalire se ne avrà ancora le capacità. Sta vivendo nel passato.