Superbike – Kyalami – Le dichiarazioni dei protagonisti
Michel Fabrizio (Gara 1 – vincitore, Gara 2 – 8°)
“Sono molto contento della vittoria in Gara 1, contento per la Ducati ovviamente ma soprattutto contento per me stesso, mi serviva un risultato così dopo qualche gara difficile. Non è stato facile però, ho dovuto gestire bene la manche, facendo il tutto per mantenere il secondo di vantaggio che avevo su Carlos. E’ stata una bella gara ma anche molto faticosa! Gara 2 è andato in modo molto diverso; il livello di grip ha cominciato a calare quasi subito ed è stato impossibile raggiungere i leader che guadagnavano sempre di più. Comunque, con i punti raccolti nella prima manche, ho guadagnato una posizione nella classifica e adesso mi concentro sul prossimo evento a Salt Lake, una pista che mi piace molto.”
Max Biaggi (Gara 1 – 4°, Gara 2 – 3°)
“E’ stata una bella gara, nelle posizioni che contano, con Haslam e Rea abbiamo offerto, credo, un bello spettacolo. Sia dalla seconda che dalla terza posizione ho provato più volte a sorpassare ma qui è veramente difficile, praticamente c’è una sola traiettoria obbligata per tutti. Haslam era molto veloce e ha corso bene, tenendo le sue traiettorie. Ma per me un podio è veramente un bel risultato, questo terzo posto, su un circuito veramente molto molto complicato per noi è da prendere con soddisfazione. Alla luce delle due gare, considerando quindi il quarto posto di gara 1, possiamo dire di essere usciti bene da una delle trasferte che temevamo di più. Il distacco dalla vetta si muove un po’ a elastico ma il campionato è ancora veramente lungo. Credo che possiamo essere soddisfatti di questo weekend in Africa e adesso non vedo l’ora che arrivino le prossime gare per dimostrare il nostro vero potenziale. I ragazzi del team hanno fatto un gran lavoro ma piste come questa fanno emergere la maggior esperienza dei nostri concorrenti, in particolare dobbiamo ancora lavorare sull’accelerazione che ci mette un po’ in difficoltà nell’uscita dalle curve medio-lente.”
Leon Haslam (Gara 1 – 3°, Gara 2 – 1°)
“Gara 1 è stata una gara durissima, 24 giri su questa pista non è facile. E’ importante partire bene, perché a Kyalami è molto difficile superare. Avevo un buon passo nel corso della gara ma ogni volta che cercavo di raggiungere i primi due, mi ha impedito un leggero chattering all’avantreno. Si corre per vincere e mi sentivo in grado di provare ad aggiudicarmi la vittoria in gara 2. E la mia strategia ha funzionato benissimo. Negli ultimi giri la moto iniziava a saltellare sia davanti che dietro, quindi i sorpassi sono stati piu’ rischiosi, ma non ho fatto errori e abbiamo vinto.”
Carlos Checa (Gara 1 – 2°, Gara 2 – 5°)
“E´ stata una gara disputata su un circuito difficile. In gara 2 non siamo riusciti a trovare subito il grip e le quattro cilindri sono scappate. Con loro è difficile recuperare perché in accelerazione vanno via. In gara 1, invece, tutto molto bene, con un ottimo grip e abbiamo guadagnato qualche punto su Haslam. Le performance sono state uguali in ambedue le gare, ma la posizione non è stata la stessa. Dobbiamo migliorare l´accelerazione e speriamo che il regolamento ci dia una mano. E´ evidente che le nostre moto sono inferiori e speriamo di trovare qualcosa che non ci faccia soffrire tanto. Comunque, un week end senza dubbio positivo.”
Jonathan Rea (Gara 1 – 5°, Gara 2 – 2°)
“Ora sembra che abbiamo un buon assetto di base che funziona bene su ogni circuito. E’ stata una gran bella gara, molto divertente, volevo vincerla a tutti costi. Leon ha fatto un gara perfetta, ogni volta che mi superava, andava leggermente largo, permettendomi di rientrare davanti a lui. A due giri dalla fine pensavo di avere la vittoria in pugno se riuscivo a tenerli a bada, ma purtroppo Leon ha fatto una bella mossa nel penultimo giro e mi ha superato.”
Noriyuki Haga (Gara 1 – 17° , Gara 2 – 10°)
“In Gara 1 dopo una decina di giri è cominciata a calare la gomma posteriore. Non c’era molto da fare e purtroppo non sono riuscito a migliorare molto. Mi sono dispiaciuto perché senza grip non si va da nessuna parte. Per la seconda manche, abbiamo cambiato alcune piccole cose sulla moto ma tenuto la stessa copertura, avevo un feeling molto migliorato con la moto e, da metà gara più o meno, diversamente da gara 1, ho potuto spingere sempre di più. Il problema è che i piloti del gruppo davanti a me erano già scappati; mi servivano alcuni giri in più per raggiungerli.”
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