Superbike: Il punto di Pirelli dopo Laguna Seca
Grande soddisfazione per le prestazioni fornite in tutto il weekend dalla gamma di pneumatici scelta per l'appuntamento.
Il round di Laguna Seca ha rispettato le attese di tutti gli appassionati, regalando emozioni e spettacolo in tutte e tre le giornate che hanno visto i piloti Superbike mettersi alla prova con l’impegnativo tracciato di Monterey.
Pirelli ha confermato ancora una volta il grande e continuo lavoro di sviluppo nella gamma di pneumatici DIABLO Superbike per la stagione 2014.
Nella Superpole di sabato uno strepitoso Tom Sykes è riuscito a sfruttare alla perfezione il set up della propria moto e i nuovi pneumatici supermorbidi da qualifica, stabilendo il record assoluto del tracciato della categoria Superbike in 1’21″811 migliorando di ben 9 decimi il precedente primato di Sylvain Guintoli, stabilito l’anno scorso.
Interessante notare anche come, con le nuove coperture da qualifica, ben 4 piloti (Sykes, Guintoli, Davies e Giugliano) siano riusciti a girare sotto la Superpole del 2013.
“Anche quest’anno Laguna Seca ci ha regalato diverse soddisfazioni. Già venerdì, fin dalla prima sessione di qualifica, quasi tutti i piloti giravano un secondo abbondante più veloci dello scorso anno perdipiù utilizzando pneumatici SC1 e non SC0” – ha dichiarato Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto – “Nel corso della giornata poi, man mano che la pista è andata pulendosi e le temperature sono aumentate di qualche grado, i tempi sono ulteriormente migliorati fino a sabato quando Tom Sykes ha stupito tutti migliorando di quasi un secondo l’ottimo tempo realizzato da Guintoli lo scorso anno. Anche in gara, con pneumatici posteriori morbidi puramente di gamma che chiunque può quindi acquistare sul mercato, il ritmo di gara è stato elevatissimo quindi non possiamo che ritenerci indubbiamente soddisfatti delle prestazioni dimostrate, sia in termini di grip che di durata, dai nostri pneumatici di gamma. Oggi i piloti Aprilia hanno fatto un ottimo lavoro dimostrando di avere una moto competitiva e tutte le carte in regole per lottare fino alla fine del campionato con le Kawasaki di Sykes e Baz. Restano ancora quattro round da correre e tutto può succedere, come ogni anno anche quest’anno sono convinto che il Campionato si deciderà solo nelle ultime gare”.
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