Superbike: Guintoli e Van der Mark non brillano in Thailandia

Episodi sfortunati hanno condizionato i risultati dei due piloti e c'è ancora tanto lavoro da fare sulla Honda CBR

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Il Team Pata Honda ha lasciato la Thailandia con la consapevolezza di dover lavorare ancora per colmare il gap con le rivali, pensando soprattutto a Suzuki e Ducati dato che Kawasaki e Aprilia al momento appaiono difficilmente raggiungibili.

Lo sa bene Sylvain Guintoli che ha chiuso quinto e sesto le due gare al Chang International Circuit, dopo il weekend difficile avuto in Australia all’esordio, senza mai avere l’opportunità di lottare per il podio.
Nonostante l’inferiorità in termini di prestazioni, la seconda manche thailandese ci ha fatto capire che il Campione del Mondo non abdicherà tanto facilmente: costretto a saltare il giro di allineamento per un problema tecnico alla frizione e partito dal fondo dello schieramento, Guintoli è stato autore di una bella rimonta, che lo ha visto lottare anche, sul finale, con il compagno di team Van der Mark, che non gli reso la vita facile.

Il giovane rookie, dal canto suo, ha avuto problemi nella prima corsa con il sensore dell’acceleratore che lo ha portato ad abbandonare anzitempo la gara ed è riuscito a rifarsi nella gara successiva, divertendo il pubblico con una bella battaglia con Guintoli.
Come detto, Van der Mark non ha avuto alcun timore reverenziale nei confronti del Campione in carica e nel tentativo di sopravanzarlo ha tentato una manovra coraggiosa all’esterno, finendo però oltre il limite del tracciato: per questo motivo ha dovuto restituire la posizione al francese, tornando settimo.

“In gara 1 ho dato il massimo, ovviamente, ma il nostro passo era semplicemente troppo lontano da quello dei leader. Ho fatto il possibile, ma alla fine mi sono ritrovato in solitaria in quinta posizione” – ha detto Sylvain Guintoli – “Gara 2 è stata decisamente più divertente, nonostante il problema tecnico che mi ha relegato in ultima fila. La partenza è stata buona e le prime due curve perfette, ma poi mi sono fatto un po’ prendere e sono andato lungo alla curva 5, perdendo tre posizioni. Finalmente mi sono confrontato in pista con il mio compagno di squadra, nella quale mi sono divertito molto. Alla fine della corsa ho fatto il mio giro più veloce, che era probabilmente più rapido di quello in qualifica e mi sono sentito alla perfezione, ma mantenere un passo costante era davvero difficile. Siamo stati su due tracciati diversi tra loro ed è chiaro che il nostro passo non è tanto buono come quello dei nostri avversari principali. Questo ci dà comunque una base su cui lavorare, per migliorare le aree chiave della moto. Anche se non riusciamo ancora a lottare per la vittoria, stiamo facendo tutto ciò che possiamo per trovare le soluzioni ai problemi ed ottenere i risultati che desideriamo.”

“In gara 1 abbiamo avuto un piccolo problema tecnico, che ha posto la parola fine alla nostra gara. Purtroppo sono cose che capitano, ma è comunque stato un peccato perché stavo migliorando il mio ritmo” – ha detto Michael van der Mark – “In gara 2 mi sono sentito molto bene in sella alla moto, purtroppo però la partenza non è stata delle migliori Ho fatto un po’ di errori nei primi due giri e ad un certo punto sono pure finito lungo e questo mi ha costretto a rimboccarmi le maniche e recuperare. Alle fine ho avuto una bella battaglia in pista con Sylvain e sentivo di essere più veloce di lui, ma non abbastanza per scappare via. Ho quindi deciso di restare dietro e passarlo all’ultimo giro. La lotta in pista è stata corretta e bella e, anche se ho tagliato il traguardo prima di lui, sono stato penalizzato di una posizione per essere uscito di pista nel tentativo di sorpassarlo. In gara 2 mi sono divertito, credo che ci siano dei punti positivi sui quali concentrarci e preparaci per i prossimi appuntamenti europei.”

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