Superbike: Guim Roda parla della prossima stagione targata Kawasaki
Il Team Manager vuole mantenere lo stesso livello di alta competitività
Il Kawasaki Racing Team è stato indiscusso protagonista anche nel 2016, con la conquista del titolo costruttori e di quello piloti con Jonathan Rea, e Tom Sykes al secondo posto, al termine di una stagione in cui ha per lunghi tratti dominato senza rivali, soprattutto nella prima parte.
Mentre la squadra ha festeggiato giustamente i successi ottenuti, il team manager Guim Roda ha già iniziato a guardare alla prossima sfida del 2017 e WorldSuperbike.com lo ha raggiunto per raccogliere i suoi pensieri in vista della preparazione invernale, con i primi test in programma settimana prossima, il 16 e 17 novembre ad Aragon.
“È stata una stagione incredibile e lo sforzo di tutti è stato enorme” – ha detto Roda -“Possiamo essere molto orgogliosi e felici su quanto abbiamo ottenuto ma il prossimo step è quello di mantenere lo stesso livello il prossimo anno”.
Anche uno squadrone come Kawasaki non è esente da avere aree in cui è possibile migliorare: quest’anno ad esempio c’è voluto tempo per ottenere il massimo dal nuovo pacchetto e inoltre è stato Chaz Davies con la Ducati a ottenere il maggior numero di vittorie, 11 vittorie contro le 8 di Rea.
Guim Roda si aspetta che il gallese e la casa di Borgo Panigale saranno gli avversari con cui confrontarsi anche nel 2017.
“È sempre difficile rendere competitiva il primo anno una moto nuova, perché molte cose sono nuove e non si possono controllare” – ha continuato Roda – “Ci sono molti nuovi fornitori e hanno bisogno di lavorare molto rapidamente senza alcuna esperienza con il modello nuovo, quindi penso che sia qualcosa di molto più difficile rispetto a quello che si possa capire da fuori. Aver introdotto una nuova moto e aver avuto subito successo, esprime chiaramente il potenziale di base della Kawasaki, altrimenti è impossibile. Dall’altra parte sono contento del lavoro svolto in pista, sui pochi errore commessi nei week end di gara e sul fatto che entrambi i piloti sono andati a punti molto spesso per raggiungere il risultato finale, che è stato grande”.
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