Superbike: Eugene Laverty “Punto a vincere gare e salire sul podio”
Eugene Laverty correrà quest’anno con l’Aprilia nel mondiale Superbike. Il pilota di Ballymena ha fatto il suo debutto nel Mondiale Superbike nel 2011, anno che lo ha visto centrare 2 vittorie ed il quarto posto finale oltre ad essere il miglior rookie. A lui la parola.
Eugene, dopo un 2011 positivo al tuo debutto nella World Superbike, affronti la tua seconda stagione salendo in sella alla Aprilia RSV4. Sei pronto alla nuova sfida?
Spero proprio di sì, ma ho già avuto una promettente sorpresa quando a Portimao ho potuto testare per la prima volta la mia nuova moto. Ho trovato un buon feeling sin dai primi metri in sella alla RSV4, ed anche i ragazzi del Team mi hanno fatto sentire subito parte della famiglia. Non sottovaluto comunque le difficoltà, scontate, che accompagnano una nuova avventura come questa.
Hai guidato vari tipi di moto da corsa, in diversi campionati: cosa ti ha colpito della Superbike?
Innanzitutto le Superbike sono moto molto potenti, parliamo di oltre 200 cavalli, quindi hanno prestazioni elevate ed esigono il massimo impegno nella guida. Con nessuna moto da gara puoi permetterti di guardare il paesaggio, a maggior ragione con una “mille”! Le derivate di serie hanno fatto un grosso passo avanti come gestione elettronica e prestazioni in generale, sono delle vere moto da corsa: questo fa ben capire la raffinatezza dei modelli di produzione dai quali le nostre moto nascono.
Tutti concordano sul definire il Campionato Superbike particolarmente combattuto. Come la pensi a riguardo?
Non posso che associarmi. Credo che pochi campionati motociclistici possano mettere in campo lo stesso equilibrio fra i diversi mezzi, caratteristica che fa emergere le qualità del pilota e del suo Team. E’ un campionato nel quale i dettagli fanno la differenza, ma soprattutto la costanza: sia Max che Carlos, vincitori delle ultime due edizioni, hanno costruito il loro successo gara dopo gara riducendo al minimo gli errori.
Quindi bisognerà essere veloci ma senza errori. Credi che la nuova regola che impone una sola moto per pilota possa creare problemi?
Sicuramente sarà una variabile in più, specialmente nella Superpole dove puoi rovinare tutto al primo turno con una caduta. Penso di essere un pilota in grado di gestire situazioni del genere, specialmente se riuscirò a prendere confidenza con la mia Aprilia nei primi turni di prova. Di sicuro non sarà un campionato facile, per nessuno.
Dulcis in fundo… parliamo di obiettivi per il 2012.
Una domanda che mi fanno in molti. Al secondo anno di impegno nella Superbike, dopo un buon debutto, non nascondo che mi piacerebbe salire spesso sul podio e portare a casa delle vittorie. Il resto lo vedremo strada facendo, se tutto filerà liscio penso che potremmo toglierci delle belle soddisfazioni. E’ presto per fare pronostici… risentiamoci fra qualche mese!
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