Senza Senso #5 – Tutto per una macchinetta

Senza Senso #5 – Tutto per una macchinettaSenza Senso #5 – Tutto per una macchinetta

Carissimi amici (ma direi proprio di no), insostenibili lettori, che lo vogliate o meno siamo già al quinto numero di Senza Senso, la rubrica nata perchè se spesso non si trovano le parole giuste per raccontare l’essenza del motociclismo, il momento per scriver cazzate è sempre dietro l’angolo. Due settimane senza-senzasenso, non ne sentivate un pò la mancanza? Non dite di no, perchè se avete tempo e voglia di insultarmi via mail, almeno per un secondo della propria vita, collegandovi in rete, aspettate con trepitante attesa il nuovo numero. Io non ne ho sentito la mancanza, anzi, proprio non ne avevo voglia di scrivere, perchè io son pur sempre un scribacchino serio, che piace raccontare a tutti quel che vivo da vicino in ambito motociclistico. Questa rubrica mi danneggia, non ne posso più, veramente. Cacchio, ultimamente mi è stata offerta una proposta lavorativa da un’altra parte in stile senza-senso: porti con noi questa rubrica, ti diamo più copecchi che su MGP. Devi solo far questo. Diamine, ma io sono quel che sono, non sono quel che vorrei (o vorreste). Se non l’avete capito, lo faccio capire io: caro mio direttore, se mi fai fare altro in questo sito, te ne sarei grato. “Alessio, già fai tutto quel che vuoi…”. Vero. Punto. Quindi zitti, mettetevi il cuore in pace, prendete un’aspirina, una valeriana, e sopportatemi ancora. Me tocca scrivè.

Prima di passare alle solite notizie trasformate in fatti e di conseguenza in fregnacce, ringrazio chi mi ha scritto numerose mail (e non lo dico così per dire: al contrario di altri, io le mail le ricevo per davvero, gne gne gne), buone o cattive che siano. Grazie a chi mi ha proposto come ambasciatore del motociclismo dopo il Senza Senso #4 dove ho realizzato quale sia oggi gran parte del pubblico della MotoGP: non era uno sfogo, non era una mossa per salire in cattedra e sparare “Io me lo posso permettere, voi servi della gleba dovete solo applaudirmi”, non voglio candidarmi alle prossime elezioni, ho altro da fare. Cose inutili, ma le ho sempre in agenda.

Ultimo avviso prima di partire, sto realizzando un filtro di “posta indesiderata” nella mia mail di modo che vada automaticamente in cestino le seguenti terminologie:
– Tu che sei servo di Rossi tuo Dio
– Tu che sei tifoso di questo, dell’altro e dell’altro ancora
– Tu che sei un biaggista, e per questo che sei irrispettoso nei confronti-Honda
– Tu che mensilmente ricevi un assegno Ducati
– Tu che vivi e vegeti solo perchè Biaggi perde
– Tu che vivi e vegeti solo perchè Rossi vince
Se poi volete continuare a scrivere ste cose, fatelo pure. Purtroppo la legge italiana mi vieta di pubblicare mail senza il consenso del mittente. Per fortuna ho trovato un buco in tutto questo: tutte le mail ricevute saranno pubblicate a discrezione della nostra redazione.
Ma dai, sù che scherzavo, spazio sul Senza Senso a tutti voi non lo darò mai…

Aspettando che da adesso in avanti qualcuno abbia le palle per darmi del tifoso di questo e dell’altro a rischio di pubblicazione (e quindi di sfottò generali nel Ns Forum), passiamo al dunque. In Honda non hanno ancora deciso con quale RCV correre. O meglio, lo hanno deciso, sebbene il proprio pilota e tester di riferimento, Nicky Hayden (nella foto in versione “So bello, so figo, sticazzi che sudàta”), preferisse un’altra strada. In poche parole, al 99 %, a Jerez il 26 marzo si correrà con la RC211V ’06 ultima evoluzione. Mentre un pò tutti stoppano lo sviluppo delle nuove moto (ritenuto inappropriato considerando il prossimo avvio dei progetti 800cc per il 2007), la Honda continua ad aggiornare la propria due ruote, che sino a prova contraria resta se non la miglior moto in pista quantomeno sullo stesso piano di Yamaha.

Ho ricevuto delle foto della RCV 2006 con Hayden in sella a Sepang. Sembrava il sottoscritto quando ha provato la minimoto replica di Melandri (quella degli spot su Italia 1 quando fanno i Simpson), o peggio ancora vedere Andrè The Giant su una graziella. Cacchio, fai la mini-RCV per Pedrosa, e la fai provare ad Hayden? E a lui chiedi un parere, che se è contrario all’utilizzo in gara della nuova nata viene cestinato? Insomma, non è difficile capire perchè da due anni la Honda se la purga dalla Yamaha, magie di Rossi a parte. E adesso non dite “Ecco perchè Biaggi non andava, rincitrullito che non sei altro”, perchè erano mesi su queste stesse pagine che davamo spesso e volentieri ragione al Corsaro.

Kawasaki insegna: quando è andata alla ricerca del tempo assoluto in condizioni-qualifica, che è meglio montar una gomma buona, avere a disposizione l’ottimo Nakano, e il tempo esce fuori. Quando invece provava allo stesso tempo nuova elettronica, aggiornamenti al motore, gomme, sospensioni, cupolino di differente penetrazione aerodinamica, nuovo scarico Akrapovic, adesivi, peluche, grid girls, si entrava in una confusione totale dalla quale Nakano uscì dai gangheri e disse “Ragazzi, ci diamo una calmata?”. Harald Eckl ha ottenuto una seduta terapeutica dallo psicologo, e il giorno dopo come per magia i tempi uscirono fuori e furono fatti addirittura progressi in condizione-gara. Miracolo, miracolo… Già.

Basta, manca poco ai test IRTA a Barcellona, quei test che tutti i piloti vanno avanti a dire “Ma contano nulla, son fatti per la televisione, era meglio restare a Sepang, non ci servono a sviluppare la moto”, salvo poi la domenica dalle 14 alle 15 tirare di santa ragione, rischiare l’inverosimile, e in caso di tempi dalla seconda posizione in sù rientrare ai box guardando i propri meccanici in cagnesco. Magie della BMW in palio, perchè loro, poverini, non se la possono permettere. Sù dai, siamo sinceri, pure una leggenda di Sepang dice che un pilota, del quale non viene fatto nome e purtroppo nemmeno cognome, dichiarò “I test IRTA a Barcellona non servono, di vincere la BMW non ci interessa minimamente, non a caso si sono accorti dell’inutilità di tutto questo ed il 5 marzo non è più in palio la BMW…”. Immediata smentita “Guarda che Dorna ha rinnovato con BMW e ci sarà una Z4 per il migliore a Barcellona”… Sguardo pietrificato del pilota, sorrisetto, e… “Allora è un’altra storia”.

Pensa un pò. Fortunatamente, alcuni degli iscritti alla MotoGP, in caso di vittoria della BMW, la venderanno dividendo il guadagno con i propri meccanici. Altri, come ha fatto a suo tempo Capirossi, estraggono a sorte uno del proprio team il quale vincerà la macchinetta. Pensate se Capirossi quest’anno fa il miglior crono e tira fuori il cartellino con scritto “Gibernau”… Muhahahah. Peccato non succederà mai.

In compenso, scrivo mentre c’è su un canale americano un anticipazione sulla notte degli Oscar. Cacchio, dov’è Anthony “John” Hopkins? E Brad “Andrew” Pitt? Perdonatemi, ma almeno Dustin “Alex” Hofmann poteva fare un’apparizione per tutti noi… Sì, son fuso, non è uno spinello, è soltanto il fatto di scrivere all’una di notte.

Forse è meglio finirla qui, o forse no. Vi è piaciuta la Superbike in Qatar? Sì, quel campionato che corre ogni ora in Italia, quello che oggi lo identifichi nella “Serie delle moto di serie”, e in passato quello dei barconi a quattro tempi. Che poi quando il regolamento è stato in parte fotocopiato in MotoGP, tutti, a cominciare da Rossi “Diamine, ma poi ste quattro tempi non sono proprio dei cessi”. Personalmente a me questo round qatariano è piaciuto un sacco, non come tante epiche sfide del passato, ma un bel pò: Haga che butta fuori Kagayama, Barros che se le busca di brutto, Toseland che vince non si sa come, Bayliss che per un complessivo di 1″1 perde due manche… Sarà che io vengo dalla Superbike, ma questo campionato ha sempre il suo fascino. Tornerò dal vivo a vederlo a Monza, lo prometto, sarà per tutti l’occasione di sotterrarmi con il Land Rover citato nel Senza Senso #4.

Chiudo, e adesso veramente chiudo, con Valentino Rossi. Dottò, ci hai rotto i maroni. Ci piacevi troppo quando vincevi, non rispondevi ai cronisti (do you remember Donington 2000? Troppo forte con Facchini che ha fatto tutta la corsia box per strappargli una dichiarazione, e Valentino che lo ignorava…Fantastico), non ti facevi mai vedere, te ne strasbattevi di andare di qua e di là nel piccolo schermo. Ho ancora sul PC il tuo duetto con Vasco Rossi, l’unica tua apparizione in TV di qualche anno addietro. Oggi, forse non per tua scelta, sei dappertutto. E mi fai lo spot della Fastweb, e pensa se non ci avessi provato, e pensa che son sempre in ritardo (Lo so, alcuni ti aspettano ancora adesso dal Rally di Monza di qualche anno fa, dove ancora dormivi alle 10.00 della mattina…), “Cori, Valentino, cori!!!” (sembra l’invocazione alla Medioman di qualche anno fa con la Gialappas…). E mi intervisti Pavarotti su Rolling Stones, e mi sei, questa non è colpa tua, ogni giorno su Studio Aperto. E che pizza. Vale, fai quello che vuoi. D’altronde io, al posto tuo, farei di peggio. Altro che apparizioni TV della Lecciso, altro che Albano, altro che, alle volte, Carletto Pernat (c’è stato un periodo che vedevo più lui in TV che la mia ragazza di allora…con il senno di poi, era meglio sentire cosa diceva Pernat…cosa avete capito, non in quel senso, che palle…). Altro che… No, siamo in par condicio.

Ci si sente
“Onnipresentemente”

Alessio Piana

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