SBK | Pata Italian Round: Brembo ci guida attraverso l’Autodromo di Imola
Analizziamo il comportamento dei freni su una pista molto veloce e sfidante
Il Campionato Mondiale delle derivate di serie è pronto ad affrontare la quinta tappa in calendario che si disputerà su un circuito molto tecnico e sfidante come l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, in provincia di Bologna.
Il tracciato è caratterizzato da staccate veramente impegnative e veloci, e non a caso Enzo Ferrari l’aveva definito un piccolo Nurburgring: 22 curve di cui 13 a sinistra, un brevissimo rettilineo d’arrivo (358 metri) e pendenze che raggiungono i 7,8 gradi, che mettono alla prova il talento e la concentrazione dei piloti in pista.
Con queste caratteristiche è evidente che i freni sono messi a dura prova: i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 16 piloti del Mondiale Superbike, hanno dato alla pista un indice di velocità 5, in una scala da 1 a 5, come Donington e il Chang International Circuit in Thailandia.
Ogni giro le Superbike utilizzano i freni 12 volt per oltre 32 secondi, record per l’intero Mondiale: in totale i piloti li usano per il 30 per cento della durata della gara.
La presenza di curve da prima, seconda, terza e quarta marcia si traduce in una decelerazione sul giro alta ma non altissima: gli 1,14 g dalle derivate di serie che usano dischi in acciaio sono comunque superiori ai valori ottenuti dalla MotoGP con dischi in carbonio a Jerez, Austin e Termas de Rio Hondo.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 950 kg, equivalenti al peso in ordine di marcia di cinque Ducati 1299 Panigale S dotate di pinze Brembo monoblocco evo M50.
Delle 12 frenate dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, mentre 7 sono di media difficoltà e 3 sono light.
La più dura in assoluto è la Variante del Tamburello (curva 2) perché le Superbike vi arrivano a 289 km/h e scendono in pochi istanti a 104 km/h al termine dei 188 metri della frenata: qui i piloti usano i freni per 4 secondi con un carico sulla leva di 5,8 kg, uno dei più alti dell’intero Mondiale, e subiscono una decelerazione di 1,5 g, superiore di 0,38 g alla frenata della Lamborghini Aventador da 200 a 0 km/h.
I freni sono sottoposti ad un forte stress anche alla Variante Alta (curva 14): le Superbike passano da 235 km/h a 91 km/h in 141 metri che percorrono in 3,2 secondi, e la pressione del liquido Brembo nell’impianto frenante arriva a 11,3 bar, cioè quasi il quadruplo della pressione di una bottiglia di spumante.
La Tosa (curva 7) è invece quella la curva affrontata alla velocità più bassa: 70 km/h dopo una decelerazione di 123 km/h completata in 114 metri e 3,4 secondi.
Infine una curiosità statistica: le moto che montano freni Brembo si sono aggiudicate tutte le ultime 6 gare del Mondiale Superbike corse qui a Imola.
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