Parlano i piloti Aprilia dopo le performance di Valencia

Marco “Macio” Melandri (MS Aprilia Racing) # 5

“Sono scivolato durante il turno ufficiale, ma ero lentissimo, sarò stato a 60 orari. Sono caduto perché sono entrato in curva in folle, ma me ne sono reso conto soltanto quando ho provato a rimettere in moto a spinta per riportare la moto ai box. Così, anche se i danni non sono stati gravi, ho dovuto girare con la seconda Rsw a mia disposizione, ma mi trovavo un po’ meglio con la prima: nulla di clamoroso, comunque, soltanto sensazioni. Sapendo che le previsioni annunciano brutto tempo oggi ho girato molto con gomme da gara, di mescola dura, tanto ero sicuro di poter mantenere la prima fila che è quello che conta. Questa pista sembra lenta, ma vi assicuro che è molto più scorrevole dell’Estoril e anche il fondo meno rovinato. C’è però poco grip, ma non è un problema. Katoh è sesto, ma è vicino e alla fine credo proprio che in gara saremo noi tre, i soliti tre (Melandri Harada, Katoh) a giocarsi la vittoria: Nieto e Debon sono veloci, ma qui corrono in casa e hanno motivazioni superiori, poi la domenica non so se potranno fare 27 giri come ne fanno uno in prova”.

Tetsuya Harada (MS Aprilia Racing) #31
secondo tempo in 1’37”370

“Ho ancora qualche problema con la regolazione delle sospensioni, sia davanti sia dietro. Una delle due moto era un po’ meglio. In ogni caso considerando la mia situazione tecnica e il fatto che questa pista non mi piace, sono abbastanza sorpreso –piacevolmente, è chiaro- di essere al secondo posto. Devo essere sincero: oggi proprio non speravo di essere così in alto dopo le prove”.

Jeremy McWilliams (MS Aprilia Racing) #99
quinto tempo in 1’37”547

“Sapendo che il tempo probabilmente peggiorerà, nelle prove ufficiali di oggi ho cercato di dare tutto per riuscire a qualificarmi almeno in prima fila. Ho cercato in tutti i modi di essere veloce, è in realtà ci sono riuscito, ma sono quinto e quindi in seconda fila anche se il distacco è di soli due decimi e mezzo di secondo: mi spiace molto, davvero molto. Credo che il fatto che si sia girato in 1’37”5 o addirittura meno con la pista in queste condizioni dimostri che veramente tutti siamo stati molto impegnati a dare il massimo”.

Roberto Locatelli #15 (MS Eros Ramazzotti Racing) 11° in 1’38”223

Terza fila, ma soprattutto un’altra piccola iniezione di fiducia dopo la crisi della fase centrale del campionato, per il campione della 125 che qui a Valencia lo scorso anno vinse la gara della minima cilindrata:
“Oggi abbiamo dedicato più tempo del solito al lavoro sulla scelta delle gomme per la gara poiché se domani dovesse piovere e domenica no saremmo stati in crisi se non lo avessimo fatto. Probabilmente si sono comportati così anche altri piloti, ma io posso dire che se avessi montato una gomma più morbida alla fine del turno avrei forse potuto togliere mezzo secondo. Ma sono contento così anche se qualche problemino con gli assetti lo abbiamo avuto e abbiamo anche dovuto tornare indietro perché alcune soluzioni non rappresentavano un progresso”.

Simone Sanna #16 (Safilo Oxydo Race) secondo tempo per il pilota toscano e la sua Aprilia Rsw 125, un binomio che in queste ultime gare sembra davvero aver recuperato la forma migliore e quindi le posizioni di vertice:

“Verso la fine ho mollato un po’ perché c’era molto traffico e sarebbe stato impossibile fare di meglio. Il secondo tempo mi va benissimo, soprattutto in considerazione delle previsioni del tempo che annunciano un peggioramento per domani: ovvio che se durante l’ultimo turno la pista sarà bagnata nessuno potrà migliorare. Io comunque ho provato a fare di meglio, ma ero dietro a Ui che non stava andando velocissimo e così non ho migliorato. Sono anche contento perché questa è una pista, come d’altronde l’Estoril, che non mi piace molto: io preferisco i tracciati più veloci. Quando stiamo bene, io e la moto, i risultati vengono”.

Gino Borsoi #23 (LAE UGT 3000) terzo tempo per il pilota veneto che sta a fatica recuperando la forma migliore a causa dell’infortunio patito nella Repubblica Ceca. Il suo problema è grave poiché la frattura dello scafoide del polso destro per un pilota è molto limitante:

“La moto è davvero veloce, mi permetterebbe di fare anche di meglio, ma in queste condizioni sinceramente non ce la faccio. Riesco abbastanza agevolmente a percorrere un paio di giri, soprattutto se sono molto concentrato, ma poi mi fa male il polso. Se per caso vado a finire su qualche cordolo o prendo una “sbacchettata” dello sterzo vedo le stelle. Insomma devo guidare in modo pulito, lineare, altrimenti non so quanto potrò durare. La frattura dello scafoide normalmente richiede tre mesi per guarire perfettamente: a me ne mancano ancora due, ma le cose migliorano sensibilmente ogni giorno”.

Lucio Cecchinello #9 (MS Aprilia LCR) il nono tempo ovviamente non soddisfa del tutto il pilota-manager che vive a Montecarlo. Ma esistono motivi per spiegare la terza fila provvisoria:

“Se sarà soltanto provvisoria non so: dicono infatti che domani pioverà. In questo caso il nono posto sarebbe definitivo e io dovrò riuscire a partire benissimo, non bene. Ma oggi avrei potuto essere ben più rapido, ma ero dietro a Ui che oggi nona in formissima, ma soprattutto all’ultimissimo giro abbiamo incontrato Vincent che ha sbagliato una curva rallentando tutti: peccato, perché la moto andava bene e si sarebbe potuto conquistare perlomeno la prima fila”.

Max Sabbatani #11 (Bossini Fontana Racing) il pilota fantino che viene dalla Romagna è un misto di sentimenti contrastanti tra loro per il suo settimo posto. È cioè soddisfatto e deluso allo stesso tempo:

“La moto va bene, ma alla fine Vincent ha rallentato me e altri piloti (Cecchinello e UI). Ma il problema non è tanto quello della posizione sullo schieramento, la seconda fila va bene, quanto quello della durata delle gomme: dobbiamo trovare una messa a punto che le sfrutti un po’ meno. Da Elias, poi, mi sembra di aver preso un po’ troppo distacco: otto decimi sono infatti tanti”.

Fonte:Racingaprilia.com

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