Non solo ombrelline #6 – Grazie, grazie, grazie a…
Finalmente domenica è ricominciato il Motomondiale. Come si suol dire, era ora! Ok, c’è stata la Superbike, ma cominciavo a sentire la mancanza della musica del motore della Desmosedici, tanto per citarne uno. Questo primo gran premio voglio riviverlo ringraziando. Ringraziando chi mi ha fatto emozionare, commuovere, insomma trasmesso sensazioni. Per prima cosa voglio ringraziare…
1. Mediaset che ha finalmente messo un bel riquadrino con le immagini della gara durante la pubblicità. D’accordo per distinguere i piloti ci vuole la lente d’ingrandimento e non ci sono né il rumore dei motori né il commento, ma accontentiamoci!
2. Mi spiace dirlo, ma i giornalisti in sciopero meritano un ringraziamento perché così abbiamo avuto modo di sentire a pieno la musica dei motori in pista. Pensatela come volete, ma a me sono piaciute anche senza commento!
3. Meda e Reggiani per la splendida telecronaca e la magnifica performance di Reggiani quando si è esibito in “Ale oh oh” quando Capirossi ha tagliato il traguardo.
4. Il dottor Costa che con una sua frase riesce e farmi passare gli scazzi di un’intera settimana.
5. Mia nonna che a metà gara mi viene a chiedere in che posizione è Baggi e che dopo qualche giro dalla mia risposta che Biaggi non corre, mi scambia Rossi per Biaggi e si giustifica in rigoroso dialetto milanese dicendo: “Al so minga mi. L’è giald! Biaggi l’è minga giald? Valentin l’è minga bloe?” (traduzione: non lo so, è giallo! Biaggi non è mica giallo? E Valentino non è mica blu?). non si è mai abituata alla livrea dell’HRC di Biaggi l’anno scorso, anche perché era piuttosto difficile notarlo in gara…
6. La mia gatta che durante FuoriGiri come è apparso Gibernau si è girata dall’altra parte e ha deciso che poteva anche dormire (giuro che è vero!!!)
7. Mia nonna, bis, che sono due anni che vuole strappare la barba a Cereghini
Ora passiamo però alla gara, sempre continuando coi ringraziamenti. Dunque grazie a…
1. Capirossi e la Ducati, re e regina di questo week-end. Quel fulmine rosso è capace in ogni gran premio e anche nelle qualifiche di farmi battere il cuore a diecimila (a mille è troppo poco). Mi ha fatto esultare, pregare, stare in ansia per 27 lunghissimi giri, per poi alla fine farmi commuovere. La Ducati ha il suo carattere. È scorbutica, impegnativa, delle volte ribelle al suo pilota, alle traiettorie che lui vorrebbe farle fare. Ed è lì che il suo principe rosso, Capirossi, deve trovare il modo di farle fare ciò che vuole, di renderla obbediente. Ma delle volte anche il buon Capirex ha voglia di trasgredire alle traiettorie, e quindi principe e principessa trasgrediscono assieme regalandoci quelle belle derapate che tanto mi fanno trattenere il fiato e battere il cuore a mille. Ed è ancor più bello vederlo tagliare per primi il traguardo, insieme, abbracciati, felici. Come se fossero un unico corpo. Ed è in quel momento che non riesco a trattenere un sospiro, ma soprattutto le lacrime di gioia che non riesco e non voglio frenare. Grazie per avermi commosso già alla prima gara.
2. Pedrosa e il suo secondo posto. Meraviglioso vederlo lì già alla prima gara, a dimostrare che il fisico non c’entra. È il nuovo che avanza, che ha ancora tanta strada davanti a lui, che deve ancora accumulare esperienza, che dice di non pensare al mondiale con un sorrisino che invece dice tutto il contrario.
3. Elias e la sua mega rimonta da penultimo a quarto, quasi terzo. Ma soprattutto grazie per l’esempio di sportività con le scuse a Rossi. Insieme a Capirossi, alla Ducati e a Pedrosa hanno contribuito alla mia commozione.
4. Rossi perché non si arrende mai
5. Lorenzo, De angelis, Barbera, Takahashi e Dovizioso per la bella lotta in stile 125 durante tutta la gara
6. Bautista per la vittoria di autorità in 125
Ok penso di aver finito.
No. Una cosa.
Mi mancano le lamentele di Biaggi nel dopogara…è grave?!?!
Marika “Fary27”
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