Non solo ombrelline #11 – Incidenti e vittorie…
Ce l’ho fatta. Sono sopravvissuta… però accidenti se è stata dura… Ho rischiato non so quanti infarti… La 250 poi… Mamma mia…brividi…De Angelis…mammina che rischio! Ok. Ricomponiamoci. Dicevo. Sono sopravvissuta. Sono sopravvissuta a una 250 che rischiava di fare qualche vittima…e non solo tra noi telespettatori. È inutile che sto qui a raccontarvi cosa è successo nel dettaglio, tanto lo sapete già e presumo sappiate anche il seguito di accuse e contraccuse che sono state rivolte a Barbera, quindi passo direttamente alla mia opinione.
Per me De Angelis ha sbagliato. Ed è inutile che si arrampica sugli specchi trovando ogni scusa per provare a dare la colpa a Barbera. Ok ci sta che Barbera non è un santo in bagarre. Ci sta pure che lui e De angelis si erano già toccati. Ci sta che Alex è alla ricerca della benedetta prima vittoria in carriera. Però non esiste appoggiarsi a queste motivazioni per giustificare un contatto che lo stesso De Angelis ha provocato (spero non intenzionalmente) e da cui com’era prevedibile è uscito danneggiato non solo per la vittoria per la gara ma anche un pochino per la classifica che ora lo vede nono a 28 punti dalla vetta, fermo restando che la classifica è ancora molto aperta.
Al di là della scorrettezza della manovra, c’è stato anche il fattore rischio. Non voglio nemmeno pensare a cosa si sarebbe potuto fare se fosse caduto oppure non ci fosse stata la via di fuga. Penso che abbia ragione il dottor Costa quando giovedì sera a una trasmissione televisiva di un canale regionale ha detto che molto probabilmente avremmo rivissuto la tragedia di Daijiro Kato. Speriamo che questa esperienza serva a De Angelis, ma anche a tutti gli altri scalmanati della categoria, Barbera e Lorenzo in primis per capire che i contatti di gara possono capitare, ma che esagerando si rischia davvero troppo, anche se le moto sono “solo” delle 250. A far questo però non contribuirà di certo la direzione gara che anziché dare una strigliata a entrambi a fine gara preferisce aspettare quindici giorni, quando oramai non servirà a niente perché l’incidente farà parte del passato. È cm se un genitore vedesse suo figlio picchiare un altro e anziché fargli capire subito che ha sbagliato aspetta due settimane e poi gli dicesse: “ti ricordi quando hai picchiato quel bambino? Ecco hai sbagliato”. Così proprio non va.
Ma in 250 è accaduta anche un’altra cosa (per fortuna piacevole): la prima vittoria della KTM, dopo che già aveva esordito con un podio l’anno scorso a Donington. È segno del grande sviluppo che la casa sta facendo al reparto corse e con che velocità lo sta facendo se la KTM si rivelerà in grado di stare coi primi in ogni gara e onestamente se fossi un pezzo grosso di Honda e Aprilia comincerei a preoccuparmi. E bravo anche ad Aoyama che ha portato alla vittoria la casa austriaca. Ecco. A questo punto c’è da fare una piccola constatazione. Se la vittoria è stata non solo merito di Aoyama ma anche della KTM che è in grado quindi di stare coi primi, il suo secondo pilota, Poggiali…come mai si trova sempre nelle retrovie? Domanda che per ora non ha risposta, mi auguro solo che Manuel esca dal suo stato di fuori forma e torni presto là davanti…perché non ci credo che un due volte campione del mondo si sia improvvisamente trasformato in un cancello.
E da un pilota che è andato in crisi, in motogp c’è n’è uno che invece dalla crisi finalmente ci è uscito…e ci è uscito con una vittoria. Marco Melandri è finalmente tornato alla vittoria. E l’ha fatto con una gara superba, partita dalla quattordicesima posizione e culminata con un sorpasso da magistrale su un altrettanto fantastico Stoner.
Vederlo tornare alla vittoria è stata una fantastica emozione. E come al solito le lacrime non sono mancate da parte mia che stavo davanti alla televisione seduta per terra (le poltrone me le avevano occupate una il gatto e una la nonna) e che trattenevo il fiato per vedere come sarebbe andata a finire. È finita bene, eccetto che per Pedrosa che prova a vincere, perde terreno e anziché accontentarsi di un terzo posto, zac scivola e butta via una gara magnifica, iniziata da sedicesimo, con una partenza bruttissima e che l’aveva portato anche in testa alla gara.
Peccato perché se c’era una giornata dove poteva accontentarsi senza che nessuno avrebbe detto che era il solito ragioniere forse era quella.
Sugli altri che c’è da dire? Rossi in difficoltà, le altr Yamaha disperse…ah sì…Disastro per le moto gommate Bridgestone, che sull’acqua volavano, tanto che Vermeulen, favoloso sotto la pioggia era riuscito ad ottenere la pole. Non c’è che dire. I piloti Bridgestone puntavano sulla pioggia. Forse hanno provato anche con la Macuba, o la danza della Pioggia, ma evidentemente c’erano Pedrosa e Melandri dall’altra parte che facevano la danza del Sole e ne è uscita una via di mezzo, comunque asciutta. Dicevo, sì la Bridgestone che non sono durate tutta la gara. Un esempio lo è gibernau, partito alla grande, con un accenno di fuga, salvo poi essere costretto a retrocedere fino alla undicesima posizione. Così come le Suzuki che finisce con Vermeulen settimo alle spalle di un Capirossi costretto ad accontentarsi.
Sembravano diventate finalmente competitive su ogni circuito, invece qui sono crollate. Sarà stato un caso? Non lo so. Spero di sì anche perché mi stavo abituando all’idea di una Ducati lì davanti a giocarsela con gli altri.
Ora non ci resta che aspettare il prossimo Gp, che sarà la prima della levatacce, anche se le sei del mattino per la 125 è un orario abbastanza accettabile, in confronto alle quattro del mattino dell’Australia…forse ce la farò a svegliarmi per le dirette…o magari le registro…
Va bè…alla prossima!
PS:aggiornamento dell’ultimo secondo. Oggi ero tranquilla al supermercato e superannoiata, quando a un tratto che mi trovo davanti agli occhi?! La moto di Melandri. Stavo per svenire…poi ho cominciato a sbavare e mia madre ha dovuto trascinarmi via a forza…si lo so…a voi che ve frega? Vi saluto…e questa volta per davvero. Alla prossima!
Marika “Fary27”
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