Non solo ombrelline #10 – La vittoria di Melandri…
Domenica mattina, ore 9.30, mi sveglio. I soliti due minuti di difficoltà: chi sono? Dove sono? Tempo di reagire e buttare i piedi giù dal letto per poi realizzare “ore 11 c’è il motomondiale”, sbadiglio. Scendo per fare colazione e immediatamente scatta il litigio della domenica motociclistica con la sorella “devo fare i compiti, guardalo da un’altra parte” lei “non esiste alle 11 tu sparisci e mi lasci vedere il motomondiale, i compiti li farai in camera tua” e la cosa prosegue come sempre con la mia vittoria, tzè non tollero chi tenta di “rubarmi” il salotto nei giorni di gare. Posizione solita davanti al teleschermo qualche minuto prima delle 11:00, io che mordicchio la sedia lasciandomi prendere dall’ansia.
125: si spengono i semafori, partiti. Pasini parte male, scivola cercando la rimonta, no, uffa. Io dispiaciuta continuo a guardare la gara. Non che abbia un pilota preferito in 125, tifo per gli italiani. La gara prosegue e finisce con 3 spagnoli la davanti e Corsi medaglia di legno, in questo caso direi coppa di legno, peccato. Gara decisamente con poca bagarre rispetto alla solita centoventicinque con lotta costante. Nell’attesa della 250 faccio altro poi scendo e vedo che hanno apparecchiato in cucina sapendo che c’è il motomondiale, sacrilegio e così non solo mi tocca mangiare a scaglioni facendo la spola ma devo anche lottare con mia madre che nel frattempo si è messa a guardare Paolo Fox.
P-a-o-l-o F-o-x. Sì lui, quel logorroico degli oroscopi, deve essere impazzita.
Al che prendo possesso del telecomando e cambio, già non mi va di perdere anche solo un giro figuriamoci la partenza. Via, questa volta il patatrack, 5 piloti per terra, più che la partenza della 250 sembrava una volata di ciclismo, dove caduto uno cadono in tanti uno sopra l’altro, che botte. Non bastasse questo ci si mette pure Barbera: lo spagnolo, con una scorrettezza, rischia di buttar fuori De Angelis che però al giro dopo fa il tempo migliore e recupera lo svantaggio, evviva.
Ultimo giro, sorpassi e contro sorpassi, incrocio di traiettorie forse non voluto forse sì, chissà. De Angelis fuori prosegue dritto la sua traiettoria dopo esser rimasto non so come in sella alla moto, fortunatamente non ci sono muri ma la via di fuga è bella ampia, che spavento mi sono presa. Finisce con Aoyama e Ktm davanti a tutti, secondo purtroppo Barbera, certe scorrettezze mi fan imbestialire, meritava di star giù dal podio, terzo un bravo Dovizioso che forse avrebbe anche potuto vincere se non fosse stato costretto a frenare per evitare il contatto con Barbera e De Angelis, vabbè dai Dovi che la prossima gara puoi farla tua!
Finita anche questa, è quasi ora di andare al lavoro per la mia “somma gioia” mi tocca il turno dalle 14.00 alle 20.00, strozzerei la mia collega, dannazione lei, la sua edicola e il “oggi non posso farti il pomeriggio”, strega!
Ehm, va bene mi ricompongo.
Sono lì che dovrei badare a quello che vuole la gente subito ma mi aggiornano via telefono e quindi il resto aspetta, embè.
“Melandri ha vinto!” le parole che mi confermano la vittoria, mi mordo il labbro intimandomi di trattenere le lacrime di gioia.
E così passo il pomeriggio con il sorriso guardando costantemente l’orologio in attesa di arrivare a casa per godermi la gara, seppure registrata.
Si fa quel che si può.
I giri scorrono veloci e i sorpassi fanno saltare sulla sedia nonostante sappia già il risultato, a poco dalla fine Pedrosa scivola via sull’asfalto.
Melandri-Stoner-Melandri!!! Questa volta, accompagnate da brividi, le lacrime sono libere di uscire mentre un sorriso di gioia mi appare sul volto, quasi liberatorio. Grazie Marco!
Giulia
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