MotoGP – Valentino Rossi: ‘Yamaha per sempre’
Meglio di un prestigiatore. Valentino Rossi appare come per magia ai Caschi d’oro del settimanale Motosprint a Bologna e si porta via tutto: i premi, i sorrisi e l’attenzione dei presenti. Regalando una battuta sulla sua squadra del cuore («penso che per l’Inter non basterei nemmeno io») e soprattutto una notizia. «Con la Yamaha mi trovo molto, molto bene. Finché correrò in moto resterò con loro». Il che forse potrebbe significare che ci correrà ancora poco. Ma pure che Honda e Ducati possono accantonare eventuali sogni di poter avere un giorno in squadra il Dottore. «A gennaio avevo paura, lo posso dire – racconta Valentino -. Ma i primi test mi hanno rasserenato. Il resto è stata una stagione meravigliosa che ha fatto bene a tutti. A me che ho vinto. Ma anche ai rivali, ai tifosi, al motociclismo in generale. Si stava andando in una direzione sbagliata: la componente umana doveva tornare importante». «È stata – ha proseguito il sei volte iridato, che poi a cena ha festeggiato con papà Graziano, l’inseparabile Uccio, due splendide ragazze e il team manager Yamaha Davide Brivio – una stagione indimenticabile. Anche per la gente comune, che attratta dalle imprese che stavo facendo, si è avvicinata al motociclismo». Il futuro, comunque, è dietro l’angolo. «Sono stanco, ho bisogno di vacanze. Andrò a Londra, poi passerò Natale in famiglia e le vacanze in un posto ancora da decidere». Potrebbe aiutarlo il fatto di aver vinto, nella serata, un viaggio alle Maldive. Oltre a un orologio Tissot per le prestazioni in prova, due Caschi d’oro di Motosprint (uno per il Mondiale e l’altro come Top Rider assoluto del 2004, con l’88,46% dei voti) e infine l’ormai tradizionale casco AGV. Stavolta in oro bianco che riproduce quello con la scritta «che spettacolo» di Phillip Island. La scritta AGV è in rubini con sfondo di diamanti, poi ci sono oro zecchino e altri preziosi. Pesa sei chili, è dotato di visiera e interni pronti per l’uso. Insomma lo potrebbe anche indossare, se solo avesse il collo di Mike Tyson… La serata, ospitata a Villa Cicogna, ha visto festeggiato anche l’altro iridato di casa nostra, Andrea Dovizioso che ha dominato la classe 125. E alcuni dei piloti italiani che si sono distinti nel 2004: Roberto Locatelli e Marco Simoncelli, anche loro protagonisti nella 125, Pier Francesco Chili che ha regalato spettacolo nella Superbike. Max Biaggi era assente per la frattura alla caviglia. Premi e applausi anche per il britannico James Toseland, campione del mondo Superbike con la Ducati e per Davide Brivio, team manager Yamaha, l’uomo che ha permesso che tutto questo accadesse.
La Gazzetta dello Sport
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