MotoGP – Uno sguardo sulla nuova Yamaha M1


Sembra impossibile da credere, ma quest’anno la Yamaha e tutti i suoi componenti della squadra MotoGP hanno commesso un grande errore, denunciato dagli stessi protagonisti del triplice successo (titolo piloti, team e costruttori). Davide Brivio e tutta la squadra tecnica con base a Gerno di Lesmo ha sviluppato una Yamaha YZR M1 completamente nuova, senza alcun legame con il passato, senza lasciare riferimenti per renderla vincente da subito. Solo la straordinaria professionalità di Jeremy Burgess e compagnia, oltre alla grazia agonistica di Valentino Rossi, hanno portato subito vittorie a ripetizioni che hanno cancellato un inverno infernale con la supremazia della Honda RC211V.
Doveva essere una scelta giusta quella di far esordire nel 2005 una M1 inedita, studiata secondo le esigenze di Valentino, ma non è stato così. Problemi nel trovare il giusto set-up, difficoltà nella durata complessiva delle coperture Michelin in gara sono stati i primi dilemmi del team Yamaha, risolti solo a Shanghai con una “invenzione” dello staff con casacca blu, ossia un geniale assetto che successivamente ha portato una striscia indelebile di successi consecutivi sino a Laguna Seca.
Per partire subito senza difficoltà, e cercare anche nel 2007 di regalare nuove pagine di storia, la Yamaha nei recenti test di Sepang ha già portato in pista la YZR M1 2006, con Valentino Rossi e Colin Edwards in sella. “Svezzata” per qualche tornata dai “kill tester” Wataru Yoshikawa e Norihiko Fujiwara, la nuova M1 esteticamente non differisce dalla versione 2005, ma come spesso accade in MotoGP le vere novità sono nel suo “cuore”.
Novità di elettronica, con la Magneti Marelli che in piena collaborazione con i tecnici dei Tre Diapason ha studiato un’elettronica sofisticatissima che, quasi fantascienza, è in grado di “anticipare” eventuali problemi. Novità anche di motore: sempre un 4 cilindri in linea (progetto V4 abortito), più vicino come gestione al 5 cilindri della RCV, con un’erogazione più docile richiesta proprio da Valentino, e picchi di potenza che dovrebbero finalmente colmare il gap in rettilineo con la concorrenza.
Una YZR M1 sempre più “Formato Valentino”, ma al contrario del 2005, con un diretto legame con la diretta antenata. Aspettando la 800cc: per lei il debutto in pista la prossima estate…
Alessio Piana
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