MotoGP – Test IRTA Barcellona FP1 – Rossi e la Yamaha, imbattibili?

MotoGP – Test IRTA Barcellona FP1 – Rossi e la Yamaha, imbattibili?MotoGP – Test IRTA Barcellona FP1 – Rossi e la Yamaha, imbattibili?

Non è giusto parlare degli assenti. Non è proprio il caso parlare di chi non c’è a Barcellona, nella prima giornata dei test IRTA riservato alle MotoGP. Più che altro possiamo permetterci di far parlare di chi oggi è a Montecarlo, a godersi la vita aspettando tempi migliori (forse). Max Biaggi lo aveva detto: “La Yamaha è superiore alla Honda”. Tradotto, la M1 che Rossi ha tra le mani, grazie al proprio sviluppo e sensibilità da tester, è davanti alla RCV di casa Honda. Prima un cesso, poi una moto “accettabile con riserva”, oggi un superprototipo per l’ultimo anno della GP a 990 cc. C’è poco da disquisire: la M1 in versione 2006 è davvero un missile. Cancellati i primi sintomi del chattering, dei quali in pochi volevano crederci (noi), oggi la due ruote dei Tre Diapason è in vetta al mondo. Grazie alla ritrovata vena agonistica Yamaha dal 2004 in avanti, alla professionalità di Burgess e compagnia, ma soprattutto di Valentino Rossi.

Se non avevamo avuto modo di provarlo con certezza nei primi test invernali tra Sepang e Qatar, oggi a Barcellona è arrivata la conferma definitiva: tre Yamaha al comando, con Rossi, Edwards e Checa. Come a dire che il Dottore non cura soltanto i mali di Iwata, ma anche quelli di “Texas Tornado” poco Tornado e molto tormentato, e cura indirettamente anche lo sviluppo della Dunlop. Se la M1 è un missile, tutto per Checa e i gommisti anglo-giapponesi viene più facile, invertendo stagioni trascorse con Ducati di seconda scelta e Kawasaki non proprio al livello attuale. Ma parliamo di Rossi, l’argomento principale, il fulcro del presente (e futuro) della categoria. Due anni fa, al primo confronto diretto da “ex-Honda” con la Yamaha a Sepang, nell’ultimo giorno di prove la HRC chiuse con largo anticipo la sessione di test, richiamando Hayden ai box e cominciando alle 3 del pomeriggio a fare le valigie per tornare in sede. Il tutto poco dopo che Kentucky Kid registrò il nuovo record della pista, mentre gli altri provavano, provavano e ancora provavano a risolvere i problemi. Dimostrazione di superiorità, da leggersi anche in “Tanto non mi prendi…”. A 24 mesi di distanza, la situazione si è completamente ribaltata: Rossi e la Yamaha hanno preferito chiudere prima la giornata di prove, mentre Nicky Hayden percorreva ancora numerose tornate per raggiungere il record soprannaturale di 103 percorsi. Rossi, per la cronaca, ha faticato per 54 tornate del Montmelò, quasi la metà.

Ora capite perchè il binomio Rossi/Yamaha è inavvicinabile? Se non ci arrivate, toglietevi le fette di salame dagli occhi: benvenuti nel ventunesimo secolo, Agostini si è ritirato da un pezzo, Schwantz e Doohan non corrono più, dubitiamo che Spencer torni in attività. La situazione è questa: il Mondiale 2006 si preannuncia sulla falsa riga del 2003, Rossi imbattibile, tutto dipenderà solo ed esclusivamente dal Dottore. Per gli altri la speranza che Vale pensi troppo alla Ferrari e che sbagli. Poveracci…

Honda, ancora confusione

Dietro anche alla, bellissima, Suzuki vestita Rizla di John Hopkins (che al mattino ha pensato bene di rompere il motore, ma con la moto 2 nel pomeriggio ha fatto segnare il quarto crono con una Bridgestone da tempo). “Mister Nicky Stakovayden” è quinto in questo primo giorno di prove a Barcellona, staccato di 601 millesimi sul giro singolo da Rossi, ma più di un secondo sul passo di gara. Ecco, se volete un confronto più diretto, Pedrosa, che si è dedicato esclusivamente sul ritmo in vista della corsa, è a 1″4. Complimenti HRC, tanta confusione, e i tempi non arrivano. Giunge notizia che non è ancora stata scelta la RCV con la quale correre a Jerez: “standard”, 2006 o “Brno”? Hayden vorrebbe la sua moto abituale con cui ha più feeling, i boss dell’ala dorata la nuova creatura, svezzata in lungo e largo da Tadayuki Okada (presente al Montmelò). Ancora non è stato deciso, lo si farà tra Barcellona ed i prossimi test a Jerez, accumulando un’infinità di prove di sviluppo, set-up, gomme, eccetera eccetera. Come farsi male, insomma. Se tutti lamentiamo la mancanza di Biaggi, Barros e tanti altri, noi ci sentiamo di dire che ci manca la Honda. Che alla resa dei conti, è l’unica ad avere mostruose potenzialità per battere Valentino…
Forse, in proiezione, Pedrosa, in difficoltà qui a Barcellona. Nessun allarmismo, sia chiaro, il ragazzo di talento ne ha da vendere. Lasciamogli altri giorni di prove, e vedrete dove sarà a metà stagione…
Nel presente, puntiamo anche su Melandri, ottavo oggi, in vantaggio di soli 30 millesimi sul compagno di squadra Elias. Difficoltà di set-up e adattamento con le Michelin. Come a dire, purtroppo, che da Sepang ad oggi non è cambiato niente di una virgola…

Bene Kawasaki, le Ducati

Occhio per la vittoria della BMW a Shinya Nakano. In redazione il sottoscritto ha giocato un euro (escluso ovviamente Valentino Rossi) sul giapponesino, quotato molto bene. Con la Bridgestone da tempo è velocissimo, la ZX-RR 2006 è in forma, lui è un talento puro. Fate attenzione, perchè anche oggi, senza tirare come non-so-cosa, è sesto, davanti a Sete Gibernau che salva una difficile giornata in Ducati. Capirossi è indietro, troppo indietro per esser vero. Lo aveva detto: “Barcellona per noi è una pista ostica, nonostante abbiamo vinto qui nel 2003”. Più che per la Ducati, per Bridgestone, anche se non si capisce come Hopkins e Nakano siano così avanti…

I debuttanti e i comprimari

Detto di Pedrosa, non è andato malaccio De Puniet, che sul passo di gara è piuttosto vicino al proprio team-mate Nakano. Non è la stessa cosa per Vermeulen, confermatosi delusione dell’inverno di test, o per tanti altri piloti. Ellison smentisce un positivo 2005 con la WCM dove spesso era stato in grado di farsi notare, beccandosi ben 2″2 da Checa; le Ducati d’Antin, ahinoi, non sono fulmini di guerra con Hofmann e Cardoso. Chi si salva è Kenny Roberts, 11° con la moto del papà motorizzata V5 Honda. Qualcuno, se non il Babbo, credeva ancora in lui?…

Minaccia pioggia

Come a Phillip Island e Sepang, anche a Barcellona minaccia pioggia. In HRC fanno la danza contro la pioggia, in Yamaha sono indifferenti, anche se sarebbero gli unici ad essere avvantaggiati di questo. Parlavamo di superiorità, giusto?…

Test IRTA Barcellona – MotoGP FP1 – 3 marzo

01- Valentino Rossi – Yamaha – 1’43.608
02- Colin Edwards – Yamaha – + 0.455
03- Carlos Checa – Yamaha – + 0.462
04- John Hopkins – Suzuki – + 0.589
05- Nicky Hayden – Honda – + 0.601
06- Shinya Nakano – Kawasaki – + 0.791
07- Sete Gibernau – Ducati – + 0.948
08- Marco Melandri – Honda – + 1.064
09- Toni Elias – Honda – + 1.094
10- Makoto Tamada – Honda – + 1.113
11- Kenny Roberts – KR Honda – + 1.260
12- Daniel Pedrosa – Honda – + 1.403
13- Randy De Puniet – Kawasaki – + 1.503
14- Loris Capirossi – Ducati – + 1.645
15- Chris Vermeulen – Suzuki – + 2.360
16- James Ellison – Yamaha – + 2.609
17- Josè Cardoso – Ducati – + 2.995
18- Alex Hofmann – Ducati – + 2.998
19- Tadayuki Okada – Honda – + 3.412
20- Vittoriano Guareschi – Ducati – + 3.771

Alessio Piana

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