MotoGP – Test Irta Barcellona day 3, caduta e delusione per Biaggi
Ci sono giornate dove è meglio stare a letto e guardare tutti dalla TV. Forse è questo il Biaggi-pensiero di domenica 20 marzo 2005: problemi nella mattinata, “rottura” della propria RC211V a tre minuti dalla bandiera a scacchi nelle “qualifiche”, più un pericoloso crash. Sfortuna nera (sì, proprio così) per Max Biaggi, che stava per vivere un weekend fenomenale, con il miglior tempo fatto registrare tanto al venerdì quanto al sabato.
Queste sono le corse. E alle volte anche il meglio in assoluto (HRC), crea problemi di natura quasi incredibile…
“Ho detto subito che non ero qui per la superpole e per la macchina, ma sinceramente mi dispiace di non essere neanche salito sulla giostra. A pochi minuti dalla fine della sessione cronometrata, proprio quando sono entrato con la gomma da tempo la mia moto si è spenta. La colpa è di un pezzo che costa pochi euro: un connettore di cavi elettrici. In questo circo miliardario stento ancora a crederci. A causare il problema deve essere stata la brutta caduta che ho fatto poco prima che iniziasse la sfida della superpole. I meccanici hanno dovuto smontare e rimontare la moto da zero in pochi minuti.
A sua volta la caduta è avvenuta per una macchia d’olio sul tracciato lasciata da un’altra moto in panne. Cose che non devono accadere, tanto la caduta per pista sporca, quanto il problema tecnico così banale. Soprattutto quest’anno con il nuovo regolamento che assegna alle prove cronometrate una sola sessione da 60 minuti. La caduta è stata davvero pericolosa, appena la gomma ha sfiorato la chiazza d’olio la moto mi è letteralmente schizzata via. Se non avessi avuto una tuta così avrei sicuramente riportato gravi conseguenze. Per fare un gran danno bastava anche una tuta di pochi anni fa. Grazie a Dio la caviglia non ne ha risentito affatto. Posso dire che oggi l’unica cosa buona è che la giornata è finita. Il motivo di fondo di queste prove rimane lo stesso: abbiamo molto da lavorare, perché dobbiamo ancora crescere. Io confermo la fiducia nel mio team e nella direzione di Erv Kanemoto.”
Alessio Piana
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