MotoGP – Test Indianapolis Day 2 – Prove concluse, bis di Niccolò Canepa

MotoGP – Test Indianapolis Day 2 – Prove concluse, bis di Niccolò CanepaMotoGP – Test Indianapolis Day 2 – Prove concluse, bis di Niccolò Canepa

Arriva l’OK da parte della Commissione Sicurezza: per la Federazione l’impianto di Indianapolis è sicuro, secondo gli standard essenziali per far parte del calendario iridato. Arriva il vento. Arriva anche Kevin Schwantz. Arriva, soprattutto, la conferma di Niccolò Canepa nell’ultima giornata di prove collettive della MotoGP a Indianapolis. Miglior tempo, 1’43″0069 arrotondato al decimillesimo (in America, secondo tradizione di NASCAR e IndyCar, è così), quanto basta per segnare un interessante “2 a 0” nel confronto con Ben Spies, attesissimo a Indy da pubblico e media. Classe 1987, Campione della Superstock 1000 in carica, già tra i “grandi” della top class. Inserito nelle voci (e trattative?) di mercato, sorpresa dei test invernali e, ora, una certezza stando alle prove di Indianapolis. “Non ci sono Rossi e Stoner, ma Canepa è uno che va forte”, ha detto Ben Spies a fine giornata, quasi a giustificarsi nel confronto perso sulla distanza di due giornate. Ci sono pochi millesimi di differenza, ma c’è una storia e aspettative ben diverse. Canepa è arrivato per la prima volta in America con il compito di fornire a Ducati e Bridgestone riferimenti utili per la gara di settembre. Ben Spies a Indianapolis voleva stupire nuovamente, dopo il più che positivo debutto anticipato a Donington Park. Canepa ha avuto la meglio, per quel che può valere, per una soddisfazione sincera.

“Non è stata una giornata facile”, ha detto il protetto di Carlo Pernat al calar della bandiera a scacchi. Il vento, dicevamo: contrario, fastidioso, ma non decisivo al rendiconto del cronometro. La pista in sè, dalla scarsa aderenza ed una traiettoria tutt’altro che pulita, nonostante tornate su tornate di sei piloti improvvisati “spazzini”. In più una mattinata, per Niccolò, persa alla ricerca di un buon set-up, provando più soluzioni possibili, alcune delle quali non rivelatesi soddisfacenti sul piano prestazionali. Canepa tuttavia ha chiuso in testa, ottenendo il miglior crono nel suo primo giro di una simulazione di gara: gomme per la distanza, serbatoio pieno. Il tester Ducati non è stato l’unico, anzi: tutti hanno provato una simulazione, che ti chiami Ben Spies o William Costes, passando per Olivier Jacque.

In questa prospettiva, il testa a testa tra Canepa e Spies è proseguito. I due sembravano di un’altra categoria a Indianapolis, quasi a rappresentare quel che sarà la MotoGP nei prossimi anni. Per loro queste prove hanno offerto qualcosa in più, provando a viverlo come un weekend di gara per dar “fastidio” nelle logiche di mercato a Livio Suppo e Paul Denning. Ben Spies ha un futuro “sicuro” in MotoGP: Laguna Seca e Indianapolis come wild-card, poi si vedrà. Non manca la fiducia di casa Suzuki, non mancano i santi in Paradiso (trovati con pieno merito e titolo: il ragazzo va forte eccome), non mancano i contatti anche con altre squadre. Spies ha più di un piede nella top class. Canepa, non ancora. Il suo contratto per quest’anno parla chiaro: tester Ducati di MotoGP e Superbike, tre wild-card con la 1098 tra le derivate di serie, a cominciar da Brno (il 20 luglio prossimo). C’è una postilla, però, da non sottovalutare: nel caso di un infortunio di un pilota Ducati in MotoGP, lui è la prima scelta. Per contratto è Niccolò tenuto a sostituirlo. Stando alle voci di un imminente divorzio con Marco Melandri bisognerà capire se Canepa rientra in questa logica, oppure se tutto sarà rimandato al 2009, che sia in Superbike o MotoGP, da ufficiale o prestato ad una squadra “satellite”.

Canepa con queste performance ha dato elementi utili agli uomini di Claudio Domenicali, divisi a metà tra Indy ed il Mugello, dove Sete Gibernau continua ad abbassare i propri riferimenti cronometrici seguiti dai meccanici della squadra MotoGP. Un “duello”, se vogliamo, sulla distanza, in due diversi Continenti per una storia e motivazioni da raccontare. Stando però a quel che è accaduto nel catino dell’Indiana, Canepa è andato forte, ha fornito indicazioni importanti promuovendo, inoltre, il lavoro degli organizzatori. Tutti concordi: la pista, nonostante curve “Mickey Mouse” ed un muretto lì a due spanne, è bella. Ci sarà da adottare l’erba sintetica ed il cordolo di contenimento all’esterno delle curve 1 e 16, ma per il resto tutto è OK. Promossa a pieni voti anche per chi, come Olivier Jacque, ha confermato che la Kawasaki è in netta difficoltà.

Al di là dei tempi cronometrici, oggi l’ex iridato della 250cc ha sincerato come il grip al posteriore resta un problema in qualsiasi tracciato in cui la ZX-RR entri in azione. Usura eccessiva degli pneumatici, scarsa competitività a serbatoio pieno, maneggevolezza (e pensare che era il punto di forza della Ninja due stagioni or sono…) rivedibile. Jacque ha chiuso nel monitor dei tempi al quarto posto, dietro al tester Honda-Michelin Erwan Nigon (“meteora” della 250cc dei primi anni Duemila), davanti a William Costes, unico a cadere nelle insidie di Indianapolis con una scivolata senza conseguenze. Chiude il computo dei tempi sul giro Wataru Yoshikawa, uomo stipendiato direttamente da Iwata, in pista con la M1 gommata Bridgestone prima di volare in Giappone per le prove in vista della 8 ore di Suzuka.

Per lui, come per tutti gli altri, quella di Indianapolis è stata un’esperienza unica. Chi vorrebbe correrci subito (Canepa), chi vuole trascorrere qualche giorno negli States in villeggiatura (Costes). Senza parlare di sicurezza, tempi cronometrici e valore tecnico del tracciato, correre a Indy è qualcosa di speciale. Dopotutto è “solo” il circuito più importante del pianeta..

MotoGP Test Indianapolis – Mercoledì 2 luglio – I tempi

01- Niccolò Canepa – Ducati Desmosedici GP8 (Bridgestone) – 1’43.0069 (98 giri)
02- Ben Spies – Suzuki GSV-R (Bridgestone) – + 0.0843 (124 giri)
03- Erwan Nigon – Honda RC212V (Michelin) – + 0.6207 (92 giri)
04- Olivier Jacque – Kawasaki ZX-RR (Bridgestone) – + 0.8119 (87 giri)
05- William Costes – Yamaha YZR M1 (Michelin) – + 1.0611 (74 giri)
06- Wataru Yoshikawa – Yamaha YZR M1 (Bridgestone) – + 1.2906 (108 giri)

Alessio Piana

servizio fotografico ufficio stampa Indianapolis Motor Speedway

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati

MotoGP | GP Jerez Sprint Race, Mir: “Gara caotica”MotoGP | GP Jerez Sprint Race, Mir: “Gara caotica”
MotoGP

MotoGP | GP Jerez Sprint Race, Mir: “Gara caotica”

Sul contatto con Marc Marquez: "L’anno scorso ci fu un incidente simile tra me e Quartararo e nella gara successiva ricevetti un doppio long lap penalty."
MotoGP GP Spagna Jerez Repsol Honda – Joan Mir ha chiuso al decimo posto la Sprint Race del Gran Premio