MotoGP – Stoner ed il significato del numero 1

E’ la tabella più ambita del motorsport. Vincere un campionato significa portare in dote il numero più importante delle corse, e per i dodici mesi successivi rappresentare, a tutti gli effetti, il “numero 1 della disciplina”. Casey Stoner e la Ducati per tutto il 2008 faranno bella mostra del #1, acquisito sul campo da dominatori incontrastati per una MotoGP, edizione 2007, a senso unico. Il significato del #1 è andato, involontariamente, perso col tempo nelle ultime stagioni. Il pokerissimo di Valentino Rossi nella top class e la conseguente (condivisibile) scelta di mantenere il fortunato e vincente #46 ha tolto un pò di fascino nella tabella un tempo assegnata dalla Federazione senza una logica ben definita, seguendo l’entry list evento per evento dei round in calendario. L’anno scorso con Nicky Hayden e oggi con Casey Stoner il #1 torna d’attualità, per la felicità degli appassionati e, soprattutto, della Ducati. Non è un mistero che gli uomini in Rosso hanno in parte condizionato la scelta dell’australiano sul numero da portare in gara nel 2008. Casey era titubante, il #27 era il suo “lucky number” che lo accompagnava dal 2000 a questa parte, da quando ha fatto capolino in Europa nel campionato spagnolo.

La Ducati è riuscita a convincere Stoner di mostrare il #1, al contrario di quanto vissuto lo scorso anno con Troy Bayliss, il quale memore del 2002 ha preferito mantenere il fortunello #21 dopo la vittoria iridata in Superbike. Per il pilota di Kurri Kurri un motivo d’orgoglio, con la speranza di trasformare col tempo e con i risultati il #1 nel suo amato #27, numero assegnatogli nel 2001 quasi per caso. Giunto in Europa, scoperto da Alberto Puig (ebbene sì, proprio lui, Cecchinello arrivò più avanti…), Casey si ritrovò una Honda RS125 #27, ultimo nella numerazione delle giovani promesse del programma Telefonica Movistar Junior.

Il #24 andò a Toni Elias, il #25 a Joan Olive, #26 a Daniel Pedrosa, tabella 27 per Casey Stoner. Strano a dirsi, all’epoca il più promettente era il buon Olive, rimasto “bloccato” in 125, dove cercherà di vincere la sua prima gara il prossimo anno con la Derbi RSA ufficiale. Cambiano i tempi e secondo la parabola de “Gli ultimi saranno i primi”, Casey Stoner oggi è sul tetto del mondo. Con in bella mostra, sul cupolino della Ducati Desmosedici GP8, del numero 1.

Alessio Piana