MotoGP – Speciale Mugello – 2001, Vince Barros ma Rossi spreca tutto

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Il Gran Premio d’Italia 2001 della 500cc sarà ricordato per le bandiere rosse, per la pioggia a catinelle, per Rossi in versione “Hawaiana”, per il trionfo di Barros davanti a Capirossi e Biaggi. Tanti eventi ma nessuno significativo quanto la caduta all’ultimo giro di un’interminabile corsa da parte del Dottore, sino a quel momento imbattibile, con trionfi a destra e manca per quella stagione che sarà per lui la prima da iridato nella classe regina. Tanti punti persi, e Max Biaggi alle costole: da quel momento, il Mondiale 500cc 2001 non sarà più lo stesso…

Cronaca di Gara

La pista è parzialmente bagnata, ma tutto sommato splende il sole. Condizioni incerte che portano i piloti a optare comunque per una gara asciutta, e attaccare sin dal primo istante. Dopo 125 e 250 enigmatiche, finalmente si parte con il sound inconfondibile dei due tempi (ultimo anno prima dell’avvento della MotoGP) della classe regina! Scatta subito bene Roberts che tiene il comando davanti ai piloti Honda Pons (Capirossi e Barros) e la coppia Biaggi/Rossi, con dietro grande bagarre ma è davanti che si concentra l’attenzione del popolo motociclista.

Staccata della San Donato, giro #2, Biaggi attacca e sopravanza Capirossi per la seconda piazza, e al passaggio successivo sfruttando la scia di Kenny Roberts Jr si ritroverà in prima posizione. Terzo giro, alla San Donato succede veramente di tutto: sbaglia Biaggi che lascia la porta aperta a Roberts, mentre dietro la battaglia in casa West Honda Pons vede Capirossi prevalere su Barros. Sornione Rossi, che si conferma al quinto posto.

Max Biaggi rimedia subito all’errore precedente, e alla Bucine infila un Roberts finalmente competitivo nella sua prima (e unica) stagione con la tabella #1 sul cupolino della propria Suzuki RGV 500. Tuttavia il campione del mondo nei passaggi successivi, in crisi di pneumatici, perde terreno lasciando strada a Capirossi, Barros e Rossi, i quali formano un trenino che contraddistinguerà la prima parte di gara.

Valentino è finalmente in palla, e lo dimostra con un deciso sorpasso su Capirossi al Correntaio. Il pilota di Borgo Rivola non tiene il ritmo dei migliori, a cominciare dal compagno di squadra Barros che sfruttando la scia di Biaggi si ritrova al comando della corsa. Siamo al decimo giro, e all’uscita della Scarperia-Palagio il brasiliano alza il braccio, emulato da Biaggi, Capirossi e, solo più tardi, da Rossi: piove al Mugello, gara interrotta, due manche con somma di tempi in vista.

Presto l’Autodromo più bello del mondo diventa un lago, tanto da mettere in crisi Valentino Rossi: al giro di installazione “Mister Hawaii” vola a terra. Una caduta che, fortunatamente, non gli pregiudicherà la possibilità di partire per la seconda manche. Rossi sarà normalmente al via, anche se nei primi giri viene passato un pò da tutti ritrovandosi addirittura settimo. In testa troviamo Barros davanti a Biaggi, mentre Haruchika Aoki all’uscita della Poggio Secco arriva lungo perdendo una terza posizione “virtuale” senza dubbio irripetibile per il giapponese.

La gara, più che in pista, si gioca sul monitor dei tempi, anche se non sembra differenzarsi molto la sfida tra il “presunto” ed il “veritiero”: Barros è in testa davanti a Biaggi, Roberts e Abe. Con la pioggia si risveglia il campione del mondo, tanto che al 12° giro diventa leader della seconda manche anche se in ritardo nella somma dei tempi. E’ una gara difficile da comprendere, con Rossi indietro (e di parecchio) e Aoki che nonostante il lungo si ritrova quinto preceduto soltanto da Barros, Roberts, Biaggi e Abe. Recupera terreno Capirossi che ci mette poco a lottare con il connazionale della Yamaha, ma la vera sfida è made in Japan: Abe è il nuovo leader “virtuale”, seguito da Haruchika Aoki, mentre il computer segna Barros davanti Biaggi e ad un rimontante Capirossi.

Ultimi giri della corsa, sbaglia Norick Abe che vola a terra (stava tenendo un ritmo potenzialmente in grado di portarlo al successo), imitato con una brutta caduta alla San Donato da Kenny Roberts Jr. Via libera dunque ad Aoki per la vittoria “in pista”, mentre a Barros per quella “sommatoria”. La gara comunque non è finita, anzi, Valentino Rossi ci delizia di una rimonta d’altri tempi: supera Biaggi nella maniera più dolce, con un sorpasso all’Arrabbiata 1 sul bagnato, e al giro successivo fa lo stesso alla Casanova ai danni di Capirossi.

Valentino guadagna secondi su secondi a Barros, anche se ormai è impossibile pensarlo vincitore del GP d’Italia. Siamo all’ultimo giro, “The Doctor from Hawaii” ci prova lo stesso: uscita della Biondetti 2, c’è più solo la Bucine, ma Vale è a terra! Il replay mostrerà la Honda #46 toccare la linea bianca, con conseguente perdita di aderenza che lo manderà nelle vie di fuga. Capirossi lo imita, ma per sua fortuna con un guizzo riesce ad evitare il fattaccio.

La gara si chiude dunque con un incredibile colpo di scena, con Haruchika Aoki che vince in pista e Barros nella somma dei tempi davanti a Capirossi, Biaggi e Criville. Grande festa sul podio, per l’ultimo GP d’Italia interamente riservato alle due tempi…

Classifica 500cc Mugello 2001

01- Alex Barros – Honda – 23 giri
02- Loris Capirossi – Honda – + 8.359
03- Max Biaggi – Yamaha – + 8.509
04- Alex Criville – Honda – + 8.996
05- Haruchika Aoki – Honda – + 20.651
06- Sete Gibernau – Suzuki – + 24.723
07- Tohru Ukawa – Honda – + 27.745
08- Shinya Nakano – Yamaha – + 32.768
09- Norick Abe – Yamaha – + 51.357
10- Noriyuki Haga – Yamaha – + 1’08.505
11- Josè Cardoso – Yamaha – + 1’18.026
12- Jurgen Vd Goorbergh – Proton – + 1’49.333
13- Mark Willis – Pulse – a 1 giro

Alessio Piana

In collaborazione con Marika Farinazzo

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