MotoGP – Shanghai – Rossi domina sul bagnato, grande Jacque 2°
“Vincere domani? Impossibile!”. Questo aveva detto Valentino Rossi dopo le qualifiche del Gran Premio della Cina a Shanghai: oggi possiamo tranquillamente dargli del bugiardo. Stupenda affermazione di Rossi nella terra della Grande Muraglia, la seconda stagionale, ma una delle più belle della sua carriera. Non perchè ha fatto sorpassi da videogames, acrobazie circensi o rimonte inspiegabili: semplicemente perchè il Fenomeno ha fatto valere la sua legge, la legge del più forte, di chi non sopportava l’acqua qualche anno fa e oggi è diventata la sua alleata. Valentino Rossi è capace di tutto questo: gli altri, inseguono. Fine della storia.
In una Shanghai annegata, il motoscafo M1 numero 46 ha tenuto il comando dal quarto passaggio in avanti, quando Kenny Roberts Jr, leader della corsa, è stato costretto al ritiro per un problema alla propria Suzuki. Il ruolo di sorpresa made in China alla fine è andato a Olivier Jacque, magicamente secondo con la Kawasaki ZX-RR. Uno “scartato” dalla MotoGp riammesso una-tantum in sostituzione del malconcio Alex Hofmann ha praticamente salvato da solo con questa prestazione tutti gli investimenti fatti dalla Kawasaki nella GP, con anche il “brivido” di una rimonta nel finale per la conquista del successo. Il secondo podio della Verdona di Akashi nella MotoGp (il primo era stato conquistato a Motegi l’anno passato da Nakano) vale quanto una vittoria: sarà questo il prossimo passo della ZX-RR guarita dal duo Fanali-Yoda?
Ci sarebbe invece da chiedersi quali saranno i prossimi passi di casa Honda: certo, alle spalle di Rossi e Jacque troviamo un’infinità di RC211V, ma fa riflettere che il migliore dei piloti di Tokyo sia Marco Melandri, terzo (sverniciando all’ultimo giro Gibernau alle prese con misteriosi problemi, indagheranno Mulder e Scully…) oggi ma soprattutto secondo nel mondiale. Biaggi ha rimontato sino alla quinta posizione, dopo esser stato anche in terza piazza, ma poco conta: chi non vince in casa Honda, non viene nemmeno considerato.
O forse è meglio considerare che contro Valentino c’è veramente poco da fare?…
Cronaca della corsa
Partenza bagnata, eccetera eccetera. Lo start di Sete Gibernau dalla pole position è ottimo, perfetta la gestione elettronica della RC211V sul bagnato, un pò meno la prima staccata, tanto che si fa passare nientemeno che da John Hopkins. “Holeshot” per la Suzuki numero 21, seguita dall’altra GSV-R di Kenny Roberts Jr, che presto si invola al comando. Dietro succede un pò di tutto, con le Yamaha di Valentino Rossi e, udite udite, Toni Elias che salgono fino alla seconda e terza posizione: sarà una gara straordinaria, al diavolo la pioggia.
Elias, così come Barros, ha approfittato di una partenza anticipata, e proprio per questo sono stati penalizzati con un “Ride trough”, un passaggio col limitatore in corsia box: gara finita. Corsa che si accende, esplode, infiamma al quarto giro: cadono Carlos Checa e Troy Bayliss, ma non se ne accorge quasi nessuno, perchè tutti stanno guardando al vertice, dove Valentino Rossi prende il comando delle operazioni sfruttando un malinconico ritiro per un problema tecnico alla Suzuki di Kenny Roberts.
Una tragedia per la casa di Hamamatsu, che poteva veramente fare il botto in quel di Shanghai. Valentino Rossi così è tranquillamente al vertice, mentre dietro (a quasi sei secondi di distacco) clamorosa lotta tra le Honda RC211V ufficiali di Sete Gibernau e Max Biaggi, in seconda e terza posizione. Un dritto invece per John Hopkins, che lascia la quarta piazza ad un sorprendente Olivier Jacque con la Kawasaki orfana (anche qui, non se n’è accorto nessuno) di Alex Hofmann. Segue l’altra sorpresona, Jurgen Van Den Goorbergh, in sella alla RC211V dell’infortunato Makoto Tamada, davanti ad Alex Barros (ma deve ancora scontare il ride trough), Marco Melandri, Nicky Hayden, Loris Capirossi e Colin Edwards.
Valentino spaventa tutti con giri record, ma il pubblico si elettrizza al 9° giro, quando Olivier Jacque affronta Max Biaggi superandolo per ben due volte per la conquista della terza posizione. Senza parole. La gara della vita per Jacque-Attack, la corsa più emozionante della sua carriera. Con questo stato di grazia Jacque nel corso del 15° giro sopravanza Sete Gibernau, piazzandosi in un’incredibile seconda posizione: Harald Eckl inizierà presto a piangere di gioia.
Lacrime di dolore al box HRC: Hayden non va, Max Biaggi perde al 16° giro anche la quarta posizione a favore di Marco Melandri. Tutto resta immutato sino all’ultimo passaggio, quando Melandri va prima alle costole di Gibernau per poi superarlo, conquistando il secondo podio stagionale e il secondo posto nel mondiale (davanti nettamente a Gibernau…): grandissimo. Dunque Shanghai si chiude con Rossi, Jacque, Melandri, Gibernau, Biaggi, Van Den Goorbergh, Hopkins, Edwards, Hayden e Xaus nelle prime dieci posizioni. Una corsa infinita.
Classifica MotoGp Shanghai 2005
01- Valentino Rossi – Yamaha – 22 giri
02- Olivier Jacque – Kawasaki – + 1.700
03- Marco Melandri – Honda – + 16.574
04- Sete Gibernau – Honda – + 18.906
05- Max Biaggi – Honda – + 19.551
06- Jurgen Vd Goorbergh – Honda – + 21.622
07- John Hopkins – Suzuki – 25.883
08- Colin Edwards – Yamaha – + 31.033
09- Nicky Hayden – Honda – + 39.299
10- Ruben Xaus – Yamaha – + 40.991
11- Alex Barros – Honda – + 44.014
12- Loris Capirossi – + 44.401
13- James Ellison – Blata WCM – + 53.449
14- Toni Elias – Yamaha – + 1’05.853
15- Tohru Ukawa – Moriwaki – + 1’09.480
16- Roberto Rolfo – Ducati – + 1’15.293
Alessio Piana
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