MotoGP – Preview Phillip Island – Il racconto di Wayne Rainey

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Dopo aver visto l’eroe di casa, Wayne Gardner, trionfare nelle prime due edizioni del Gran Premio d’Australia che si sono tenute al Phillip Island nel 1989 e 1990, le speranze per un’altra vittoria al passaggio alla pista di Eastern Creek, nei dintorni di Sydney, nel 1991 erano alte. Garden era ancora al massimo della sua forma, ma un giovane incredibile talento si stava facendo strada: Mick Doohan (nella foto) che aveva come obiettivo dichiarato quello di puntare al titolo del Campione del Mondo in carica Wayne Rainey, che correva in sella ad una Yamaha.
Nonostante partisse dalla pole position, Rainey non era tenuto in particolare considerazione per la vittoria ad Eastern Creek né dai fan locali né dagli addetti ai lavori – dimostrò a tutti che si erano sbagliati tagliando il traguardo con 2.5 secondi di vantaggio su Doohan e con John Kocinski, anch’egli su Yamaha, a completare il podio in terza posizione. “Questa è probabilmente una delle mie storie preferite su una delle mie vittorie: quella di Eastern Creek del 1991,” sorride Rainey al ricordo. “Dopo due anni a Phillip Island, dove aveva sempre vinto Gardner, avevano spostato la gara e tutti erano convinti che avrebbe nuovamente vinto un australiano.
“La coppa era questa cosa incredibile che ricordava un trofeo stile America’s Cup del 1850 che valeva una fortuna, ma era stato assicurato solo sul territorio australiano! Evidentemente non avevano tenuto minimamente in considerazione che avrei potuto vincere io, e invece la domenica sera la coppa si è imbarcata assieme a me su un volo che tornava negli Stati Uniti!”
Per tutta la sua carriera Rainey ha sempre avuto una relazione d’amore ed odio con i suoi fan e rivali australiani, Garden e Doohan su tutti. Tuttavia, il californiano insiste che il rispetto reciproco non è mai mancato tra loro. “Gli australiani sostenevano i propri eroi locali e ho sempre rispettato questa scelta. Per di più, io stesso credo di essere stato molto più famoso in Australia di quanto lo fossi negli Stati Uniti proprio per il grande interesse nei confronti del motomondiale. Alcune delle piste migliori erano in Australia così come anche alcuni dei miei fan più affezionati quindi è comunque sempre stato un piacere correre in Australia.”

Yamaha MotoGP

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