MotoGP – Preview Phillip Island – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnico

MotoGP – Preview Phillip Island – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnicoMotoGP – Preview Phillip Island – Il commento di Brivio e il punto di vista tecnico

Dopo lo stress e le difficoltà di tre settimane di fila in Asia con il titolo mondiale ancora da assegnare, il Direttore del Team Gauloises Yamaha Davide Brivio è contento di poter affrontare un viaggio meno stressante in Australia dove la squadra farà quanto possibile per poter aggiungere anche il titolo costruttori alla serie di trionfi già ottenuti quest’anno.

“Phillip Island è una pista che ci riporta ricordi molto speciali del titolo conquistato l’anno scorso: un momento unico per chiunque lavori alla Yamaha,” ha detto Brivio. “Sia Valentino che Colin amano questa pista in modo particolare e quindi ci aspettiamo un’ottima gara da entrambi. Abbiamo già conquistato il titolo piloti e quello squadre e ci piacerebbe poterci aggiungere anche quello costruttori, oltre a vedere Colin finire il Campionato in seconda posizione. Ci siamo molto vicini e dobbiamo continuare a dare il massimo in ognuna delle tre gare rimanenti e vedere che cosa succede.
“Questo rende la gara di Phillip Island una gara molto importante, ma noi non sentiamo alcuna pressione. E’ una pista che i piloti conoscono bene perché ci hanno corso già molte volte e ci abbiamo anche fatto diversi test pre-stagionali, ma in effetti le condizioni a volte cambiano in modo molto sensibile…chissà cosa ci aspetta quest’anno!
“Gli australiani sono fan molto appassionati e riempiono sempre Phillip Island. Sono veri appassionati della MotoGP e riescono sempre a creare un’atmosfera davvero speciale, quindi non vediamo l’ora che inizi il fine settimana.”

IL PUNTO DI VISTA TECNICO

Phillip Island richiede ben di più di una moto veloce per poter fare giri veloci e consistenti. Il tracciato fluido e scorrevole è probabilmente il banco di prova più serio dal punto di vista del controllo del mezzo e della precisione sull’acceleratore, per non parlare del coraggio e della forza che ogni pilota deve dimostrare.

Le frenate violente e frequenti non sono la considerazione principale sul circuito di Phillip Island quindi parte della stabilità in frenata può essere sacrificata in favore di una maggiore precisione e agilità in curva. I 4.448 metri della pista di Phillip Island hanno subito sensibili modifiche, per aumentare la sicurezza, durante l’inverno. Nonostante questo, un giro veloce a Phillip Island è tuttora considerata una delle esperienza più adrenaliniche che un pilota affronti nell’intera stagione.

L’obiettivo principale sull’”Isola” è quello di trovare un compromesso tra una regolazione delle sospensioni che permetta di affrontare agilmente le pesanti forze centrifughe e una che assorba le imperfezioni del fondo che si avvertono maggiormente alle alte velocità. Questo compromesso aiuta anche ad evitare che il posteriore “pattini” all’uscita di curve lente, perdendo parte della potenza erogata in accelerazione.

Una regolazione delle sospensioni troppo rigida non permetterebbe al retrotreno di affondare quanto necessario in accelerazione e significherebbe un logorio eccessivo del pneumatico posteriore su un circuito in cui predominano le curve a sinistra. Su una pista così veloce è fondamentale che il pilota abbia una buona e consistente sensazione dalle sospensioni che gli permetta di spingere al massimo per l’intera durata di gara.

L’”infinita” curva finale è cruciale per un buon tempo sul giro a Phillip Island ed un’uscita veloce sarà determinante per vedere a che punto del lungo rettilineo la moto raggiungerà la velocità massima; entrambi fattori fondamentali, specialmente nell’ultimo giro di una gara combattuta sui decimi di secondo.

La posizione del circuito fa sì che la condizioni climatiche siano uno dei principali argomenti di conversazione visto che potrebbero costituire una potenziale, ulteriore complicazione durante la messa a punto, le qualifiche e la gara.

Yamaha MotoGP

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