MotoGP – Preview Jerez – Il commento di Brivio ed il punto di vista tecnico

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Il Team manager del Team Gauloises Yamaha, Davide Brivio, non vede l’ora di tornare a gareggiare, proprio come i suoi due piloti, perchè anche lui ha lavorato duramente per tutto l’inverno per assicurarsi che la YZR-M1 sia, nel 2005, altrettanto competitiva che nel 2004. Avendo vinto, l’anno scorso, sia il titolo a squadre che quello piloti, Brivio ammette che quest’anno c’è un po’ più di pressione su tutta la squadra, ma si sente rassicurato dal diligente lavoro di preparazione fatto durante l’inverno.

“Dopo un lungo inverno, nel quale abbiamo fatto molti test, è bello poter finalmente tornare a correre,” ha commentato Brivio che aveva già lavorato con Edwards nel Campionato Mondiale Superbike. “Non vediamo l’ora di vedere a che livello è la nostra moto rispetto a quelle dei nostri avversari; fino ad ora abbiamo visto prestazioni molto “aggressive” ma è anche evidente che tutti tendono a mantenere qualche segreto durante i test!

“Vogliamo vedere i reali valori in campo è questa è la prima, vera occasione. L’anno scorso, a questo punto della stagione, eravamo in una situazione molto diversa; quest’anno tutti si aspettano che noi si stia davanti. Da una parte questo ci mette sotto pressione, dall’altra ci carica incredibilmente!

“Sia Valentino che Colin hanno avuto degli alti e bassi durante l’inverno, ma, in generale, i test sono stati positivi e ci hanno lasciato una sensazione decisamente buona. Valentino è andato abbastanza bene nei test di Barcellona ed ha fatto dei buoni tempi la settimana scorsa a Jerez. Abbiamo ancora qualche problema da risolvere sulla moto, ma niente di troppo preoccupante e so che siamo messi bene per la prima gara. Sono sicuro che gli ingegneri ed i meccanici saranno in grado di sistemare gli ultimi dettagli nei due giorni di prova prima della gara.

“Colin ha lavorato duro durante l’inverno per fare conoscenza con la moto e con la sua nuova squadra. Siamo molto soddisfatti dei progressi che ha fatto a Jerez e adesso abbiamo voglia di vedere cosa riuscirà a fare durante la prima gara. Penso che abbia tutte le carte in regola per poter stare con i primi; questo è il nostro obiettivo per la prima gara. Mi piacerebbe molto poter vedere i nostri due piloti assieme sul podio molte volte durante la stagione; sarebbe un sogno che diventa realtà!”.

IL PUNTO DI VISTA TECNICO

I 4.423 metri del circuito di Jerez presentano cinque curve a sinistra e otto a destra, un buon grado d’elevazione e cambi di pendenza (nonostante il circuito possa sembrare piatto a prima vista). La necessità di mantenere traiettorie precise fa sì che la messa a punto debba essere molto rigorosa e, al fine di sfruttare al meglio i rettilinei tra una curva e l’altra, è necessario che la risposta dell’acceleratore sia pulita e regolare ad ogni regime.

Con un rettilineo di soli 600 metri, la potenza massima non è un fattore fondamentale, perché utilizzata piuttosto infrequentemente. La cosa più importante è invece un assetto che garantisca un comportamento stabile nei frequenti cambi di direzione. Questo aspetto è reso ancora più importante da alcuni punti in cui è necessario frenare violentemente su un asfalto che non è né perfettamente liscio né abrasivo.

Avendo già molti dati relativi al circuito di Jerez, in particolar modo dopo i tre giorni di test IRTA che si sono tenuti qui solo una settimana fa, i piloti dovrebbero essere in grado di trovare la giusta messa a punto abbastanza velocemente. La lotta per la pole position dovrebbe essere apertissima visto che, nell’ultima giornata di test pre-stagionali, ben sette piloti sono riusciti a girare sotto la pole record di Rossi.

Le emozioni delle qualifiche saranno ancora maggiori quest’anno, visto che il regolamento della MotoGP è stato modificato e ci saranno, d’ora in poi, tre sessioni di prove libere e una sola di qualifiche che si terrà il giorno prima della gara.

Yamaha MotoGP

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