MotoGP – Preview Donington Park – parola a Biaggi e Tamada.
Donington Park fu costruita nel 1931 ed ospitò molti tra i più importanti eventi di corse motociclistiche prima della seconda Guerra Mondiale. Fu interamente ricostruito nel 1970 portando la lunghezza del tracciato a 3,15 chilometri. Il circuito radunò molti spettatori.
Il circuito fu esteso fino a 4,023 chilometri nel 1985 per renderlo sufficientemente lungo da poter ospitare un gran premio e quando Silverstone rinunciò al suo contratto per ospitare il gran premio di Inghilterra, Donington prese il suo posto nel 1987. La gara fu vinta dall’americano Eddie Lawson alla guida di una Yamaha e Donington diventò definitivamente la tappa inglese del mondiale.
Il circuito è diviso in due settori ben distinti. Il primo è veloce e non tortuoso specialmente in prossimità della Craner Curves, mentre il secondo settore, chiamato Melbourne, è stretto e tortuoso con numerose frenate e ripartenze. Fu storicamente soprannominato “il parcheggio” dal primo vincitore Lawson.
Il tracciato è situato nelle immediate vicinanze di un aeroporto molto trafficato. Molte gocce del carburante perso dagli aerei finiscono sulla pista, riasfaltata lo scorso anno, rendendola particolarmente scivolosa. Per questo inverno sono previste nuove ristrutturazioni per rimpiazzare la vecchia infrastruttura costruita negli anni ’70
Lo scorso anno la corsa fu vinta da Max Biaggi. La vicenda fu controversa in quanto fu Rossi a tagliare per primo il traguardo. Una successiva decisione del comitato di gara, impose un ritardo a Rossi come penalità per aver superato in regime di bandiere gialle. La vittoria andò al pilota che lo seguiva: Biaggi.
Biaggi vinse qui anche nella classe 250cc nel 1995/96.
Max Biaggi:
“La gara in Germania è stata molto bella e anche molto importante. Adesso, però dobbiamo guardare avanti. Questo campionato sta andando oltre ogni aspettativa risultando il più combattuto di sempre. Questo significa che dobbiamo restare con i piedi per terra e continuare a lavorare con calma e meticolosità sul nostro prossimo obiettivo. Alla fine, queste gare in rapida successione non mi hanno stancato.
Donington è un circuito che mi piace abbastanza ma per essere onesti, tutte le piste sono fantastiche quando riesci a guidare la moto come vuoi. Ecco perché l’obiettivo di sempre è quello di trovare un setup migliore di quello delle ultime due gare dove, grazie al grande lavoro della squadra e dei tecnici, abbiamo ottenuto ottimi risultati.”
Makoto Tamada:
“Non mi piace molto il circuito di Donington, così come non mi piaceva il Sachsenring. In Germania una volta trovato il giusto setup mi sono sentito un po’ meglio. Probabilmente succederà la stessa cosa in Inghilterra. In Germania ho avuto un bel duello nelle retrovie ma il sesto posto finale non è l’obiettivo per cui combatto. La moto sta andando davvero bene e se riusciamo ad avere anche le gomme a posto sono certo che saranno molte altre le piste sulle quali mi divertirò”
Camel Media Service tradotto da Davide Giordano
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