MotoGP – Preview Barcellona – Sarà duello Rossi Vs Pedrosa?
Con il Mugello è iniziata la fase “calda” della MotoGP 2007. Sei Gran Premi in otto settimane, una lunga strada da Scarperia a Laguna Seca prima della pausa estiva, un percorso più che mai determinante per le sorti della serie. Barcellona questo weekend offre gli spunti per trovare un punto d’incontro tra il campionato “asiatico” e quello “europeo”, dal dominio di Casey Stoner al riscatto nel suo “feudo” di Valentino Rossi al Mugello. Il rinnovato Montmelò, con la nuova chicane antecedente al rettifilo dei box che tanto ha fatto penare i piloti di Formula 1 nel recente Gran Premio di Spagna, non sarà solo un confronto tra l’australiano di casa Ducati ed il sette volte iridato: anzi, per gli addetti ai lavori sarà l’epicentro del duello tra Rossi e Pedrosa. Chiacchierato sin dalla scorsa estate, vissuto con grandi emozioni nei test IRTA a Jerez, inesistente sino al Gran Premio d’Italia, quando Pedrosa è tornato ad essere (in linea teorica) il primo vero avversario del fenomeno di Tavullia. “Oggi è la festa di Valentino”, ha detto Pedrosa al termine della gara al Mugello, “spero che a Barcellona sarà la mia festa”. Un proposito ambizioso per un weekend dalle molteplici incognite per il 3 volte iridato: dubbi sul termometro di competitività di casa HRC, con molti problemi nonostante la risalita in terra toscana, e sul proprio futuro. Barcellona offrirà il primo incontro ufficiale di Alberto Puig con i vertici Honda per ridiscutere il contratto del proprio protetto per le prossime stagioni; i primi colloqui non hanno portato gli effetti sperati, con Puig deciso a strappare condizioni più vantaggiose al proprio assistito, a Barcellona dovrebbe esserci la svolta: in Spagna danno per certo un prolungamento contrattuale sino al 2010, siglato proprio in queste ore nel paddock del Montmelò. Lo scopriremo solo vivendo con la speranza di vivere una gara accesissima dove si parlerà poco di gomme e super-motori, tanto di sport.
Valentino Rossi arriva a Barcellona dopo il “miracolo” del Mugello. Non è stato un “ritorno”, si è trattato di aver centrato una gara perfetta passando sopra ai problemi della propria M1. Migliorie motoristiche sono state fatte, l’equilibrio telaistico resta il punto di forza della 800cc di Iwata, persistono dubbi relativi alla situazione di casa Michelin e la paura di vivere warm-up con effetti diametricalmente opposti rispetto al lavoro del weekend. Non è un caso che in Yamaha si rifletta molto sul rapporto con il Bibendum, non è solo una coincidenza che il prossimo anno le M1 del team Tech 3, con ogni probabilità, saranno gommate Bridgestone. Valentino e la sua classe spesso passano sopra ai problemi, ma non sempre questo è possibile, vedere Istanbul o Le Mans per credere. Il box Yamaha-Fiat confida in un weekend “normale”, partendo subito con la definizione del set-up nella giornata del venerdì e attaccare gli avversari sin da sabato. Si guarda a Casey Stoner e ai suoi nove punti di vantaggio in classifica, nel weekend storicamente favorevole alla Ducati (qui la prima vittoria in MotoGP siglata da Capirossi nel 2003) e negativo per la Bridgestone, mai a proprio agio al Montmelò.
Controsenso destinato a invertire la propria tendenza quest’anno: non si è provato a Barcellona durante l’inverno, ma i progressi dei gommisti giapponesi possono portare la Desmosedici in alto anche nel secondo Gran Premio iberico della stagione. Se la Bridgestone sarà all’altezza in Catalogna, occhio alle Suzuki, Kawasaki e ad un Toni Elias storicamente… scatenato negli eventi di casa. Marco Melandri? I problemi vissuti al Mugello non lasciano ben sperare: non son bastati tre differenti telai per imboccare la strada giusta. Ci si aggrappa a, velate, possibilità di pioggia: è la MotoGP dei tanti con lo sguardo rivolto all’insù..
Alessio Piana
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