MotoGP – Phillip Island QP1 – Stoner contro Rossi, la spunta Daniel Pedrosa

Tra i due litiganti, il terzo gode. Detto storico da riproporsi nelle qualifiche della MotoGP a Phillip Island: l’atteso duello tra Casey Stoner e Valentino Rossi si è risolta con la pole position arpionata con un tempo straordinario di Daniel Pedrosa, l’unico ad avvicinarsi effettivamente ai cronometrici record delle 990cc. Il catalano, alla terza pole stagionale (seconda consecutiva), conferma i progressi di casa HRC e di un buon affiatamento con il tracciato di Victoria, dove lo scorso mese di febbraio le RC212V si misero (per la prima volta nell’era 800cc) in mostra conquistando le prime due posizioni con Hayden e Pedrosa. Nella giornata di casa Michelin, da sempre con qualcosa in più con gli pneumatici da tempo, il tre volte iridato si è tolto una soddisfazione non da poco: pole con il crono di 1’29″201, 218 millesimi su Valentino Rossi, 615 su di un Casey Stoner rabbuiato ai box. Reduce da una spettacolare caduta nelle prove libere della mattinata, l’australiano Campione del Mondo 2007 non è stato in grado di far la differenza con la Bridgestone da tempo, piegato dai Michelin Pedrosa e Rossi.

Sul passo gara Stoner resta sempre con qualcosa in più sulla concorrenza, avvicinato da Valentino Rossi autore di un discreto terzo Run sull’1’31″5-31″6, ancor di più da Pedrosa, costantemente sull’1’31″1. Duello Stoner Vs Pedrosa all’orizzonte? Sarà una corsa interessante con uno sguardo all’insù, scrutando l’orizzonte con la pioggia sempre pronta a far capolino nella terra dei canguri. La Honda può rovinare la festa all’ex-Stoner, con progressi notevoli in sole 24 ore per la RCV del catalano: ieri ballerina e non a proprio agio sulle buche della curva 12, oggi precisa e ben bilanciata. Staremo a vedere, per una griglia di partenza che ci propone in seconda fila Nicky Hayden (che si è beccato 731 millesimi dal proprio team-mate) davanti a Capirossi e De Puniet, ancora di salvezza Kawasaki.

Dietro al transalpino l’eterno Alex Barros ed una coppia di sorprese, da un Shinya Nakano tornato in posizioni più congeniali al proprio talento a Sylvain Guintoli, confermatosi ad eccezionali livelli con la Yamaha-Dunlop (se pensiamo che Edwards e Tamada sono indietro, capiamo il perchè Luis d’Antin lo ha messo sotto contratto per la prossima stagione). Qualifiche da dimenticare per Marco Melandri, 12°, disastrose per la Suzuki, con Hopkins 14° e Chris “retrò” Vermeulen addirittura 16°. I problemi riscontrati proprio qui nei test invernali si sono ripresentati questo weekend: non resta che sperare nella pioggia per domani.

Alessio Piana