MotoGP – Phillip Island – Il flag to flag premia Melandri, Rossi rosicchia punti

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Una gara dai continui capovolgimenti di fronte, con il meteo a fare la voce grossa rendendo impossibile il lavoro di piloti, meccanici, tecnici. La MotoGP a Phillip Island ha offerto la prima gara bagnata della stagione, il debutto assoluto del “flag to flag” (cambio moto ai box in caso di pioggia), la terza vittoria, quinta in carriera in MotoGP, di Marco Melandri. Perfetto, esente da errori, straordinario, inattaccabile nella sua condotta, il ravennate è uscito da una difficile situazione tecnica in casa Honda Gresini portando la RCV vestita Fortuna #33 alla vittoria, riaprendosi una porticina per il titolo iridato che lo vede ora a 32 punti da Nicky Hayden, quinto, battuto da Valentino Rossi che grazie ad un guizzo nel finale è riuscito a strappare una terza posizione che lo porta a sole 21 lunghezze dall’americano HRC. Nel disastro di Daniel Pedrosa, quindicesimo, doppiatissimo in calo con il fisico e non a suo agio con il bagnato, Melandri vive una giornata idilliaca, non sbagliando alcunchè e ritrovando un feeling con la moto che non si vedeva almeno dal Sachsenring (e lo dimostra il traverso poco prima di tagliare il traguardo: gasss!!). Perfezionista il ravennate, alchimista Valentino, ora vicinissimo ad Hayden che ha preferito una sicura quinta posizione rispetto ad un colossale rischio che poteva distruggere il sogno-mondiale. Che dire…che gara! Non ci è mancato niente, non ci mancherà nulla per questo incredibile finale: tra sette giorni a Motegi, fortezza Honda…

Cronaca di Gara

Spagna-Italia 2-0 a Phillip Island. E’ il momento di rifarci, la MotoGP è pronta a far risuonare nei 4448 metri del tracciato situato nell’Isola di Victoria al Bass Coast Shire il sound inconfondibile dei motori quattro tempi 990cc, per l’ultima volta aspettando le 800 ed il rinnovamento del tracciato che per voce degli organizzatori manterrà il proprio stile, le proprie caratteristiche che lo hanno reso noto a livello mondiale. Nicky Hayden è in pole position, al suo fianco Shinya Nakano e Valentino Rossi, occhio alle Ducati e Pedrosa, indietro in griglia ma sempre in grado di fare la differenza in gara.

Sono le 14.58 australiane, giro di formazione ma…noooo, piove, piove, incredibile! Attesa tra una ventina di minuti, con gara asciutta, tutti in pista con gomme slick, i piloti chiedono di stoppare la procedura di partenza e così è: gara rinviata (si partirà alle 15.10), tutti che preparano la seconda moto con la mappatura da bagnato mentre regna la conclusione e non si capisce bene se questa ripartenza comporterà il passaggio a “Wet Race” con la pericolosissima novità del flag to flag, ossia il cambio moto con attraversamento della corsia box.

Alle 15.06 viene annunciato il nuovo programma: Wet Race, 26 giri, partenza alle 15.10. In questi minuti si vive una tensione incredibile, con squadre e piloti che possono rischiare le rain così come la scelta delle slick, che al momento sembra essere quella più coerente. Difatti tutti optano per questa soluzione, con goccioline per il momento in forma limitata con il rischio di passare a diluvio da qui a cinque minuti. Ad ogni modo si parte, accensione, spegnimento del semaforo…via!!!

Nakano spicca il volo tenendosi dietro Edwards, Roberts, Rossi, Melandri, Pedrosa Hayden è in mezzo al gruppo (addirittura sedicesimo); perde terreno Rossi mentre Gibernau è già quinto ed in piena bagarre a suon di sportellate con il suo ex compagno di squadra Kenny Roberts Jr. Primo giro: Nakano in fuga (3″ di vantaggio), secondo Melandri davanti a Edwards, Gibernau, Pedrosa, Roberts, Hopkins, Capirossi, Stoner, Rossi e Hayden incredibilmente 16°. Aumenta copiosamente la pioggia con Gibernau che in queste condizioni va a nozze e conquista la seconda piazza con anche Pedrosa molto veloce.

Record su record per Nakano quando sono andati in archivio tre giri: Pedrosa diventa quarto passando Edwards alla staccata della Curva 1, Hayden non si scrolla da una quindicesima posizione che significa al momento solo un punticino. Big-Time a Phillip Island: quarto giro, Valentino Rossi realizza il giro più veloce e in un sol colpo alla prima staccata passa Hopkins e Roberts, oltre che Edwards alla Curva 4, umiliando tre americani in un’inezia!

Non è finita però l’azione di Valentino Rossi che vive un quinto giro da antologia: fuori Pedrosa all’interno della Curva 9, fuori anche Melandri che lo sorpassa all’esterno del curvone che immette sul rettifilo dei box!! Situazione incredibile, Valentino da cineteca e…secondo, Rossi è secondo, ha passato anche Gibernau!! Che spettacolo a Phillip Island, che situazione incredibile in Australia con la pioggia che aumenta di intensità, Nakano è in fuga, Gibernau e Rossi se le danno come ai tempi d’oro mentre in HRC sono pronti all’harakiri.

Piove, piove, piove forte e la coppia Cardoso/Ellison rischiano tutto effettuando il primo cambio-moto della storia, ripartendo rispettivamente con Ducati Desmosedici GP6 “Sat” e Yamaha YZR M1 con gomme Dunlop rain. Anche Carlos Checa segue questa teoria rientrando ai box al settimo giro mentre purtroppo Colin Edwards vola a terra. Situazione pericolosissima, il rischio dietro l’angolo per tutti per un vero e proprio nubifragio che si è presentato nell’Isola di Victoria.

Attenzione, attenzione: Gibernau, Rossi, Melandri, Hopkins, tutti, nessuno escluso effettuano il cambio moto ai box con il rischio di contatto per tutti in una corsia box che più stretta non si può. Unico a proseguire è Shinya Nakano che ha al nono giro ben 38″ di vantaggio su Gibernau, ma ecco che rientra, rientra ai box, cambio moto e riparte secondo, perchè la Ducati di Sete Gibernau è in testa!! Terzo è un sorprendente Checa, seguito da Vermeulen, Stoner, Hopkins, Melandri, Rossi e Hayden che ha ormai preso il suo rivale di classifica.

Vermeulen è velocissimo: passa in due curve la coppia Checa/Nakano guadagnando decimi su decimi nei confronti di Gibernau, per una potenziale battaglia in grado di render incandescente Phillip Island. L’australiano della Suzuki e Nicky Hayden sono i piloti più veloci in pista: il “Kentucky Kid” al dodicesimo giro si ritrova settimo passando Valentino Rossi, riportando la gara a proprio favore. Non abbiamo parlato di Pedrosa, quattordicesimo e almeno 4″ più lento degli avversari.

Metà gara esatta, natural riepilogo della classifica: Gibernau, 2″ su Vermeulen, seguito da Melandri, Stoner, Nakano, Hayden, Rossi, Checa, Capirossi e Hopkins a chiudere la top ten. La pioggia diminuisce d’intensità tanto che alcuni tratti sono quasi completamente asciutti, e questo comporta una rimonta strepitosa di Melandri che è 2″ più veloce dei piloti davanti a sè!!

Al sedicesimo giro Rossi ripassa Hayden e Melandri al curvone è secondo umiliando Vermeulen! Mirino puntato adesso sul suo ex-compagno di squadra Gibernau, e si forma un gruppetto di testa con tre piloti tutti potenzialmente in grado di vincere: Gibernau, Melandri e Vermeulen. Il ravennate diventa il nuovo leader della corsa con un magico sorpasso alla curva 9, nel frattempo al box Yamaha Tech 3 la confusione regna sovrana con Checa ancora ai box a riprendersi la moto con gomme intermedie.

Otto giri alla chequered flag, Vermeulen passa Gibernau e 7″ più dietro Nakano, Stoner, Rossi, Hayden e Capirossi sono in bagarre per la quarta posizione, mentre Pedrosa perde ancora terreno ed è quindicesimo. Melandri in fuga, Rossi in rimonta: è quarto, grandissimo sorpasso su Nakano, via verso un’improbabile rimonta per un posto sul podio. Hayden si sbarazza finalmente di Stoner ritrovandosi quinto, tenendo sotto stretta sorveglianza Rossi che di fatto diventa il suo rivale più accreditato per il titolo, almeno secondo la classifica provvisoria di campionato.

Marco Melandri non commette errori, e riuscirà così a vincere la sua terza gara stagionale riaprendosi così una porticina per il titolo iridato. Chris Vermeulen secondo eguaglia il miglior risultato di sempre in MotoGP per la Suzuki (che chiuse seconda a Suzuka nel 2002 con Akira Ryo) per il suo primo podio nella classe regina, terzo invece è…Valentino Rossi, che in volata ha beffato Gibernau mettendo la Ducati #15 tra sè e Nicky Hayden. Pedrosa quindicesimo prende un punto, la classifica ora recita Hayden 225, a 21 punti Rossi, a 32 la coppia Melandri/Pedrosa, a 45 Capirossi. Pazzesco.

Alessio Piana

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