MotoGP – Novità motoristiche Yamaha attese per Jerez
Un divario abissale, visibile semplicemente ad occhio nudo. Casey Stoner, 314 km/h, Valentino Rossi, 302 km/h. Le velocità massime espresse rispettivamente da Ducati Desmosedici GP7 e Yamaha YZR M1 800cc a Losail hanno sorpreso i più, ma hanno fatto rabbrividire, sbiancare i tecnici dei Tre Diapason. Una differenza motoristica impressionante, scoperta per la prima volta in Qatar, dopo che nei test invernali il “taglio” di potenza era stato giustificato soltanto nel passaggio da 990 a 800cc. In Ducati, evidentemente, hanno lavorato meglio: maestri del Desmodromico, il 4 cilindri a “L” 800cc è l’ennesima magica creatura dello staff diretto da Filippo Preziosi. Un gioiello che spinge le Desmosedici a livelli da… mille (una decina i kilometri orari di differenza rispetto al 2006), sia nelle versioni “factory” di Stoner e Capirossi che “clienti” di Barros e Hofmann, tutti in cima alla classifica per velocità massima. In Yamaha suona un campanello d’allarme. La M1, parlando di ciclistica, è ottima: il motore, beh, lo abbiamo visto tutti.
Al box bianco-blu si è stati, per precisa ammissione dei responsabili, fin troppo prudenti nella tematica consumi. Mappature voltate al risparmio di carburante (il passaggio da 22 a 21 litri nel serbatoio lo impone), senza correr rischi inutili. Troppa prudenza, ma questo divario velocistico non è solo frutto di strategie conservative: mancano cavalli, c’è poco da fare. Per questo in Yamaha stanno lavorando alacremente, e già nel prossimo Gran Premio di Jerez ci saranno evoluzioni motoristiche espressamente richieste da Valentino Rossi.
Difficilmente saranno a disposizione dei piloti Yamaha-Fiat nel weekend di gara, più probabile e prevedibile un impiego nei test post-GP, cercando di verificare la loro bontà in vista delle corse a seguire, da Istanbul a Shanghai, senza scordarci il Mugello da lì a poco, tracciati con lunghi rettilinei dove la Ducati storicamente andava a meraviglia.
Alessio Piana
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