MotoGP – Melandri al Motor Show tra Alfa Romeo e Ducati
Due giorni tra incontri con la stampa, pubbliche relazioni, ma soprattutto sano agonismo. Marco Melandri al Motor Show è stato tra i protagonisti del “Nivea for Men Eurotouring”, gara-evento disputatasi con le vetture del Mondiale Turismo FIA WTCC insieme ai “mostri sacri” della categoria quali Nicola Larini, Gabriele Tarquini, James Thompson e Roberto Colciago. Marco ha corso con l’Alfa Romeo 156 della N.Technology, alla sua ultima uscita ufficiale prima del ritiro (impopolare) del Biscione dalle competizioni motoristiche, decisa dai vertici Fiat per puntare con tutte le risorse umane ed economiche verso il rilancio del brand Abarth nei Rally. Il ravennate ha mostrato di saperci fare con le Touring Car, vincendo qualche duello nonostante qualche errore di troppo.
“Sono stato un pivello, ho fatto degli errori da debuttante”, ha commentato Marco Melandri al termine del Trofeo chiuso al quarto posto, vinto dal portacolori Chevrolet Larini. “Ieri ho sbagliato una partenza facendo pattinare troppo le gomme, oggi sulla pioggia ho spento la macchina in staccata. Mi hanno detto che sono degli errori che possono capitare in queste condizioni… vabbè, mi sono divertito, è stato bello ripetere l’esperienza dell’anno scorso”.
Marco sarà solo dal prossimo 1 gennaio (per ragioni contrattuali) pilota Ducati a tutti gli effetti, per il momento si consola con il ruolo di pilota ufficiale Alfa Romeo: come ha preso allora il ritiro dalle corse del prestigioso marchio di Arese? “Mi dispiace per questo ritiro, non è la prima volta che succede qualcosa di simile nel Motorsport”, ha commentato l’ex iridato 250cc. “Per me è stato bello correre con l’Alfa alla sua ultima apparizione, me lo ricorderò sicuramente”.
Parlando invece della Ducati, del suo primo approccio con il team Campione del Mondo e con la Desmosedici GP7, preferisce puntare sulla politica del “passo dopo passo”…
“Al primo test ci sono andato cauto, non volevo segnare tempi a sensazioni, ho pensato solo a trovare il feeling con la moto. Dopo Jerez ho chiesto ai tecnici di fare qualche modifica per star meglio in sella. Ho tanta voglia di lavorare e di stare con una squadra come Ducati: ogni giorno imparo qualcosa di più, sto lavorando con entusiasmo e serenità. Penso poi che la mentalità italiana sia vincente!”.
Parlando di Casey Stoner e del botto di Jerez, Marco ha così commentato l’accaduto…
“Penso che sia salito in sella con troppa fiducia: quest’anno tutto è andato per il meglio, aveva una grande sicurezza in sè e si è fidato di una gomma non ancora collaudata. Sono cose che succedono. Il mio rapporto con lui? E’ ottimo, ho sempre detto che lui sarebbe diventato un grande e così è stato. Spesso ci parliamo durante le gare: non penso che cambierà qualcosa nel nostro rapporto diventando compagni di squadra”.
Alessio Piana
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