MotoGP – Max Biaggi parla della stagione 2005
Max Biaggi è da due giorni un pilota ufficiale Honda HRC a tutti gli effetti. Questo rappresenta per il pilora romano il sogno di una vita, ed è lo stesso Max a raccontarlo attraverso il suo sito internet www.max-biaggi.com in un intervista rilasciata al Resto del carlino. Ecco le sue parole:
“Come sta?
Stavo meglio prima. Prima dell’incidente, ovviamente. Una persona normale con quelle fratture, in particolare quella dell’astragalo, si sarebbe fatta 3 mesi di gesso più una lunga riabilitazione. A me tocca salire in moto a due mesi e mezzo dall’infortunio. Con una moto nuova, che mi chiede di dare il massimo sin dal primo giro, per tanti motivi. Ci vuole andare lei?
Un periodo buio si chiude e comincia una nuova era?
Mica era tanto buio, scusi. Comunque sono sempre stato al top, anno dopo anno, moto dopo moto. Quanto alla nuova era, non mi va di fare dichiarazioni epocali, preferisco essere più veloce in pista che con la lingua.
Prima guida Honda: un sogno che si realizza…
Qui ha proprio ragione. Guidare una Honda ufficiale, non ce lo nascondiamo, è il sogno di tutti i piloti: tutti, ma proprio tutti i piloti sognano di correre nella classe regina con l’HRC. Se qualcuno afferma di sognare la Proton o qualsiasi altra squadra fa finta per ragioni contrattuali. Oppure è da manicomio. Questa moto per me significa avere per la prima volta la possibilità di correre al mio massimo. E magari anche un po’ più in là.
A Sepang il primo test, cosa si aspetta dalla moto e… da lei?
Per testare una moto bisogna tirare. Se non vai forte, se non cerchi il limite, hai fatto il rodaggio, mica un test. Ma io non so se sarò in grado di tirare. Il piede migliora ma è tutt’altro che pronto per uno sforzo come la Moto GP. E poi non tocco una moto dal giorno dell’incidente, cioè il 6 novembre. A Sepang ci vado con le stampelle. Ma mi porto anche tanta, tanta voglia di dare il massimo. Qualsiasi esso sia.
Speranze e obiettivi per il 2005
Spero di avere finalmente una moto su misura per me. Da quando corro in 500/moto GP non mi è mai successo. Anche da pilota ufficiale Yamaha, perché a quei tempi non c’era budget per me. Sì, voglio dire che se un serbatoio è troppo largo io ora posso chiederne uno fatto per le mie misure. Lo stesso dicasi per il manubrio. Ovviamente, spero di avere anche tutto il resto. Sono abbastanza stanco di adattarmi a moto di altri piloti. La Honda è l’unica casa che può mettermi in condizione di esprimere il mio potenziale. E il mio obbiettivo per il 2005 è proprio questo: trovare il mio limite.
Come sarà il mondiale: c’è solo Rossi da battere o ci saranno anche altri?
A questo punto non importa. Il mio obbiettivo è esprimere tutta la mia velocità. Il mio avversario numero uno sono io stesso. Non corro contro nessuno. O, se preferisce, corro contro tutti.”
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