MotoGP: Massimo Meregalli di Yamaha racconta la “disfatta” di Austin

Rossi ottavo e Lorenzo decimo dopo un "clamoroso" errore in partenza

MotoGP: Massimo Meregalli di Yamaha racconta la “disfatta” di AustinMotoGP: Massimo Meregalli di Yamaha racconta la “disfatta” di Austin

Quello di Austin è stato un Gran Premio da dimenticare per il Team Yamaha Factory. Per tutto il weekend la squadra di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo ha cercato invano di riacciuffare la Honda, vera dominatrice, senza mai riuscirci.

Il peggio però è avvenuto in gara, anzi in partenza. Quello che vedete nella foto qui sopra non è uno start sprint di Lorenzo, ma un clamoroso errore del maiorchino, che è scattato si davanti a tutti, ma quando i semafori non si erano ancora spenti! Un errore che ha ovviamente compromesso tutta la sua gara e che dopo la caduta del primo giro in Qatar non avrebbe dovuto commettere.

Meglio non è andata a Valentino Rossi, che dopo una cattiva partenza ed un buon recupero, si è dovuto accontentare dell’ottava piazza per un problema al lato destro del pneumatico anteriore. Un ottavo e un decimo posto (di Lorenzo) raccolti sono un magro bottino, ecco cosa ha detto Massimo Meregalli,

“Purtroppo Valentino (Rossi,ndr) ha distrutto completamente il lato destro del suo pneumatico anteriore dopo pochi giri. Avevamo già avuto questo problema questo fine settimana,ma dopo aver apportate delle modifiche al setup eravamo riusciti a percorrere 16 giri senza problemi nel warm up. Abbiamo pensato quindi che il problema fosse stato risolto. E’ un peccato perché qui il podio era alla nostra portata, dove sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stata una gara difficile. Quanto a Jorge (Lorenzo, ndr), non importa quanto duramente ci si prepara per un weekend di gara, ci sono alcune cose che non si possono prevedere. Sappiamo tutti che lui è uno dei piloti più puntigliosi, lavora molto e molto raramente fa un errore. Ha fatto un buon lavoro poi per recuperare. Voglio ringraziare tutto il team per un altro week-end passato a lavorare molto duramente per cercare di rendere la moto sempre più competitiva. Ora non vediamo l’ora di arrivare in Argentina per tornare ad essere ancora più forti.”

Foto: Alex Farinelli

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2 commenti
  • TONYKART ha detto:

    giusto lorenzo nn va assolutamente condannato,se ha una possibilita’ di vincere yamaha sappiamo tutti che e’ grazie a lui,riguardo al problema pneumatici non sono d accordo che dichiarate che il podio era alla portata specialmente se sapevate che i pneumatici li “scassavate”dopo pochi giri,anche la ducati allora potrebbe dire che e’ da podio….ma se poi scasse le gomme!!!

  • ligera ha detto:

    Problemi Bridgestone.

    Molti piloti con prestazioni al di sotto delle attese, accusano la Bridgestone.
    E’ evidente che, l’anteriore B. ha dato seri problemi a tutti i piloti, anche se il risultato finale è stato diverso da moto a moto dello stesso team, o comunque con moto uguali.
    Mi sto riferendo alla Yamaha di Lorenzo e Vale, ma anche alla Ducati di Iannone e Dovizioso (Cal ha avuto guai al posteriore), anche le Honda non sono state esenti da questi problemi.

    Come Valentino ha più volte detto, il problema all’anteriore era noto.
    Dicono di avere fatto 16 giri con la gomma e questo li rendeva tranquilli.

    Io, dal basso della mia conoscenza pressochè nulla sull’argomento pneumatici, vorrei porre dei dubbi sul lavoro svolto dalla Yamaha per determinare la durata del pneumatico.

    Si parla di avere provato una gomma per 16 giri, ma questo non è propriamente vero.
    Durante il W.U., Valentino ha fatto un totale di 10 giri con una gomma già utilizzata (ne consegue che la gomma aveva già almeno 6 giri).
    Di questi 10 giri, il primo è stato di lancio, nei successivi 9, 6 sono stati i giri tirati e 3 i giri lenti per fare raffreddare il pneumatico.

    In definitiva, questi famosi 16 giri, sono stati fatti in 2 giorni distinti (lo pneumatico si è scaldato e poi raffreddato completamente), nella seconda giornata, ha fatto 10 giri facendo raffreddare lo pneumatico per almeno 3 giri in 2 momenti distinti.
    Come ben si sa, in gara il giro per raffreddare lo pneumatico non esiste, sopratutto non esiste il fatto di dilazionare la gara in 2 giornate.
    Avranno considerato sicuramente tutte le variabili, ma trovo ugualmente difficile avere la certezza (come sembra dire Meregalli) che, provando lo pneumatico come hanno fatto loro, sarebbero giunti alla fine.

    Sopratutto considerando le avvisaglie dei test.
    Provare lo pneumatico come è stato fatto dalla Yamaha, non credo possa essere comprovante di una buona riuscita in gara.

    La conclusione a cui voglio giungere, è la seguente:
    La B. ha indubbiamente le sue colpe, molti pneumatici hanno dato problemi, anche per il fatto di essere “vecchi”, senza per questo mettere in dubbio la loro competenza in fatto di conservazione.

    Detto questo, io credo che anche i piloti abbiano le loro responsabilità e non tutto deve essere scaricato sulla B.
    I piloti che hanno avuto più problemi, sono stati i piloti che, subito col pieno, hanno chiesto il massimo alle gomme.
    Mi sto riferendo a Valentino che, dopo la brutta partenza, non si è limitato a stare col gruppetto dei terzi, ma ha subito cominciato i sorpassi, volendo la terza posizione. Questo, secondo me, lo ha portato a rovinare lo pneumatico con staccate al limite fatte col pieno di carburante.
    Iannone che, anche senza essere impegnato (tranne che con Vale) in scontri ravvicinati, tirava da subito fortissimo.
    Senza lotta è arrivato un pò più avanti di Vale, ma purtroppo non è arrivato bene in fondo.
    Anche Bradl si è lamentato e, può essere dipeso dal fatto che Lui e non Dovizioso, si è fatto carico di non lasciare troppa strada a Iannone, riportandosi poi sotto al pilota Pramac.
    Ne ha beneficiato Dovizioso con una gara intelligente, sfruttando il lavoro di altri senza sfruttare troppo lo pneumatico e facendosi trovare prontissimo a fine gara nei tre sorpassi che lo hanno portato a podio.

    Vale e Iannone, senza sfruttare lo pneumatico come hanno fatto, sarebbero giunti al traguardo segnando ancora discreti tempi.
    Vale ha detto di conoscere il problema prima della gara, ci sarebbe da domandarsi perchè ha voluto agire in quel modo?
    Pensava di potersi riprendere le 2 Honda?
    Pensava che il lavoro fatto sulla tenuta dello pneumatico fosse stata fatta in maniera appropriata?

    Secondo me, anche i piloti sono corresponsabili con la Bridgestone, per le prestazioni che hanno ottenuto Domenica.

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