MotoGP – Losail Gara – Stoner non lo ferma nessuno, a podio Lorenzo e Pedrosa, Rossi è 5°
Otto giri per lasciar sfogare gli avversari veri o presunti tali, quattordici per mostrare al mondo intero in prime-time, esaltato dalle luci dei riflettori di Losail, di essere semplicemente il migliore. Il migliore in questo momento, il migliore in quella che è definita l’era del traction control. Quando lo vedi guidare, però, pensi poco a gingilli elettronici di vario genere e tipo. Pensi che questo Casey Stoner ha la stoffa per entrare, dalla porta principale, tra le leggende di questo sport. Vince ancora l’australiano, batte tutti nella prima Night Race della storia della MotoGP, non lascia nessuna speranza a chi, oggi, pensava di tirargli uno scherzetto. Stoner più forte di tutti, con la fidata Ducati Desmosedici GP8 e delle Bridgestone che si confermano gomme vincenti. O forse il pacchetto, o forse solo la moto, o forse solo il pilota: discussioni da bar che lasciano il tempo che trovano. Vincono tutti oggi a Losail, ma soprattutto Stoner in grado di neutralizzare i responsi dei test invernali e di previsioni di una gara a Losail apertissima. Per otto giri sì, lo è stata, con ben sette piloti in bagarre. Poi il Campione del Mondo ha rotto gli indugi, passato tutti e si è involato al comando con un passo forsennato, sempre sull’1’55” basso. Impressionante Stoner, eccezionale il debutto di Jorge Lorenzo, secondo con pole position all’esordio nel curriculm, piazzamento d’onore pienamente meritato, riuscendo per metà gara a vedere ad… occhio nudo la Ducati #1. Lorenzo ha tenuto alto l’insegna Yamaha, Pedrosa quella Honda, terzo nonostante una mano dolorante e le indecisioni di un weekend senza precedenti all’interno del box HRC, tra moto vecchie e nuove, confusione totale ed un risultato insperato. La 2008 chiude a podio all’esordio, Andrea Dovizioso è invece quarto con la RCV “clienti” del JiR Team Scot. Il forlivese è uno dei protagonisti di questa gara, tanto da battere in volata, dopo un duello da antologia, Valentino Rossi. Sì, il sette volte iridato, dopo un prepotente inizio, è calato sull adistanza, sino a ritrovarsi quinto sotto la bandiera a scacchi precedendo soltanto le M1-Michelin satellite di James Toseland (grande debutto il suo) e Colin Edwards. I primi quattro sorridono e festeggiano, lui è l’unico che non può lasciare Losail soddisfatto. Recriminando qualcosa nella definizione del pacchetto per questo weekend, recriminando, forse, anche qualcosa a se stesso.
Cronaca di Gara
Al via partenza strepitosa di Daniel Pedrosa, leader davanti a Edwards, Toseland, Lorenzo, Stoner e Rossi. Tra gli attesi duellanti è subito bagarre, con Valentino in grado di passare il rivale in staccata alla curva quattro guadagnando la quarta posizione subito alle spalle del compagno di squadra. Si arriva al rettifilo dei box, Lorenzo sfrutta la scia delle due Yamaha Tech 3, si porta all’esterno ed in staccata passa entrambe le giallo-blu M1 portandosi in seconda posizione! Sorpasso, per definizione, da “Porfuera”, ma Toseland non ci sta e risponde duramente con contatto a seguire alla curva 3: che inizio!! Un avvio precipitoso ed emozionante che consente a Pedrosa di allungare, dietro Rossi capisce l’importanza del momento e passa prima Lorenzo e, in pieno rettilineo, anche il Campione del Mondo Superbike in carica. Supremazia del motore a valvole pneumatiche Yamaha nei confronti del “vecchio” a molla, pareggio nei confronti della Ducati che può comunque contare su di un Stoner determinato: si fa largo su Toseland (passato successivamente anche da Dovizioso) lanciandosi minaccioso verso le due Fiat Yamaha.
Nel frattempo con l’1’55″738 Valentino Rossi fa registrare il nuovo giro record in gara, aggancia Daniel Pedrosa profilando una gara davvero al fulmicotone. Riepiloghiamo dunque la classifica al quarto dei 22 giri in programma: Pedrosa davanti a Rossi, dietro lotta tra Lorenzo e Stoner con Dovizioso subito alle spalle, più staccati Toseland, Edwards, Capirossi, Hayden e Hopkins. Al quinto giro Valentino Rossi rompe gli indugi, dopo il curvone passa all’interno della curva 12 Pedrosa portandosi al comando, anche se ormai sono tutti vicini: è lotta a cinque per la vittoria, tra questi si distingue in positivo Andrea Dovizioso capace addirittura di abbassare il primato di Rossi. Il pesarese rallenta leggermente il ritmo, consentendo alla coppia Tech 3 Toseland-Edwards di riavvicinarsi.
Si danno fastidio davanti per una bagarre splendida tra i due spagnoli: Lorenzo passa con un minuzioso attacco Pedrosa alla staccata della curva 6, il rendiconto del rettilineo facilita Stoner che sopravanza la Honda #2 e da lì a poco farà lo stesso sull’iridato 250 in carica. Rossi contro Stoner, finalmente: un giro, basta un giro all’australiano per sopravanzare in rettilineo il rivale pluri-titolato portandosi al comando, chiarendo quali siano al momento i veri valori in campo. Siamo all’ottavo dei 22 giri in programma, la corsa è al suo punto di svolta. Il Ducatista prova involarsi, ma dietro Lorenzo non ci sta e passa con autorità Rossi e recupera subito il terreno perduto nei confronti del buon Casey. Signori e signore, davvero una gara eccezionale.
Si ritira al giro di boa della contesa Chris Vermeulen per un calo eccessivo dell’anteriore Bridgestone, ma le luci dei riflettori illuminano un doppio-duello per le posizioni sul podio: Stoner contro Lorenzo, più staccati troviamo in bagarre Rossi e Pedrosa e senza guardar troppo indietro ecco altri due rookie, Dovizioso e Toseland. Per la cronaca, nelle prime sette posizioni (contiamo anche Colin Edwards) altrettanti campioni del mondo per un bottino complessivo di 18 titoli tra MotoGP, 250, 125 e Superbike. Una gara da ricordare e raccontare, per un Casey Stoner “spaziale” ed in grado di piazzare tre tornate consecutive sull’1’55” basso, distanziando (ma non troppo, è a 1″…) Lorenzo intravedendo tra le luci dei riflettori la prima vittoria stagionale.
A otto tornate dal termine Pedrosa si fa largo su Rossi, prende un ipotetico terzo posto quantomai insperato con Valentino adesso insidiato dai novellini terribili rispondenti ai nomi di Dovizioso e Toseland. Non da Alex De Angelis, che rovina una buona gara con una scivolata quando era intorno alla decima piazza, con la moto che ha rischiato di precipitargli addosso. Ormai siamo però giunti al rush finale: Stoner ha un margine consolidato, vince la sua prima gara stagionale davanti a Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa. E dietro? Andrea Dovizioso, in volata, piega in un duello strepitoso Valentino Rossi, che si ritrova soltanto con la magra consolazione di chiudere davanti alle M1 “Sat” gommate Michelin di Toseland (bravo!) ed Edwards. Ottavo Capirossi, undicesimo Melandri, tutti in vacanza adesso, ci si rivede a Jerez tra un mesetto.
Alessio Piana
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