MotoGP – Losail FP3 – Stoner davanti alle Yamaha di Lorenzo e Rossi
Con una prima fila così, ci sarebbe di che divertirsi. Casey Stoner, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi. Questo il responso dell’ultima ora di prove libere a disposizione dei piloti nella “serata” di Losail, per un terzetto racchiuso in 412 millesimi, per una sfida nella sfida. Il Campione del Mondo dunque, immancabilmente, al comando grazie al crono di 1’55″186, tenendosi a distanza le due Yamaha vestite Fiat e con differenti calzature, con ambizioni e passo, sulla carta, di tutt’altro genere e tipo. Stoner resta leader, ma il primato è insidiato non da un rimontante Valentino, bensì da Jorge Lorenzo che nella giornata di ieri è stato in grado di viaggiare costantemente sotto l’1’56”, mostrando un affiatamento con il pacchetto Yamaha-Michelin d’altri tempi, di certo non per un “rookie” della top class.
Se la “nottata” del Qatar profila per le qualifiche uno scontro tra i gommati Michelin, forti di una “chewing gum” storicamente più performance, domani in gara si preannuncia un Stoner Vs Lorenzo riedizione degli incontri-scontri (nel senso letterale del termine) che furono l’attualità in 250 e 125 nelle scorse stagioni, quando il maiorchino si costruì la nomea di “Porfuera” e l’australiano di promessa pronta ad esplodere.
Oggi i due sono al top e abbozzano un sorriso, così come molti altri protagonisti della due-e-mezzo: Alex De Angelis è quarto, Andrea Dovizioso sesto, con nel bel mezzo un Colin Edwards sempre lì con i primi con la Yamaha Tech 3 gommata Michelin. Recupera anche Daniel Pedrosa, settimo (a 0″786 dalla vetta) con una Honda 2008 che va come la 2007 ma senza il medesimo feeling. Il catalano tuttavia è in recupero e stacca Nicky Hayden, addirittura 15°, davanti al deluso eccellente rispondente al nome di Marco Melandri, a 2″4 dalla vetta (e dal proprio compagno di squadra), in grado di piazzare la propria Desmosedici soltanto davanti a Guintoli e West.
Per il resto non ci resta che aspettare le qualifiche by night, tra temperature ulteriormente ribassate (si parla addirittura di 13°!) e gomme da qualifica (3 set) pronte ad entrare in scena. Con una leggera predisposizione verso i Michelin, con una grande attenzione verso il passo di gara dei vari protagonisti.
Alessio Piana
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