MotoGP – Le pagelle di Phillip Island

MotoGP – Le pagelle di Phillip IslandMotoGP – Le pagelle di Phillip Island

Rossi: 11
Ha guadagnato secondi per poi perderli in giri su tempi da centrogruppo, ha sorpassato
per farsi sorpassare, ha fatto quello che ha voluto dal primo all’ultimo
metro.
In Australia non è impossibile batterlo, è impossibile dargli fastidio.

Hayden: 10 e lode
Ha pure osato stare davanti per qualche metro, non accettando il destino già
scritto da venerdì.
La sua guida spettacolare incomincia ad essere redditizia: secondo in classifica
generale.

Checa: 7
Il potenziale della Ducati di oggi è nelle ultime prestazioni dello spagnolo:
due podi in tre gare.
Lascia Borgo Panigale quando le cose cominciano a funzionare, ma con pochi rimpianti:
alla Honda si sta benissimo, e le occasioni per non essere uno dei tanti sono
già passate.

Melandri: 9
Di questi tempi, un anno fa, rischiava di guardare la Motogp dal televisore.

Oggi è secondo in classifica, giusto premio di chi non si accontenta
di mietere facili successi, ma vuole vedere se è capace di stare con
quelli che vanno davvero.

Gibernau: 4
Di questi tempi, un anno fa, perdeva la battaglia finale con Rossi a conclusione
del secondo anno consecutivo vissuto da protagonista.
Oggi è settimo in classifica, anche grazie ad una serie di errori impressionanti
e di gare meno che anonime. Come l’Australia.

Edwards: 6
Porta a conclusione l’ennesimo compitino, non dando troppo peso all’eternità
che quasi ogni gran premio lo divide dal suo più famoso compagno di squadra.

Dimostra che, con questo sistema di punteggio, basta arrivare in fondo per poter
aspirare al titolo di vice campione.

Vermeulen: 4
Condotta molto prudente. E non senza una sua dignità, visto la differenza
che corre tra la la classe regina e qualsiasi altra categoria.
Però due secondi al giro, ed ultimo di quelli che corrono su una motogp,
sono davvero troppi.

Rolfo: 8
Punti, punti ed ancora punti. Chissà cosa potrebbe fare con delle gomme.

Battaini ed Ellison: 1-2
Entrambi nei primi quindici. Un evento più unico che raro.
Peccato per il doppio doppiaggio, un po’ umilante, ma non si può avere
tutto dalla vita.

Yamaha: 10
Hanno vinto la classifica dei costruttori, costruendo una moto che non vuole
nessuno.

Honda: 1
Non hanno vinto nemmeno la classifica dei costruttori, costruendo una moto che
vogliono tutti.

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