MotoGP – Le pagelle di Istanbul

MotoGP – Le pagelle di IstanbulMotoGP – Le pagelle di Istanbul

Melandri: 10 e lode
Dopo tre terzi e due secondi posti, l’agognata vittoria.
Ora basta salire sul podio a Valencia per essere vice campione del mondo.
Per uno che un anno fa rischiava di vedere le corse dalla tv, non male.

Reggiani: massimo dei voti e applauso accademico
Poteva cullare il suo pupillo nelle classi minori, tra facili titoli mondiali
e lucrosi contratti pubblicitari.
Ha preferito curare esclusivamente gli interessi del suo assistito, ed ha pagato
il difficile 2004 di Marco con il licenziamento.
Se quest’anno abbiamo assistito alla nascita di un giovane campione, lo dobbiamo
a lui.

Rossi: 7
Venerdì prende un paio di secondi al giro. Sabato dimezza lo svantaggio. Domenica
è a qualche decimo, ed è l’unico che riesce ad impensierire il giovane ravennate.

Ha perso la possibilità di superare il record delle gare vinte in una stagione
detenuto da Doohan.

Hayden: 9
Insieme all’odierno vincitore, per l’ennesima volta lascia il proprio compagno
di squadra un po’ più in là.
Insieme all’odierno vincitore, è il futuro della motogp.

Gibernau: 5
Non ha mai mollato. Non molla mai.
Se solo fosse riuscito a commettere metà degli errori, anche nel 2005 il titolo
di anti-Rossi sarebbe stato suo.
Ma all’ottava stecca, viene da pensare che la sfortuna c’entri un po’ poco.

Checa: 7
Grazie allo stato di forma dello spagnolo, l’assenza di Loris pesa molto di
meno.
Regola con autorevolezza il gruppo degli inseguitori.

Edwards: 4
Doveva trovare l’acuto per giocarsi tutto all’ultima gara.
Ed invece conclude l’ennesima personalissima prova di “endurance”, senza neppure
provare ad avvicinarsi al podio.

Elias: 9
Il nome meno appariscente del cambio generazionale in atto, fornisce una prova
di carattere in mezzo a veterani dotati di mezzi tecnici sicuramente superiori.

Se troverà una moto competitiva, potrà dire la sua.

Vermeulen: 5
In Australia ha chiuso da ultimo Hondista a qualche giorno dai primi.
In Turchia toglie qualche secondo all’eternità, e si lascia alle spalle una
Honda HRC.
In progresso, ma ancora distante.

Rolfo – Ellison – Battaini: 10
Domano i loro muli da soma, facendo una fatica incredibile a contenere il distacco
da migliori in cinque secondi.
Al giro.
Se corressero su una Paton, sarebbero perfetti.

Honda: 2
Nessuno ha capito perché non abbiano voluto offrire a Vermullen una moto clienti
per il 2006.
Men che meno il diretto interessato, per la gioia dei dirigenti della Suzuki.

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