MotoGP – Le pagelle del Gp di Germania
Rossi: l’arte di guidare una motocicletta
A 26 anni eguaglia mister Hailwood per numero di vittorie complessive.
Nessuno sarà sorpreso se tra quattro gare avrà raggiunto Doohan
nel record della massima categoria. Che poi è la sola ragione che gli impedisca
di rimanere in vacanza fino al prossimo aprile. Ogni epoca ha i suoi miti. A noi
è toccato il dottor Rossi.
Gibernau: 9
La speranza è che abbia capito di aver perso la possibilità
di lottare per il mondiale 2005 quando Rossi si è iscritto.
Ne guadagnerebbe in serenità, e noi potremmo tornare ad ammirare il pilota
delle due stagioni scorse.
La seconda manche di ieri, che lo rilancia nell’affollato gruppo dei pretendenti
al titolo di vice campione, pare di buon auspicio.
Hayden: 7
L’altalenante stagione del pilota americano ha vissuto ieri una giornata
felice: subito a suo agio nel tortuoso tracciato tedesco, ha provato a sfilare
il primo possibile gradino del podio al compagno di marca Sete.
Nonostante l’incerto futuro, dimostra di non essere capace di fare troppi
calcoli e che a difettare non è la voglia di combattere.
Biaggi: 6
Non riesce a ripetere la prestazione dell’anno scorso, e ora sono più
di dodici i mesi senza una vittoria.
Il piazzamento conferma una costanza di risultati superiore a quella dei suoi
compagni di marca, e la possibilità di giocarsi le sue carte nel campionato
MotoGP Honda 2005.
Nakano: 9
La vera sorpresa-conferma della giornata.
Sorprende sempre vederlo, solitario e bellissimo verdone, lanciarsi in impossibili
inseguimenti ai centauri gommati alla francese.
Conferma ancora una volta i tanti positivi giudizi sulle sue qualità,
ed il dispiacere a non vederne testate le capacità da un pacchetto più
competitivo.
Capirossi: 4
Come al solito, alle ottimistiche dichiarazioni del giovedì si contrappone
l’impietosa verifica della pista: si viaggia intorno alla decima posizione
a qualche giorno dai migliori.
Il punto di riferimento di oggi, quello vero e neppure troppo semplice da raggiungere,
è la Kawasaki.
Elias: 5
L’altra faccia della Yamaha.
Non che fosse arrivato con la prospettiva di sconvolgere i rapporti di forza
consolidati nella massima serie.
Però due secondi al giro sono davvero tanti.
Rolfo: 10
Seconda gara consecutiva a punti, che ora sono 15.
In più oggi non è neppure stato doppiato, e Xaus non era poi così
distante.
Stagione davvero positiva, ed il dubbio che un posto nel team Fortuna forse
lo meriterebbe. Quanto meno.
Battaini: 10
Primo, pesantissimo punto iridato.
Nel suo camper, quello con cui arriva puntuale nei paddock europei, è
festa grande.
Correre in moto è bello anche se nessuno ti chiede l’autografo.
Brivio: 10 e lode
Quando arrivò in Yamaha, nei tempi in cui la moto dei rivali di Tokyo
pareva vincere da sola, al timido brianzolo diedero un solo compito: riportare
il successo ad Iwata. Ci riesce da due anni, ed ha già iscritto ipoteca
per il terzo.
La Nasa è tornata a Houston.
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