MotoGP Le Mans: Dovizioso, “A metà gara ho dovuto rallentare, ho perso forza nell’avambraccio destro”
Il forlivese della Ducati ha chiuso in quarta posizione, a soli 4 secondi dal podio
Gp Le Mans MotoGP Ducati- Dopo un fine settimana non esaltante, Andrea Dovizioso ha chiuso il Gran Premio di Francia, sul circuito Bugatti di Le Mans, in quarta posizione, alle spalle di Dani Pedrosa.
Il forlivese ha accusato qualche problema fisico verso metà gara, dovuto alla sforzo e alla fisicità che la Desmosedici ancora richiede. Tutto sommato però non è stato un cattivo risultato, soprattutto per essere riuscito a tenere il passo di Cal Crutchlow anche nel momento in cui l’inglese ha cercato di aumentare il ritmo. Questo per DesmoDovi è un buon segnale, ovviamente c’è ancora tantissimo lavoro da fare, ma gara dopo gara si vedono piccoli miglioramenti.
Queste le parole di Andrea Dovizioso: “Alla fine non siamo stati lenti, speravamo di essere più vicini. Ho visto che Zarco è partito velocissimo e ha tirato il collo a tutti. A metà gara ho dovuto rallentare, perché in alcuni punti della pista perdevo troppo e ho perso forza nell’avambraccio destro e non sono riuscito a mantenere la stessa intensità per tutta la gara. Una volta perso Dani me la sono giocata con Cal. Però mi sono detto aspetto e vedo quanto ne ha, ha provato a spingere ma di velocità eravamo messi abbastanza bene. Riuscivo a fare il 33 basso abbastanza facilmente quindi sono ritornato ad essere veloce, in lotta riesco ancora ad essere veloce.”
Sul bilancio complessivo, il forlivese ha detto: “Perdiamo ancora in certi punti. Nella MotoGP di oggi puoi perdere in alcuni aspetti perché ogni moto ha la sua caratteristica, ma non puoi perdere troppo . C’erano alcuni punti della pista dove perdevamo tanto e altri dove eravamo forti ma non erano sufficienti.”
Foto di Alex Farinelli
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Quello che mi lascia oltremodo perplesso è il fatto che in Ducati non abbiano qualcosa da provare a breve per cercare di rendere questa moto meno fisica, ed è già da qualche anno che questo aspetto viene chiesto da ogni pilota di essere migliorato. Ma in Ducati si continua con la solita snervante inerzia.
Complimenti al.dovi ,ma nn capisco proprio per quale motivo questa moto debba essere fisica addirittura paragonandola alle ducati vecchia scuola
Questa ducati arriva da dall igna e nn condivide più nulla con la scuola di preziosi,telaio e motore sono un altra cosa è anche se fosse l erogazione del desmo a rendere scorbutiche le reazioni del telaio non penso che tramite software non si possa correggere l erogazione,proprio nn capisco