MotoGP – La griglia di Sepang, che burla!

MotoGP – La griglia di Sepang, che burla!MotoGP – La griglia di Sepang, che burla!

Per molti la definizione della griglia di partenza del Gran Premio della Malesia è stato uno scherzo. Brutto, e mal riuscito. Insomma, quel che si è vissuto oggi in quel di Sepang ha tirato in ballo lacune del regolamento e la burloneria di alcuni piloti che onestamente potevano evitare alcune accesissime prese di posizione. Andiamo con ordine: diluvia in formato monsonico, incertezza sul da farsi, conteggiati almeno quattro rinvii, alla fine dopo alcune ricognizione con la BMW M5 Safety Car condotta dai responsabili della Commissione Sicurezza (Franco Uncini, Paul Butler e Claude Danis), di comune accordo con i piloti si è deciso di cancellare il turno unico di qualifiche ufficiali. Giusto così: quando in alcuni tratti, in particolar modo nella doppia curva 7-8, ci sono pozzanghere e “rigagnoli” che identificano un rischio troppo grosso per i piloti è doveroso, ripetiamo, doveroso fermarsi.

Al diavolo i collegamenti televisivi e gli interessi: decisamente piacevole è stato notare “l’impotenza” di Carmelo Ezpeleta, che non può decider nulla in merito. La palla passa ai responsabili della sicurezza, a loro diritti e doveri in merito. Bene, benissimo, safety first per dirlo all’americana…ma chi è in pole? Bel dilemma, specie considerando che il regolamento NON prevede una tale situazione. Dopo vari meeting e sentendo i pareri dei piloti, si è deciso di combinare i tempi delle tre sessioni: il più veloce in pole e via discorrendo. Valentino Rossi conquista così la sua prima pole a tavolino della carriera, avvantaggiato dall’aver montato (così come Hayden, Roberts e De Puniet) una chewing gum nella mattinata.

Il metodo teoricamente più democratico dell’umanità ha scatenato polemiche e un vespaio da Processo del Sabato. Con ragione o torto, vediamo di scoprirlo. Analizziamo i precedenti, che nel Motomondiale son pochi, considerando che ci son sempre stati due turni di qualifiche in due distinti giorni di prove. Nel passato si teneva conto della classifica di campionato: nella “preistoria”, addirittura, si estraeva a sorte la griglia. Visto che siamo nel Terzo Millennio, si è inventato qualcosa di nuovo, che alla fine è riprendere la teoria americana: in caso di qualifiche bagnate, si prendono i tempi della mattinata, e se non si è disputato alcun turno di prove l’ordine di campionato.

Ora è doveroso dire che in America il sistema funziona per una semplice ragione: nessuno prova con gomme da tempo in un turno di libere, è soltanto una “moda” della MotoGP partorita da Valentino che si è trovato in difficoltà con le chewing gum. Nel Nuovo Continente oggettivamente non ci sono situazioni di questo tipo, di piloti avvantaggiati in questa lontana eventualità. Da noi, nella GP, è successo proprio questo, ed è normale che in molti siano rimasti delusi da questa scelta. Prendiamo il caso di Casey Stoner: secondo al venerdì, veloce e costante sul passo di gara, decimo in griglia.

“Sinceramente penso che sia una decisione ingiusta”, così ha commentato l’australiano. “E’ assurdo che io debba partire dalla decima posizione quando non sono mai stato decimo in tre turni di prove. Stamattina i piloti davanti a me in classifica montavano tutti le gomme da qualifica ed io ero sesto fino a quando loro hanno migliorato il tempo sul singolo giro. E adesso mi tocca partire dalla quarta fila quando dovrei essere schierato nella seconda: ero quinto ieri alla fine dei due turni di libere quando tutti montavano le gomme da gara”

Ha perfettamente ragione il buon Casey, e gli fa eco Melandri (“Sono deluso perché nei tre turni di prove abbiamo sempre lavorato con le gomme da gara per trovare il giusto assetto e in questo caso siamo stati penalizzati. Avrei preferito conquistare sul campo la mia posizione in griglia”) e sopratutto Hopkins, che dichiara: “Riguardo ad oggi dico che la sicurezza è importante ma allo stesso tempo è una vergogna che nessuno abbia girato. Alcuni piloti davanti a me hanno usato la gomma da tempo nelle libere della mattina mentre io mi ero concentrato sulla gara”.

Pareri condivisibili, costruiti da una logica di fondo: perchè avvantaggiare quattro piloti che per loro personali ragioni hanno provato con le gomme da qualifica? Una ragione che si scontra con le proposte non di due neofiti, ma di due assoluti protagonisti che quasi “senza pudore” hanno tirato in ballo soluzioni che sembrano una barzelletta. Stiamo parlando di Valentino Rossi e Nicky Hayden. Il primo inizialmente aveva suggerito: “Prendiamo i tempi della mattinata”. Come ha detto il buon Reggiani, ah beh, tante grazie.

Ancor più assurda l’ipotesi di Nicky Hayden: “A mio avviso sarebbe stato più giusto basarsi sulla classifica di campionato”. Ora tirare l’acqua al proprio mulino fa sempre bene, ma passare per burloni non ci pare proprio il caso. Mancava soltanto un’eventuale dichiarazione di Cardoso del tipo “Siamo stati svantaggiati, ritengo che sia giusto prendere i tempi delle libere e invertire la griglia di partenza” e tutti eravamo contenti.

Alla fine è andata come è andata, e finalmente questo ha creato un precedente che porterà alla discussione in casa FIM su come adeguarsi in queste eventualità. Oggi è stata presa la via più veloce possibile, senza soffermarsi sul vantaggio acquisito dai quattro sopra citati. La coppia di Italia 1, Guido Meda e Loris Reggiani, ha suggerito di prendere non il migliore ma il secondo riferimento complessivo per ogni pilota nei tre turni di prove, scongiurando i tempi-mostre portati dalle chewing gum. Non male come idea, ma come detto da Roberts Jr al termine delle prove “Nella mattinata ho provato la gomma da tempo, e mi ha sorpreso perchè è durata per ben due giri”.

Perchè, nostra proposta, non sommare i migliori tempi di ogni pilota nei tre turni, così da portare una griglia più omogenea e veritiera? Capirossi, il più costante, si sarebbe trovato in pole position, sempre in testa, sempre veloce. Rossi e Hayden comunque vicini, Stoner non avrebbe avuto nulla da dire, l’unico a recriminare sarebbe stato Pedrosa, ma contro una botta al ginocchio può far ben poco. Se qualcuno ha ancora qualcosa da dire, fai una media matematica, e via. Ancora problemi? Ah, ma chi è che ha cancellato le prove del venerdì? Così, solo per sapere…

P.S.: dimenticavo: ma perchè si polemizza così tanto per una griglia di partenza, quando tutti i piloti dicono “Le qualifiche contano poco, l’importante è andar forte in gara”? Sbaglio, o Marco Melandri a Istanbul ha vinto partendo dalla quattordicesima posizione in griglia?

Alessio Piana

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