MotoGP: La Bridgestone pronta per Indianapolis, una pista con tante novità rispetto al 2013
Un nuovo asfalto e modifiche ad alcune curve dovrebbero rendere più sicuro e interessante il GP di Indy
A distanza di quattro settimane dall’ultimo Gran Premio corso in Germania (Sachsenring), il circus del motomondiale torna i pista a Indianapolis, teatro della decima tappa del motomondiale 2014. Il circuito è stato rivisto rispetto allo scorso anno e ora misura 4,170 km. La sezione interna è stata riasfaltata e non ci sarà più la differenza di asfalto che era presente negli scorsi anni. Sono tre le parti della pista modificate nel loro layout, esattamente le curve 2-4 7-9 e 15-16. L’effetto complessivo è che alcune delle curve sono state allargate con l’obiettivo di migliorare la sicurezza del pilota.
Il circuito è uno dei pochi del mondiale dove si gira in senso antiorario e la sua configurazione (10 curve a sinistra contro le sei a destra) fa si che sia necessario un pneumatico posteriore asimmetrico con la gomma più dura sulla spalla sinistra. La pista è molto stressante per i pneumatici, soprattutto le curve 12 e 14 che generano temperatura delle gomme posteriori molto elevate. Occorrono anche una buona trazione posteriore e stabilità in frenata.
I piloti di Yamaha e Honda avranno a disposizione le mescole medie e hard per il posteriore, mentre quelli Ducati e Open avranno quelle medie e morbide. Per quanto riguarda il posteriore i piloti potranno contare su mescole morbide, medie e dure.
“Dopo una pausa di quattro settimane dalle competizioni, non c’è posto migliore per iniziare la seconda metà della stagione di Indianapolis; un luogo ricco di storia, in una città che ha il motorsport molto vicino al suo cuore – ha detto – Hiroshi Yamada, Responsabile Bridgestone Motorsport – C’è sempre una grande atmosfera in tutta Indianapolis quando arriva la MotoGP ed è sempre un piacere arrivare qui. Il circuito è stato riasfaltato e il layout è leggermente cambiato e questo si spera che renderà le cose più facili per i piloti, in quello che è un circuito stretto, ma tecnico. Indianapolis è anche la sede annuale del nostro Bridgestone Golf Performance Challenge e ancora una volta non vediamo l’ora di accogliere i piloti e media presenti a questo evento.”
“Il nuovo asfalto presente all’Indianapolis Motor Speedway fa si che ci sia un unico tipo di asfalto sulla sezione infield, mentre negli anni precedenti c’erano tipi differenti di superficie, che hanno causato livelli di grip variabili – ha aggiunto Shinji Aoki, Manager, Bridgestone Motorcycle Tyre Development Department – Il circuito ha avuto anche alcune modifiche alle curve, ma nel complesso il circuito conserva ancora il suo carattere con molte curve a bassa velocità. Il layout del circuito pone maggiormente l’accento sulla spalla sinistra delle gomme, soprattutto nelle sezioni dalla dodici alla quattordici, dove genera temperature molto elevate sulla spalla sinistra del pneumatico posteriore. Per garantire un’adeguata resistenza alla temperatura e durata nel tempo, forniamo slick posteriori asimmetrici con la gomma più dura sulla spalla sinistra. Per l’anteriore avremo mescole hard, per garantire la massima durata e stabilità in frenata, in quello che è un circuito ‘stop-and-go’.”
Mescole di pneumatici disponibili:
Anteriore: Soft, Medium & Hard
Posteriore: Soft, Medium & Hard (asimmetrico)
Da bagnato: Soft (Principale), duro (alternativa)
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Ma la Bridgestone sta adottando la stessa tecnologia per la produzione di pneumatici oppure fa un pò come gli pare (vedi GP Austin in cui utilizzò gomme del 2013???