MotoGP | Jorge Lorenzo sul ritiro, “Non avevo più motivi per continuare”
"Ho rischiato di rimanere paralizzato e mi sono chiesto se valesse la pena continuare" ha aggiunto il maiorchino
MotoGP – Alla vigilia dell’ultima gara del Motomondiale 2019, Jorge Lorenzo annunciava il suo rituro; una notizia che, sebbene non del tutto inattesa, ha scosso molti. Il maiorchino stava attraversando una stagione difficile, la più dura della sua vincente carriera, era quindi evidente che fosse necessario uscire dalla situazione di stallo che si era creata. L’unica soluzione sembrava un cambio di squadra o un anno sabbatico, in pochi si aspettavano un ritiro definitivo dalle scene.
A distanza di quasi due mesi da quella conferenza stampa, Jorge Lorenzo intervistato da BT Sport, ha fatto chiarezza sul vero motivo del ritiro e soprattutto sul momento in cui ha preso la decisione. Le tante cadute ed i numerosi infortuni hanno minato la fiducia del #99, in particolare la scivolata di Assen che lo ha messo fuori gioco per diverse gara è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In quell’occasione, infatti, il maiorchino ha rischiato di rimanere paralizzato e proprio in quel momento ha deciso di appendere il casco al chiodo.
Nel frattempo si susseguono le voci di un possibile ingaggio da parte dalla Yamaha di Lorenzo, voci ancora da confermare.
Dichiarazioni Jorge Lorenzo
“Gli infortuni hanno accelerato la mia decisione di ritirarmi. Senza di loro sarei rimasto per cercare di essere competitivo con la Honda. Quando abbiamo iniziato, ho avuto cinque ferite gravi gravi e l’ultima volta che ho colpito la testa non riuscivo a ricordare nulla. Ci sono state una serie di combinazioni, la moto non corrispondeva al mio stile, c’erano poche motivazioni e anche mancanza di pazienza per aspettare un altro anno alla mia età (32 anni). Anche gli infortuni alla schiena sono stati gravi, non sono come quello nella mano o nel piede. Potevo rimanere paralizzato. Sentivo che dovevo essere più cauto, non volevo più cadere. Dopo la caduta a Barcellona( test svolti dopo il GP ndr.), abbiamo esaminato le immagini con la squadra e da quel momento ho iniziato a temere di cadere e farmi del male. Poco dopo c’è stato l’incidente di Assen. Mentre mi stavano portando all’ospedale olandese mi chiese se avesse senso tutto quello che stavo facendo , mi diedi comunque un’altra possibilità ma la verità è che non ho più trovato i motivi per continuare”.
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