MotoGP – Jorge Lorenzo spiega il perchè è rimasto in Yamaha

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Jorge Lorenzo, fresco di rinnovo con la Yamaha dopo essere stato a lungo corteggiato dalla Ducati, ha spiegato a “Onda Cero” il perchè della sua scelta, una scelta non dettata dal denaro ma dalla certezza della competitività della moto e della squadra. Una scelta di continuità quindi, dettata anche dal fatto di misurarsi con uno dei più forti piloti della storia con la stessa moto. Lorenzo ha voluto anche ringraziare la Ducati per l’offerta di ingaggio e la stessa Yamaha per aver accettato un contratto di un solo anno, quando generalmente se ne fanno due. A lui la parola.

“E’ stata una decisione difficile. E’ qualcosa che non si può decidere in pochi minuti, ma bisogna fare un lavoro di analisi dei pro e contro e decidere guardando in profondità. Non dobbiamo essere guidati solo dal denaro, ma si devono vedere tutti gli aspetti, perché se avessi guardato solo l’offerta finanziaria, sarei andato alla Ducati ma l’offerta Yamaha non è male, e sono molto fortunato rispetto ad altri piloti. Questa è una buona occasione per continuare nella stessa squadra di Valentino Rossi, perché è un pilota con una tecnica squisita e molto intelligente e ci sono ancora cose da imparare da lui e un anno passa in fretta. Vorrei rimanere molti anno in Yamaha, ma al momento ho firmato per un solo anno e vediamo cosa succederà in futuro.

Yamaha ha spinto molto per farmi rimanere e hanno accettato un contratto di un anno, anche se in genere se ne fanno due. Volevano tenermi e hanno accettato alcune delle condizioni messe sul tavolo. Per questo gli e ne sono grato, ma in questo mondo le cose cambiano in fretta, quindi penso che sia meglio avere firmato per un anno. Il futuro è incerto e il fatto è che Valentino è sempre il migliore, il pilota più intelligente che risolve le gare nella maniera migliore. Io non sono riuscito a batterlo in un corpo corpo, ma cerchiamo di migliorare ad ogni gara e credo che un giorno ce la farò. Ritengo che con la Ducati sarei potuto andare veloce, ma in un mondo competitivo come questo, contano anche i millesimi. Ora, la Yamaha è una moto vincente, il prossimo anno non lo sappiamo, ma la Ducati sarebbe stato un rischio troppo grande a 22 anni.”

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