MotoGP Jerez, Prove Libere 2: Lorenzo si conferma al comando davanti a Crutchlow e Pedrosa

La seconda sessione di prove libere della MotoGP a Jerez de la Frontera ha visto primeggiare ancora Jorge Lorenzo. Il pilota della Yamaha che già stamattina aveva ottenuto il miglior tempo, si è ripetuto fermando il cronometro sul tempo di 1:39.562, tempo molto vicino a quello che fece segnare Cal Crutchlow nei test IRTA del 25 marzo, 1:39.511.

Lorenzo ha preceduto di 171 millesimi un’altra moto della casa dei Tre  Diapason, quella SAT del Team Tech 3 del sopracitato pilota britannico. Crutchlow che ha girato in 1:39.733 è davanti a Dani Pedrosa, staccato di 195 millesimi dalla vetta.

Quarto tempo per Valentino Rossi, tornato quest’anno in sella alla Yamaha. Il nove volte campione del mondo chiude con il crono di 1:39.874, a 312 millesimi dal team-mate Lorenzo. Il pesarese che nei test era andato molto forte conferma così la sua ritrovata competitività con la Yamaha dopo l’opaca gara di Austin.

Rossi è seguito a soli 15 millesimi dal rookie della Honda Marc Marquez, che da questa mattina ha fatto grandi progressi. Il vincitore del COTA dimostra ancora una volta di trovarsi alla grande in sella alla Honda RC213V, anche se almeno a parole tiene un profilo basso.

Dietro a Marquez troviamo il connazionale Alvaro Bautista, che precede la prima delle Ducati, quella del nostro Andrea Iannone. Il rookie del Team Pramac è davanti ad uno strepitoso Hector Barberà, pilota del Team Blusens Avintia che guida una CRT e che fino allo scorso anno era proprio in sella alla moto di Iannone. Chiudono la Top Ten  Aleix Espargarò con un’altra CRT, la ART del Team Aspar e Nicky Hayden. Undicesimo e dodicesimo tempo per le Ducati di Andrea Dovizioso e Michele Pirro, che qui sostituisce Ben Spies e che porta in pista parti evoluzione di telaio e motore.

Tredicesimo tempo per un altro rookie, parliamo di Bradley Smith, in sella alla seconda Yamaha SAT del Team Tech 3. Il britannico precede Stefan Bradl, caduto sul finire della sessione, fortunatamente senza conseguenze fisiche. Il rider tedesco è davanti alla seconda ART del Team Aspar (quella di Randy de Puniet) e alla Suter BMW del ternano Danilo Petrucci, sedicesimo e che ha avuto un problema al motore alla sua prima moto (fumata del motore e fiamme dallo scarico). Claudio Corti con la FTR Kawasaki del Team NGM Mobile chiudeinvece diciottesimo.